28 Giugno 2010, 07.00
Idro Bagolino Anfo Lavenone
Eridio

La novella del Seccamani

Ci scrive Gianfranco Seccamani, proponendoci la pubblicazione di una lunga lettera che riguarda le vicende del lago. La pubblichiamo.

Il mistero del “Secondo Buco“
 
(novella liberamente tratta dalle lacustri vicende)
Ogni riferimento a persone, fatti, documenti, laghi, paleofrane, gallerie è puramente casuale!

Torno sull’argomento, già evidenziato nella lettera a firma Franco Rossi, in occasione della pubblica assemblea, presso il polivalente di Idro, il 14-07-08.
Seguita dalla ormai “famosa” e purtroppo unica sfuriata, del sottoscritto.

Per evitare qualsiasi malinteso, sia chiaro che il “buco“ in questione è quello della nuova Galleria.
La terza ….anzi no …la seconda, perché quella attuale (la seconda) detta degli Agricoltori (un nome, una storia) verrà chiusa definitivamente con il materiale di escavazione della Terza, no la seconda, prevista sì come la terza, ma chiudendo l’attuale (seconda) di fatto ne prenderà il posto.
Salendo così un gradino del podio. Da terza a seconda, non male!
E la prima?
A già, quella dell’Enel.
Usciamo dal groviglio dei troppi buchi presenti sul Lago e andiamo oltre.
Verrà riempita, come da Accordo di Programma (di seguito AdP).
E confermato dal recente progetto presentato in quel di Idro.
O è previsto di chiuderla a chiave con una porta – saracinesca, o qualcosa di simile? Il perché…. lo lascio agli attenti lettori.
A distanza di tempo, e sedate le acque (?), riprendo la questione in modo pacato, sereno, allegro, scanzonato, forse serio.
Fate Voi. Potete aggiungerne altri, a piacimento.

La Sicurezza: tema questo che è ben evidenziato, sia nelle dichiarazioni scritte che verbali dei protagonisti della vicenda Lacustre.
Su tutti i documenti amministrativi, tecnici e altri ancora, tutti ufficiali.
Bene! Anche il più distratto e disinteressato dei Lacuali, e gli abitanti della Vallesabbia tutta, sono perfettamente consapevoli di condurre la propria esistenza terrena, condizionati pesantemente dalla ingombran te presenza della Paleofrana, in continuo movimento dalla nascita, ovvero al termine dell’ultima Glaciazione.

E fortunatamente per noi, sempre al proprio posto.
E cosa ancora più terrifica dalla prospettata “Piena Millenaria“.
Se gli attenti lettori volessero concedersi una breve pausa per far di conto, si renderebbero consapevoli di quante “piene millenarie“ la storia del nostro tribolato Lago avrebbe già dovuto subire (e quante volte la Paleofrana avrebbe dovuto collassare e pazientemente rimessa al proprio posto).
Compresa la Vallesabbia, che a quest’ora sarebbe tranquillamente adagiata nell’Adriatico.
Senza più poltrone a disposizione.
Un taglio alla spesa pubblica di remota memoria. E di notevole efficacia!
 
A occhio però, pare non vi sia traccia alcuna, e nemmeno i nostri “veci“ (ma veci-veci!) ricordano alcunché.
Secondo un calcolo l’ipotesi in assoluto più spaventosa, oserei dire Definitiva, cioè la malefica combinazione di due eventi, quali “piena millenaria“ – crollo totale Paleofrana, contemporaneamente, dilaterebbe verso il Milione di anni, la possibilità che questo evento si verifichi.
Se non stiamo parlando del Diluvio Universale o peggio ancora la Fine del Mondo, poco ci manca! Il tutto, e scusate se è poco, affrontato con spavalderia e disprezzo del pericolo, con la prospettata Terza Galleria ….no la Seconda …si perchè l’attuale Seconda cederà il posto alla futura Terza … che una volta riempita la Seconda …..
 
Presto, via da questi buchi!
Come da progetto, costruita per metà del proprio percorso nel Gesso! Proprio quel Gesso che ha fatto crol- lare la Seconda, con Sfornellamenti e Fessurazioni.
Dichiarata fuori uso e non più collaudabile.
Ma se la Seconda verrà sostituita dalla prevista Terza; cioè doveva essere la Terza, ma se sostituisce la Seconda…..
Causando l’impellente e non più procrastinabile necessità di costruire La Terza….
No la Seconda, si perché…..
Proposta dai Comuni Lacustri. (?)
Quando sino al giorno prima “Opposizione e Diniego“ e via discorrendo I Conti, tornano? (magari per l’ora di cena!)
E se qualche burlone tirasse in ballo anche il calendario Azteco che prevede la Fine del Mondo entro il 2012?
A che servirebbe tutto ciò; le principali opere, Galleria ed accessori al seguito, saranno concluse per tale data? Elucubrazioni di Franco Rossi a parte, il problema è forse serio.
 
Torniamo al 14 Luglio 2008, Polivalente di Idro.
Improvvisamente, un incazzato nero ex sindaco- ex vicesindaco – ex tante cose, ma LAGHISTA incallito da sempre, apparentemente fuori di testa, e alquanto “scomposto“, pone, meglio urla, agli Amministratori – Tecnici – Funzionari, presenti sul palco una domanda: “quanti buchi deve avere una galleria per essere considerata tale“? (il resto lo trovate su You-Tube).
Non per ignoranza (nel senso di ignorare), follia, rabbia (tanta) o quant’altro.
Ma “presa“ da un documento redatto in seguito ad una riunione presso il comune di Idro, in data 19-06-08. Sono presenti tutti i protagonisti della vicenda: Reg.Lombardia – Comuni rivieraschi, Sindaci e relative Giunte –

L’oggetto della riunione è inerente all’AdP.
E’ presumibile sia la prima, vista la lettera dei Comuni Lacustri inviata in Regione in data 23-05-08. Che rimanga tra noi: su indicazione dei piani alti.
NB: è questa una mossa politicamente e strategicamente astuta; senza che nessuno se ne sia accorto (?) è stato messo il cappio al col- lo dei Lacustri (in senso figurato) in modo blando, con nonchalance, lasco, molto lasco.
Ma via via stringendolo sempre più, sino ai giorni nostri.
 
Dicevamo della riunione: breve introduzione e poi le priorità dei comuni (lacustri):
° regola con i seguenti livelli – 367,20-368,50
° intesa dei comuni per realizzare le opere del lago
° progetto condiviso con la regione che salvaguardi il piano Protezione Civile ed un ‘risarcimento‘ a favore dei comuni lacuali (ma non era per la “valorizzazione“?). Ci sono stati dei danni, forse?

Le richieste presentate alla Regione:
° 500,000 euro per ciascuno dei tre comuni: messa in sicurezza sponde
° 2,000,000 euro per ciascuno dei tre comuni – valorizzazione territo rio
° 250,000 euro per ciascuno dei tre comuni – pulizia e manutenzione spiagge
° 1,000,000 euro per Rocca d’Anfo
° manutenzione ordinaria annuale per interventi polizia idraulica (idrau lica?)

Si parla di Sicurezza, la frana si muove, problemi simili sono stati risolti anche altrove, realizzando Gallerie di bypass.
Emerge che dai dati disponibili, in caso di “Piena Millenaria“, gli sbocchi attuali non garantiscono la Sicurezza.
E altro ancora norma le amministrazione.
Vengono apposte sul documento le firme, la riunione si chiude e tutti contenti. Perché non andiamo a bere un caffè al bar qui di fronte?
Allora; carissimo qui, carissima là, avete visto che roba; avevo ragione o no?
Siete soddisfatti?
Pensate se ci fosse stato quel rompicoglioni del Seccamani! Risate e ilarità generali.
Ciao caro, ciao cara, e tutti a casa.
Ci vediamo alla prossima. Alt! Fermi tutti!
 
E il “quarto uomo“? E il secondo buco? Elementare Watson!
Non c’è!
Di chi stiamo parlando è evidente: di Lavenone, del Sindaco e relativa Giunta.
Non vi è traccia alcuna: non pervenuto.
O nella fretta clamorosamente dimenticato?
La fretta, si sa, è cattiva consigliera.
Si, però erano in tanti, possibile che nessuno si sia accorto che attorno al tavolo c’era un buco?
Eppure è tutto scritto chiaramente: nel documento si parla dei Tre comuni lacustri, risarcimento per i comuni lacuali, di sponde, di spiag- ge, di Rocca d’Anfo.

E per gli ancora ignari abitanti in riva all’Abbioccolo, nisba?
Ma come, la paleofrana, la piena millenaria, l’inondazione, il Diluvio Universale, la Vallesabbia intera?
Sicurezza, solo sicurezza. Macchè regolazione, escursione, Regola, 3,25; dar da bere agli Assetati!
Solo ed esclusivamente per il nostro bene. Salvare vite umane.
Per la Paleofrana, che rimane ferma al posto suo, pensiamo di mettere due semafori. Sperando che non salti la corrente: con tutto il casino che viene giù!
 
Torniamo a noi; se per pura ipotesi il diretto interessato (Lavenone) una volta accortosi di quanto stava succedendo, avesse detto, di fronte a testimoni: “Finchè sono io sindaco, a Lavenone di gallerie non se ne faranno, mai!
E’ chiaramente una remota ipotesi, una mia fantasia, ma se fosse vero, cosa sarebbe successo?
E’ sotto gli occhi di tutti. Anche se romanzata è la pura verità. C’è il documento, inoppugnabile, che non lascia spazio ad interpretazioni. Non questa volta.
Già, il Documento.
Non è su carta intestata, non è protocollato. Deve rimanere tra ‘noantri‘.
Qualcuno, tra i diretti interessati, potrebbe esclamare che non posso averlo, il documento; è riservato, non è un documento ufficiale. Ti sei inventato tutto di sana pianta!
Siamo alle solite, non hai argomenti e ti inventi balle.
 
Tutto può essere, e la vicenda del Lago insegna.
Ma potrei averlo visto, anche solo di straforo, e avere una prodigiosa memoria fotografica. Del resto non ho mai affermato di esserne in possesso.
Rimane da tre anni a questa parte, la domanda cui non so dare una risposta: perchè?
Probabilmente nemmeno i diretti interessati.
Saperlo non sposterebbe di un millimetro la situazione odierna.
E’ ormai solo una curiosità.
Però erano in tanti, non certo gli ultimi arrivati. Perché tanta fretta di chiudere? Abbiamo pazientato per decenni. C’era tempo e modo per farlo.
Dal 30-05-08 al 19-06.08, o ancora dal 19-06-08 al 14-07-08.
E perché no, dal 14.07-08 al 04-08-08, giorno prima della firma.
A proposito, ma se era pronto per la firma il giorno successivo, perché si è arrivati al 5 Agosto?
Se era così fantastico come propinatoci, perché avere dei ripensamenti?
Quante altre versioni sono state approntate? Prima di giungere al Capolavoro!

Nei tre comuni lacustri, in questo lasso di tempo si è discusso ‘ufficialmente‘ della questione?
Sono stati convocati, nei tre comuni lacustri i Consigli Comunali?
I consiglieri, sono stati adeguatamente informati, sì da togliersi ogni qualsivoglia dubbio? Anche il più remoto.
O si è proceduto alla buona, sottotraccia, in modo informale ed a senso unico?
Qualche voce fuori dal coro?
Si, si, bisognava fare in fretta: la Paleofrana la piena millenaria, la catastrofe; la terza galleria….
Cioè no…. era la terza ma.. sarebbe la seconda…. si perché la seconda.
Cioè quella attuale, la seconda appunto…. Porca p……!, lo sapevo; non tre comuni ma quattro!
Ho dimenticato Lavenone.
 
Ora mi è tutto chiaro: la fretta di chiudere questa cavolo di storia!
Chiedo scusa, mi sono sbagliato, come non detto!
Fate finta di niente, se potete.
Mer….!!!! Tuttavia dobbiamo continuare a credere alle Istituzioni, e per me lo è; sono le persone che le rappresentano che a volte……..
Ma sopra ogni cosa, gli ormai esausti lettori, ricordino che:……
Paleofrana, piena millenaria, opere di regolazione, Regola, Diluvio Universale, GALLERIA (con due buchi) e ….bla …bla…bla…
Un bel 3,25 a tutti!
Come da Accordo!
 
Seccamani Gianfranco
Laghista!

Ps: ‘la posizione unitaria diventa un obbligo (per i comuni)‘.
Già , ma quale?
Quella di chi vuole riscrivere la Regola prima delle opere ottenendo 1,30 (per sempre), oppure quella di chi afferma che il risultato è già stato ottenuto in via ‘definitiva‘ con la firma dell’Accordo?
Non è che tra i due litiganti, i terzi godono, e ci rifilano un 3,25?
Esatto, come da Accordo.
D’acordooooo!

Ps 2: la soluzione alla domanda che mi assilla da tre anni c’è! A Voi scoprirla !!!!!!


Commenti:
ID2471 - 28/06/2010 09:47:00 - (Ricard53) - Gianfranco sei proprio sicuro?

Un giorno di novembre del 2004, esattamente il 24, terremoto in Vallesabbia imprevisto e imprevedibile, bassa valle con gravissimi danni. Sei proprio così convinto che non possa accadere, in seguito a precipitazioni eccezionali, qualcosa che tu sembri escludere a priori? Il futuro non lo governiamo noi, però possiamo tentare almeno di cautelarci. La Regione ha obblighi di legge da ottemperare e deve intervenire per limitare i rischi, che ci vada bene o no. Per il resto sono d'accordo che l'unità dei sindaci rivieraschi deve esserci su un obiettivo alto.

ID2472 - 28/06/2010 09:59:00 - (Gino49) - Se qualcuno mi condivide

Ho di nuovo le idee confuse

ID2480 - 28/06/2010 13:11:00 - (g.v.p@libero.it) - scusate se mi tocco !

Alla prossima; ho le mani impegnate!

ID2516 - 30/06/2010 22:54:00 - (ric) - ric

l'accordo è stato fatto e gli accordi sono fatti per essere rispettati!!!!!! un po' di fiducia e basta col vedere sempre tutto negativo...... Non si può cambiare idea ogni 15 giorni, i comuni hanno già previsto di incassare dei soldi in base all'accordo per progetti sul lago e non dovrebbero averli solo perchè idro mette in dubbio l'accordo fatto... E poi non i piace questa ironia seconda terza prima quarta galleria....... se serve per la sicurezza anche 5 gallerie..... ricordiamo quante critiche per la diga del vajont, si poteva evitare...... non vorrei che anche la ci fossero stati certi sapientoni che volevano SALVARE IL LAGO MA FAR MORIRE LA GENTE

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Le domande di Seccamani In merito all'articolo pubblicato il 25 novembre che riportava alcune dichiarazione del Consigliere regionale Mauro Parolini, ci scrive Gianfranco Seccamani.

16/07/2012 10:42

Lettera pubblica per incontro privato L'assessore di Anfo con delega alle questioni del lago Gianfranco Seccamani, ha deciso di chiedere pubblicamente all'omologo per Bagolino Enzo Melzani un incontro a due. Pubblichiamo volentieri.

23/08/2017 10:29

«La doppia verità» Ancora una lettera di Gianfranco Seccamani che ha per tema le scelte amministrative su Anfo. Comune del quale Seccamani è stato sindaco. Questa volta abbiamo chiesto al sindaco attuale di dare una risposta. Pubblichiamo anche quella

27/05/2009 14:42

«Accidenti Rosita» Nel rispondere ad una lettrice sul nostro blog che parla dell'Eridio, si sfoga un po' Gianfranco Seccamani, gi sindaco ad Anfo, sulle questioni del lago che l'hanno direttamente coinvolto.
Pubblichiamo volentieri.

18/07/2014 07:00

In merito alla lettera di Seccamani Egr. Direttore, ho letto con attenzione la lettera del sig. Gian Franco Seccamani in merito alle questioni della Rocca d’Anfo e del Lago d’Idro e la ritengo un contributo prezioso...




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