03 Novembre 2010, 10.03
Idro Bagolino Anfo Lavenone
Eridio

Opposizione al rifiuto

Il Comune di Idro gioca un'altra carta per modificare l'accordo di programma che impone terza galleria e nuova traversa

 
La coerenza politica continua a caratterizzare l'operato dell'amministrazione comunale di Idro. Che ha deciso di provare a smontare l'accordo di programma firmato con la Regione nell'agosto del 2008 dalla vecchia giunta (e da quelle di Anfo, Bagolino e Lavenone) per riscrivere il capitolo delle nuove opere di svaso al lago. Ovvero la nuova traversa e la nuova galleria.
 
Chiuse con un nulla di fatto le trattative politiche e istituzionali, a causa del netto «no» del Pirellone alla richiesta di cambiare i progetti, agli amministratori di Idro non è rimasto altro da fare che ricorrere alle vie legali; e l'annuncio ufficiale è arrivato durante l'ultimo consiglio comunale, quando il sindaco Giuseppe Nabaffa ha chiesto ai consiglieri di condividere la scelta fatta supportandolo almeno moralmente in questa battaglia.
 
L'attacco all'accordo non sarà diretto, con una richiesta di annullamento della stessa intesa, ma come è stato consigliato dai legali individuati e scelti dal Comune dopo una accurata ricerca, il municipio seguirà un percorso diverso, presentando al Tribunale superiore delle acque una opposizione al rifiuto con il quale la Regione Lombardia ha risposto alle modifiche proposte per l'accordo.
 
Ma facciamo un passo indietro per ricostruire le ultime vicende del lago.
Non appena insediata, la nuova squadra di governo di Idro aveva chiesto al Pirellone di apportare alcune modifiche all'intesa sulle opere idrauliche: la definizione della quota lago a 367,50 metri sul livello del mare; la garanzia del deflusso minimo vitale; la messa in sicurezza della paleofrana; la predisposizione di interventi di miglioramento della qualità delle acque; una quota non inferiore a 367,20 metri per la nuova traversa; una soglia fissa per le nuove opere; la definizione di una nuova regola di gestione e una nuova ripartizione dei fondi tenendo conto della percentuale di territorio che ogni comune «occupa» sull'Eridio.
 
A tutte queste richieste la Regione, o meglio il collegio di vigilanza, ha risposto picche; e con una lettera recapitata alla fine di settembre è stato risposto che «...la proposta del Comune di Idro non può essere accolta perchè oltre a incidere sulla sicurezza, se accolta comporterebbe una riduzione certa dell'escursione potenziale del lago da 3,25 metri a circa 1,70 metri; con una conseguente riduzione del volume regolabile del lago da 34,12 a 17,85 milioni di metri cubi….».
 
Incassato il colpo, il sindaco Nabaffa, che si era preso un mese di tempo per decidere il da farsi, ha voluto andare avanti, e nell'ultimo consiglio ha ribadito: «Abbiamo valutato ogni dettaglio, non abbiamo altra scelta. Ricorrere al Tribunale superiore delle acque è l'unica strada che abbiamo perchè qualcuno ci dica se le ragioni della Regione Lombardia sono le sole sostenibili».
 
Le reazioni politiche interne non sono state entusiasmanti, perchè la minoranza consiliare in parte ha votato contro e in parte si è astenuta.
Diversa, invece, la reazione del pubblico presente: dall'aula consiliare è arrivato il sostegno agli amministratori, i quali hanno già individuato in due legali del foro di Bologna specializzati in materia gli avvocati da incaricare nei prossimi giorni per procedere con il ricorso.
 
Mila Rovatti da Bresciaoggi
 


Commenti:
ID4740 - 03/11/2010 15:05:00 - (Ricard53) - Faccia tosta?

Incredibile articolo! Lo dico nel senso letterale (non credibile). La Mila si tura il naso, chiude gli occhi e le orecchie e scrive per "Novella 2000". Rappresenta magnificamente le persone che nell'assemblea del giugno scorso, quando presi la parola per stigmatizzare lo stravolgimento della realtà messo in atto, mi offesero e mi accusarono di essere la voce di qualche regista occulto, probabilmente perchè non concepiscono l'esistenza di menti "libere". Questi improbabili difensori del Lago non accettano il confronto, non hanno argomenti, non hanno idee, ma vivono di pregiudizi e manicheismo: loro sono il bene, tutti gli altri il male. Vorrei sapere cosa pensano davvero i loro concittadini dello sperpero di denaro pubblico per cause perse e della rinuncia a milioni di Euro di finanziamento in opere, in nome di una presunta coerenza, della serie: "mi spezzo ma non mi piego". Come se Idro fosse loro e non dei suoi abitanti.

ID4741 - 03/11/2010 15:20:00 - (Ricard53) - Faccia tosta? (2)

Un minimo di cautela nella gestione della cosa pubblica dovrebbe essere fondamentale per ogni amministratore. A quanto pare per Nabaffa e la sua giunta non è così, resta il dubbio di un'amministrazione prigioniera, se non di pseudo comitati, probabilmente di alcune famiglie che sembrano dettare l'agenda politica del comune. L'articolo appare un riflesso, un'ombra, sulla via della tesi che ho prima espresso. Che dire? Nel merito delle cose riportate, rimando alla mia lettera del 13/10 "Superiamo gli steccati" (titolo che adesso pare anacronistico), dove cerco di chiarire tutti i punti oscuri di questa vicenda. A più di venti giorni dalla sua pubblicazione, nessuno ne ha smentito il contenuto, men che meno questo articolo che è solo un'enunciazione.

ID4762 - 04/11/2010 13:50:00 - (valdo) - non sempre le ciambelle escono col buco

Caro Ricard53. Il pericolo che la nuova amministrazione sposasse le tesi dei campeggi era nelle cose. Io come te ho favorito il ricambio. Una volta mi hai chiesto per chi allora votare ed io ti ho risposto che ci si poteva anche astenere. Non sarebbe cambiato nulla, ma la delusione sarebbe stata minore.

ID4781 - 06/11/2010 22:09:43 - (ric) - referendum a idro?

perch l'amministrazione di Idro non fa un referendum per chiedere alla gente se daccordo con la amministrazione stessa per le scelte che sta facendo?

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