«Il lago d'Idro come un fiordo norvegese»

«Il Lago d'Idro sembra un fiordo norvegese». È l'impressione che ha colto il blogger Gio del Bianco nel corso della del giro del lago di Idro svolto la scorsa settimana con il supporto dell'Agenzia territoriale per il Turismo Valle Sabbia e Lago d'Idro

Uno sguardo diverso, da viaggiatore per il mondo, quello che ha proposto sui suoi social il blogger bresciano.

«Il paesaggio del lago d'Idro – racconta il blogger – consente di immergersi nella natura, nel verde: non c'è stata molta urbanizzazione rispetto ad altri laghi Lombardi e ed è ideale per il trekking e altre attività sportive». È proprio questo aspetto che gli ha ricordato i fiordi della Norvegia, paradiso del trekking.

Il suo tour, durato sei giorni, da lunedì a sabato scorso, è partito da Lavenone, ha fatto tappa a Capovalle, per poi raggiungere Ponte Caffaro, Bagolino, Anfo, Presegno e terminare ancora a Lavenone.

Questo itinerario gli ha permesso ammirare lo specchio d'acqua sia dalle sue rive, sia dall’alto, con vendute veramente mozzafiato, come testimoniano le fotografie postate sui social.

Il maltempo della scorsa settimana ha un po' condizionato il suo cammino: le tappe sono state di circa 12-13 km al giorno, con i trasferimenti a piedi al mattino per permettere al pomeriggio di effettuare visite e vivere esperienze, secondo la nuova moda del “turismo esperienziale”, che permette di conoscere usi e tradizioni dei posti visitati. E questo non manca neanche in Valle Sabbia.
Oltre alle visite al Museo Reperti bellici a Capovalle e della Rocca d’Anfo, Gio ha potuto scoprire la tradizione del bagòss e quella dell'uso del telaio a Bagolino.

Particolarmente apprezzata, poi, l’accoglienza ricevuta nelle diverse strutture ricettive, bed&breakfast e ristoranti, dove ha potuto gustare anche l’ottima cucina valsabbina, con succulenti piatti tipici.

L’obiettivo del tour era quello di promuovere il territorio e proporre un itinerario turistico attorno all’Eridio.

Visto che era la prima volta che si compiva un tour di questo genere, Gio Del Bianco suggerisce alcune alternative rispetto al percorso da lui compiuto: in particolare invece di salire da Ponte Caffaro verso Bagolino lungo il sentiero per Riccomassimo e scendere dal sentiero dalle Pozze fino ad Anfo il suggerimento è di salire dalle Pozze fino a Bagolino e da lì raggiungere direttamente Presegno, lungo un sentiero in quota, e ridiscendere ad Anfo in seguito.

«È un itinerario bello da fare a piedi – evidenzia il blogger – perché si tratta di percorrere sentieri nel sottobosco, tutti ben tenuti, dalle pendenze non troppo impegnative che permettono il contatto con la natura».

«Il lago d'Idro offre molto: al di là del trekking, c’è la possibilità di praticare altri sport, dalla mountain bike, alla canoa, al kitesurf».

Gio del Bianco ci tiene a ringraziare l’Agenzia del turismo per avergli proposto questo itinerario e a lasciare un suggerimento per le amministrazioni comunali dei paesi che si affacciano sull’Eridio e a chi si occupa di turismo.

«C'è una cosa che farebbe la differenza dal punto di vista turistico – è la riflessione di Gio al termine del suo giro –: una pista ciclopedonale attorno al lago, un po' a bordo spiaggia e un po' più a monte; questo richiamerebbe sicuramente molto turisti.
Alcuni tratti ci sono già, ma bisognerebbe completare tutte le parti mancanti; è un progetto non difficile da realizzare, basta la volontà politica: questo farebbe fare un salto di qualità all'attrattività turistica del lago».

Un suggerimento importante per gli amministratori dei Comuni che si affacciano sull’Eridio, da chi di viaggi e di turismo se ne intende.