17 Aprile 2014, 11.30
Idro Bagolino Anfo Lavenone
Terza pagina

Il pregiudizio dell'incapace sul capace?

di Dru

E' noto che l'incapace ha le sue armi per difendersi e il capace altre, le armi tra i due contendenti sono diverse nella qualità e quantità


L'incapace per combattere il capace deve rendere difficile la vita del capace, mostrando e dimostrando, tramite indizi o parole dalla semantica ampia, la malafede del capace nello svolgimento delle sue funzioni.

Nella  comunità l'incapace sarà sempre disposto a gettare fango sul capace ogni qualvolta gli si mostri l'opportunità.

Nelle amministrazioni di piccole realtà di paese il Sindaco e la sua giunta, che mostrassero capacità volitive e fattive nello svolgimento delle proprie funzioni, sono esposti al pregiudizio dell'incapace che sarà sempre disposto a definire l'operato del Sindaco e della sua amministrazione l'operato di un ladro e del suo ladrocinio.

Insomma, meglio non essere capaci, meglio non fare, perché essere capaci e fare è per l'incapace una sfida impari e improba.

Resta al capace un'unica chance, quando l'incapace dimostra di essere in vantaggio, dare in mano l'amministrazione all'incapace e aspettare, questo è il potere democratico dell'alternanza.

Ma tutto questo non influenza solo il pubblico, ma anche il privato: chi non è stato toccato, nella propria vita, dalle maleodoranti e infette spire della mente contorta del sospetto e della malafede trasudante l'incapace?

A nessuno è augurabile l'esperienza dell'incapace e tantomeno di trovarselo sul proprio tragitto di vita, ma questa è la vita, e per ogni capace ci sono almeno dieci altrettanti incapaci che sono pronti ad accusare il capace di esserlo.

La comunità dell'alta Vallesabbia, dove un sostenuto gruppo di cittadini e di amministrazioni determinate a far valere i propri diritti, anche attraverso i Comitati, si trova ora disorientata solo per quei comuni che non hanno tratto alcun profitto dalla battaglia di tutti, vive questo paradosso.

Laddove le amministrazioni capaci hanno raggiunto patti intelligenti e congrui ad un deflusso minimo garantito, ricavandone, anche sull'onda di battaglie intestine, risorse importanti per il proprio comune, amministrazioni diverse hanno saputo e voluto rinunciare ai favori che questa "capacità" avrebbe disposto nei loro confronti, rinunciando ai soldi sacrosanti, soldi che avrebbero solo favorito lo sviluppo di paesi a vocazione turistica e non paesi predestinati al suicidio per chissà quale propria natura esoterica e per nulla ecologica o del benessere quotidiano della propria cittadinanza.

E' vero, il Lago è importante nel contesto dell'alta valle, un valore e una fortuna averlo, chi lo mettesse solo in dubbio non capirebbe che questa è una risorsa inestimabile per l'alta Vallesabbia,  ma...

..il Lago non è tutto, il Lago è parte di una comunità e del suo territorio.

Una volta raggiunta una regola per il deflusso minimo, quello è il traguardo e non il pretesto per inutili ancorché dannosissime polemiche pretestuose.

Decidere per il Lago a prescindere significa uccidere il tutto per la parte, significa astrarre a tal punto la parte dal tutto, si da considerare quella parte, seppur importantissima, il tutto, significa al dunque contraddirsi, perché la parte non è il tutto, perché il Lago non può essere senza il contesto, perché il Lago è nel contesto.

Il rischio, irreale ma attuale, di rimaner tagliati fuori dal contesto che raggiungerà accordi e risorse invece nostra, deve far riflettere sull'opportunità di perseverare nell'errore, nell'ostinazione di condurre battaglie contro i mulini a vento.

Questo poco è già troppo per il cieco che oggi dovrà solo riconoscere che i fondi stanziati sono giunti a loro destinazione per quelli che sono riusciti ad intercettarli con le opere approvate e  in fase di start-up, ma non tutto è perduto, l'alternanza appunto, non tanto di giunta, ma di pensiero.

Dru.


Commenti:
ID43689 - 17/04/2014 14:17:13 - (GGA) - bhe è cosi da sempre............o no?

Giustissimo ciò che dici, ma è la dura realtà, la legge che hai menzionato esiste dappertutto sia in Politica sia nelle aziende..........Mai fare la guerra all'incapace se uno è capace, perchè perde in partenza..............Poi il tempo dimostra ma intanto l'incapace ( se è spalleggiato) amministra, comanda, gestisce e poi?L'incapace deve in continuazione creare proselitismo che lo avvalori.....................

ID43691 - 17/04/2014 14:57:26 - (Baldo degli ubaldi) -

Ottimo spunto di riflessione , e aggiungo: il capace diventa a sua volta incapace quando permette all'incapace di prendere il sopravvento.

ID43695 - 17/04/2014 16:47:10 - (GGA) - Mha

Non sempre, a volte il capace lascia il campo perchè non vuole attriti e siccome sà che prima o dopo questo verrà a galla aspetta il momento ..................giusto.

ID43697 - 17/04/2014 17:05:43 - (Elena Bini) - La dicotomia capace/incapace

e di per se interessante e molto attuale. Faccio notare che nel testo del Sig. Dru essa curiosamente si presta anche ad una lettura da un punto di vista diametralmente opposto a quello che viene sottoposto all attenzione del lettore... Aggiungo poi che duole osservare ancora che si traggono conclusioni riguardo a fatti documentati e quindi oggettivi, certi, basandosi purtroppo su informazioni molto incerte, se non persino palesemente sconosciute. Un esempio? Il testo evidenziato in blu, che recita: "Una volta raggiunta una regola per il deflusso minimo, quello è il traguardo e non il pretesto..." La regola per il deflusso minimo...??? Ma cio non ha alcun senso nella realta oggettiva del contesto in questione! Ho sempre apprezzato il confronto sui fatti, meno sulle chiacchiere, tanto piu se propagandistiche. I documenti sono in rete, come allegati nel sito di Regione Lombardia dedicato al lago d Idro: menti curiose e laboriose possono farsi una "capace" opinione propria.

ID43698 - 17/04/2014 17:22:02 - (Dru) - Beh Bini...

Io non so dove vive lei, ma io vivo sul lago d'Idro e da quando c'è la regola da brutto il lago si è fatto bello e pieno, che poi brutte siano oggi le spiagge, per mancanza di fondi atti al loro ripristino, questo si che con la regola c'entra poco, ma c'entra ancora, perché se invece di andar per lucciole si fosse perseguita una politica di conciliazione e di comunione d'intenti, il paesaggio lacustre avrebbe oggi tutto un altro aspetto. Comunque giusta l'osservazione sul relativismo, dipende da che parte si "vuole" vedere e il relativismo è bel che fatto, per i rospi quelle piante che crescono in riva al lago dopo Vantone sono una manna...

ID43702 - 17/04/2014 18:35:58 - (idro) - capace ed incapace

bhe a dir il vero ora il capace e passato per l incapace d altronde Idro e Comunita Montana sono per il rivedere tutto mentre Bagolino Lavenone e Anfo (con un po di ritardo) ovviamente con Regione Lombardia sono per il andiamo avanti e quindi realizziamo quello che serve per il lago (o almeno una parte). La POLLITICA poi fara il suo corso e come al solito chi ci rimettera sara il lago. fa specie non poter veder realizzata la CICLABILE che da Anfo avrebbe raggiunto Caffaro (sai alcuni del Salviamo il Lago non vogliono una ciclabile davanti a casa) in compenso ci troviamo un Bel MURO in sassi (ma questo ovviamente e un atro problema .... che nessuno risolvera ... ma xche non hanno le palle e la volont per volerlo risolvere) .... Ora attendiamo i Nuovi Capaci .. ci sono le elezioni e quindi dentro in lista xche e da li che si cambiano le cose. Appena avro modo di leggere le liste (aspetto la sig Bini) faro in modo di andar a votare nel modo giusto per i nuovi capaci.

ID43706 - 17/04/2014 20:58:18 - (Elena Bini) - Sig. Dru,

e vero quanto lei scrive: "da brutto il lago si è fatto bello e pieno". MA il vero motivo, ahinoi, le e del tutto sconosciuto!! Lei pensa che sia "da quando c e la regola"!!! Ma di quale regola va chiacchierando??? Non c e regola, attualmente, lo sa?? Il lago e "bello e pieno" dal 2007 per DUE motivi: 1) nuova Legge sul deflusso minimo vitale; 2) attuali opere (traversa e galleria degli agricoltori) che NON consentono 1 centimetro di piu di escursione!! Si ha da 7 anni escursione di 1,30m PERCHE con queste opere NON SI PUO FARE DIVERSAMENTE!! Ma con le nuove opere in progetto si potra: nuova regolazione a 3,25 m!! Ma si rende conto: lei auspica le opere che eliminano la regola che lei auspica!?! Ma si accorge di quel che scrive? Immagino di no, perche e evidente che lei non ha proprio alcuna idea reale di questo progetto. Ma che fonti ha? Per carita, legga i documenti!

ID43707 - 17/04/2014 21:14:05 - (idro) - Assessore al lago

Sig ra Bini c'è la vediamo bene a Idro come assessore al lago .... Forza fatti valere e ora che venga qualcuno di serio ad amministrare un comune di ombre

ID43708 - 17/04/2014 22:07:25 - (Dru) - A parte il fatto che 3,25 metri

...sono la metà dei metri che si scolava prima del 2007 la bassa e le siccità, ma a parte questo, che lei non legga l'accordo di programma del 2008 mi stupisce, in quello è specificato bene all'art. 6 quanto lei dice che non c'é. Il titolo appunto recita " Regola di gestione e volumi di erogazione". Allora, mi dica dove sarebbe che non vi è regola ? Certo a quel punto c'è specificato che in caso di definizione fra le parti di appositi protocolli operativi e temporanei aggiuntivi al regolamento anzidetto (ndr. Cioè reg. 2008) , devono comunque intenderei garantiti i complessivi volumi di erogazione del Lago d'Idro indicati nel regolamento edizione 21 Marzo 2002 che cita una escursione massima di 3'25 all'art.2 ma che parte da un massimo di 369'25 metri, guadagnando quindi 75 cm rispetto al 2008 e portando quindi l'esclusione da un 1metro 30 cm a 2metri 50 cm circa , circa 1 metro e 20 cm persi rispetto al metro e 30 che peccato

ID43709 - 17/04/2014 22:10:24 - (Dru) -

mortale Bini, quasi quasi mi getto nel Lago. ma si rende conto di quanta pazienza può aver avuto la Regione, comunque vaccinata alle maghe e fattucchiere di tutti i tempi ? Mi scuso se i due documenti li ho letti in 10 minuti , forse mi è sfuggito qualcosa, mi illumini che sono pronto a capire.

ID43710 - 17/04/2014 22:22:47 - (Leretico) - La verità viene a galla

È un po' di tempo che non leggevo i post della signora Bini. Puntualmente compaiono quando si parla di Lago. Evidentemente è l'unica cosa che le sta a cuore della valle. Mi ricordo perfettamente però di tutto quello che ha sostenuto in questi anni e di quante volte la sua logica facesse "acqua" da tutte le parti (per rimanere in tema). Certo che sfidare tutto e tutti raccontando sempre la solita storia, nonostante la riconosciuta inconsistenza di quasi tutti gli argomenti da lei posti, e non solo da lei, in questi anni è per lo meno ingenuo. Più di una volta ho dovuto constatare a qual limite potesse arrivare la sua intransigenza, e speravo che dopo tutte le sentenze, dopo tutte le violenze verbali e non verbali, dopo le sconfitte giuridiche, dopo tutte le fandonie raccontate e non appoggiate da argomenti validi, né validamente riconosciuti dai giudici interpellati più e più volte sulle questioni del Lago, avesse almeno intuito

ID43711 - 17/04/2014 22:35:07 - (Dru) - ma Lei Bini

Oltre a questo indiscutibile vantaggio di oltre 5 metri di acqua guadagnata dalla gestione Salvaterra e Comitati, ha capito che il paese non si trova in fondo al Lago? Cioè, ha capito che il paese Idro ha bisogno anche di un'entrata nuova e migliore viabilitá anche ciclabile, del completamento della zona artigianale, di attingere alle risorse a disposizione per finanziare i servizi al turismo?

ID43712 - 17/04/2014 22:35:24 - (Leretico) - continua

quali gravi danni alla comunità del lago (tutta) e alle comunità sotto il lago, abbia portato non solo il difendere l'indifendibile ma anche la protervia di chi crede che il ripetere continuamente una bugia la trasformi in verità. Come è possibile che ancora oggi si neghino verità così "chiare e distinte", così semplici da comprendere? Ho sempre scritto che la regola per i livelli non c'entra e non può entrarci con le opere perché ciò è totalmente illogico. Mentre invece è molto logico fare il processo alle intenzioni per secondi fini. Dire che avere un potenziale di regolazione più elevato per effetto delle opere significa automaticamente svuotare il lago e usarlo come una vasca da bagno è una mistificazione utile per eccitare gli animi ma non per far venire a galla la verità. Dietro queste impostazioni si nascondono altri interessi che sono anch'essi emersi nel tempo. Il

ID43713 - 17/04/2014 22:41:04 - (Leretico) - Continua

guaio è che tale impostazione intransigente e pretestuosa ha ottenuto solo isolamento e immobilismo, e ha reso fortissima e vincente la Regione a scapito del lago e di tutta la comunità che ci vive attorno. Bel risultato e concretissimo. Chi dovremmo ringraziare per tutto questo?

ID43714 - 17/04/2014 22:51:47 - (Dru) - A Leretico

A parte che mi stupisce una tua coerenza con quanto dico, ma si vede che sul banale non si può che essere d'accordo, desidererei non lasciare adito a Bini di confondere le idee per la troppa carne al fuoco, vediamo di intervenire con moderazione, ciao.

ID43715 - 17/04/2014 23:07:49 - (Dru) - È a questo punto però importante...

Che i lettori di Vallesabbianews, e in specifico i lacustri, si esprimano nel merito, solo così si può capire l'orientamento ed avere ulteriori contributi e opinioni all'argomento.Dai, che un nickname non costa nulla, ciò che conta appunto sono le idee, se queste possono trasformare il mondo.

ID43716 - 17/04/2014 23:43:08 - (Elena Bini) - oh cielo.

Sig. Dru, lei ha letto solo l AdP 2008! Beh... le mancano 6 anni di documenti. Si aggiorni, altrimenti non sa quel che dice. Inoltre - a proposito del "banale" su cui "non si puo che essere d accordo" - la informo che il Sig. Leretico ritiene che "la regola per i livelli non c'entra e non pu entrarci con le opere perch ci totalmente illogico" mentre lei gioca solo soletto con i numeri di regole a yo-yo (3,25-1,30-2,50), frutto solo della sua fervida fantasia. Ce ne fosse uno dei due che sa che quello che dichiara e stato scritto in una qualche riga del progetto. Quanto agli "oltre 5 metri di acqua guadagnata dalla gestione Salvaterra e Comitati", Sig. Dru, non si renda ridicolo: si informi sulla legge sul deflusso minimo vitale. Il grave danno alla comunita, Sig. Leretico, e dichiarare come oracolo fatti non documentati e non corrispondenti alla realta oggettiva. La "mistificazione utile per eccitare gli animi ma non per far venire a galla la verit" la restituisco al mittente.

ID43717 - 17/04/2014 23:57:00 - (Dru) - Lei Bini

Parla a vanvera e non sarebbe il caso di rispondere alle sue inutili provocazioni, io le ho citato gli articoli e i numeri in metri negli articoli, Che poi, dopo Salvaterra è incominciata la terra dannata di 6 anni di Bini e altro, questo ormai è scritto nella storia. Quindi abbiamo constatato nel giro di due suoi post che si contraddice, allora la regola c'é, bene ? Se lei vorrà ancora replicare, le consiglio di non contraddire a giro posta ogni sua fantasia, adoro mostrare le contraddizioni, come il cane da tartufo i tartufi.

ID43718 - 18/04/2014 00:01:11 - (Dru) - Uno

La regola c'é, smentendo le sue parole esposte nell'ID43706.

ID43719 - 18/04/2014 00:11:11 - (Dru) - Due

L'amministrazione Salvaterra insieme ai Comitati e ai comuni impegnati, ha portato il lago ad un aumento del livello minimo di oltre 5 metri (grande conquista), documentato nell'accordo, documenti che anche lei è capace di leggere (?), ma senza la capacità di contare e che anche a occhio nudo e senza documenti è visibile e percepibile. Da quell'amministrazione in poi, anche lei che non sa contare, può almeno vedere i risultati raggiunti, o se vuole, può almeno ascoltarmi e leggerli qui i numeri, tradotti anche per lei..

ID43720 - 18/04/2014 00:17:58 - (Dru) - Tre

Le ho chiesto se ha compreso la necessità di produrre nuova entrata al paese e di una ciclabile che, ahimè, le passerà sui piedi e della zona artigianale oltre che di risorse per i servizi al turismo. Mi conforta con la sua posizione in merito ? O lei ha branchie e vive nel Lago?

ID43721 - 18/04/2014 00:49:11 - (Dru) - Quattro

Le ho già scritto che tra me e Leretico, su questo argomento, ho notato l'intesa, cercare di metter zizzania é pretestuoso e inefficace. La regola non c'entra nulla con le opere ma intelligenza ha voluto far convergere i due interessi indiscussi ma pretestuosamente messi continuamente in discussione, due interessi per la comunità.

ID43723 - 18/04/2014 09:17:53 - (Capitano) - Dru, secondo me, l'inutile arroganza che metti nelle risposte alla prof.ssa Bini non giova al dibattito

Quindi un consiglio: fai un bel respiro ed inizia di nuovo. Per amore del dibattito (e per mia ignoranza..) chiedo invece ad Elena Bini se ci può chiarire se la regola c'è (come dice Dru) o non c'è (come sostiene lei).

ID43724 - 18/04/2014 09:35:09 - (Dru) - Caro Capitano

Hai ragione, sono arrogante nelle risposte, ma è l'unico tono che trovo giusto in questo dialogo con Bini, perché tratta i suoi interlocutori come incapaci di leggere. Mi ricorda tanto la mia esperienza da giovane con un certo Marelli, il delinquentello di quartiere che teneva il terrore nel quartiere in cui andai a vivere a Brescia con la voce alta, beh semplicemente con me non attaccò. Con chi ti dice di leggere i documenti è ovvio che, una volta letti, non ha più argomenti da porre. Chi invoca nei documenti un luogo di cospirazione produce calunnia, gettando fango su coloro che li hanno sudati quei documenti, in quei documenti che sono accordi fra le parti e non un ingiunzione allo sfratto. In quei documenti non vi é nulla di pericoloso e di dannoso, serve di leggerli, se si ha la pazienza, altrimenti serve di fidarsi di coloro che li hanno prodotti, facendo il loro mestiere.

ID43725 - 18/04/2014 09:48:06 - (Dru) - Infine non comprendo perché dai la titolarità di un giudizio sulla regola a Bini

Vai a leggere e all'articolo 6 dell'accordo di programma c'é la regola, come c'è all'articolo 2 e 3 del regolamento del 21Marzo 2002.

ID43727 - 18/04/2014 11:29:21 - (griso) - Per Dru

Caro Dru, ascolta il consiglio di Capitano, mio Capitano...rischieresti di vanificare il senso del tuo contributo con l'articolo che condivido in parte!

ID43728 - 18/04/2014 11:32:46 - (Baldo degli ubaldi) -

Come ha sempre sostenuto la Sig.ra Bini bisogna informarsi un attimo , io l'ho fatto e credo che la strada della Regola sia l'unica percorribile , piuttosto che un inutile testa a testa con la Regione , che ha già vinto tutti i ricorsi che il comune di Idro ha presentato per fermare i lavori. Anche perchè il progetto è stato approvato e a breve partirà il bando europeo per l'assegnazione dei lavori.

ID43729 - 18/04/2014 11:38:23 - (Dru) - per Bini

"Articolo del 01-Marzo 2013 di Bini " Ma la realtà è che già con la attuale galleria ENEL – o con la galleria degli agricoltori, o con la terza galleria - la possibile escursione del lago è di quasi 10 metri (!).". ID43706 sopra "2) attuali opere (traversa e galleria degli agricoltori) che NON consentono 1 centimetro di piu di escursione!! Si ha da 7 anni escursione di 1,30m PERCHE con queste opere NON SI PUO FARE DIVERSAMENTE!!." Bah si decida lei perchè una realtà che è e non-è o è contraddittoriamente è una realtà illogica.

ID43730 - 18/04/2014 11:40:57 - (Dru) - per Baldo

Che lei processi storicamente la strada della regola come soluzione all'annoso problema del Lago le fa onore, che questo processo lo indichi come un cavallo di battaglia della Bini è una revisione storica dei fatti. Comunque meglio tardi che mai.

ID43731 - 18/04/2014 12:00:25 - (Dru) - Ma io ho scritto non per parlare del Lago

ma per parlare del paese con il Lago, delle sue oggettive difficoltà nel disporre di congrui finanziamenti per il suo sviluppo, lo sviluppo del territorio.O ci liberiamo da questo chiodo del giusto livello del Lago, un livello che è per ognuno di noi giusto a metri e centimetri diversi, il pretesto questo per annientarci e per dare respiro agli interessi legittimi della Regione e degli agricoltori, o nel Lago annegheremo se non asfalteremo. Cosa mi rispondono gli idresi a proposito? E' giusto secondo voi ricucire, attraverso i legittimi rappresentanti a farlo, con chi ci sta imponendo la sua regola o meglio che la regola venga concertata da altri? perchè alla fine questa è la realtà.

ID43739 - 18/04/2014 15:35:48 - (Elena Bini) - Sig. Capitano, lei chiede in merito alla regola se c e o non c e

Le risponde il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Quarta Sezione doc del 6/6/2013 pag.41. Preciso al Sig. Dru che cito documenti non certo per cospirare (?!), o per gettar fango (?!), o perche non ho risposte (?!), ma piu banalmente a supporto delle mie affermazioni, frutto di un approfondita lettura del progetto e di una miriade di altri documenti, e non frutto di preconcetti superficiali, non di fiducia cieca, non di chiacchiere da bar. "...la Sezione ritiene pero di dover segnalare la necessita di provvedere in tempi certi e in via definitiva all adozione del provvedimento di concessione (di esercizio sulle opere di regolazione del lago e della regolazione del lago) ... tra i rimedi per il superamento della situazione determinatesi intorno al lago d Idro conteso, come gia detto, per i diversi usi spesso contrastanti:.. fini irrigui, idroelettrici, sicurezza idraulica,.. deflusso minimo vitale, usi turistici, fruibilita del territorio e dell ambiente."

ID43740 - 18/04/2014 15:40:37 - (Elena Bini) - continua

Dalla lettura del documento citato, del progetto e di una miriade di altri documenti prodotti in 6 anni (e non solo dell AdP2008) ho compreso quanto segue. E Regione Lombardia che deve provvedere ad un tavolo per la regola condivisa, MA temporeggia da anni. Nel frattempo finanzia opere che servono a garantire la possibilita futura di applicare una regola di 3,25m. Opere che per garantire 3,25m scavano al piede della paleofrana (zona dichiarata intoccabile per rischio smottamento) e alzano a 373,23 m idrometrici la quota di massimo invaso, cioe il livello max al quale e previsto che il lago possa esondare in caso di piena millenaria che trovi il lago a quota di max regolazione 370m. Insomma, dei "capaci" (di che?) hanno propagandato l impellenza di un progetto "per la sicurezza del territorio e per la paleofrana", MA hanno partorito un progetto che NON affronta ne l una ne l altra: risolve SOLO i 3,25m per utilizzi irrigui e idroelettrici. E crea pericolo. Con soldi pubblici.

ID43743 - 18/04/2014 16:42:58 - (Dolcestilnovo) -

Guarda Dru, sono d'accordo con te anche se non la metterei sul piano dei capaci e degli incapaci, io sulla questione-lago vedo un dibattito tra fondamentalisti e spiriti liberi e illuminati. Inutile dire chi sono gli uni e chi sono gli altri. Diciamo che i fondamentalisti, nel loro cieco e affannoso spostamento di carte, hanno dimenticato che l'Amministrazione Nabaffa, a cui guardano con estatica ammirazione, si e' fatta paladina da un lato delle istanze dei Comitati ambientalisti (fumo)contro le opere, mentre dall'altro ha avallato modifiche al PGT per la costruzione di 70.000 metri di nuove abitazioni (il grasso che cola). I danni che questa politica folle ha causato a Idro sono incalcolabili. Mi auguro che la nuova Amministrazione, diversa da quella attuale, riesca e mettere insieme i cocci.

ID43745 - 18/04/2014 17:24:27 - (Dru) - A Dolcestilnovo

Credo che abbiamo detto la stessa cosa ma con parole diverse. Io però non posso avallare le tue parole sull'amministrazione uscente, posso solo guardare agli effetti, che non sono il PGT, perché quello non é evidente a tutti; evidente a tutti, anche a quelli come me che non guardano alle faccende particolari del comune di Idro, è la mestizia e l'indolenza che traspare dalle evidenze... Vi sono rotonde da Villanuova a Bagolino, tranne che per l'entrata di Idro e, io che vivo a Caffaro, vedo fiorire attività e servizi pubblici per ogni metro quadro di poca spiaggia disponibile, mentre a Idro vedo crescere solo piante.

ID43746 - 18/04/2014 17:32:45 - (Aldo Vaglia) -

Lei signora Bini ha l'abitudine di citare parte di documenti che conforterebbero le sue tesi,stranamente ritenute da ogni organo tecnico e giuridico interpellato, risibili e fantasiose. Ha una memoria a paratie stagne, ricorda cio' che Le fa comodo e dimentica cio' che non Le conviene. Nella riunione in Comunita' Montana con gli esperti dell'universita' di Parma ad una vostra richiesta se l'inquinamento del lago dipendeva dall'escursione, e' stato risposto che inquinavano di piu' i campeggi. Ora il problema non e' quello di chiudere i campeggi, ma quello di cercare soluzioni, per ogni questione che si prospetta. Le intransigenze non portano a nulla e la precarieta' della situazione della sicurezza del lago dovrebbe rendere ognuno piu' responsabile dei propri atti. E per finire: credere che il denaro sia lo "sterco del diavolo" visto le corruttele e' comprensibile. D'altro canto senza denaro non si disinquina nemmeno il lago.

ID43747 - 18/04/2014 17:52:00 - (Dolcestilnovo) - A Dru

Ma certo che cosi', e' proprio questo uno dei danni incalcolabili a cui facevo riferimento. Grazie alla lungimiranza di questa Amministrazione non abbiamo la terza galleria (n tutto l'indotto che in tempi di crisi non sarebbe stato da disprezzare), ma abbiamo un'entrata al Paese adatta a cavalli e carri. La nuova Amministrazione ha davanti un puzzle da 15000 pezzi di cocci da ricomporre.

ID43749 - 18/04/2014 18:18:53 - (Dru) - Io però non ritengo sbagliato in sé la conversione di fondi agricoli

Ma infine questi pochi che hanno i 70.000 metri di terra, hanno avuto almeno soddisfazione ?

ID43750 - 18/04/2014 18:30:38 - (Capitano) - Quindi concludendo, per rispondere alla domanda dell'articolo

diciamo che se saranno stati i capaci o gli incapaci (senza pregiudizi) a gestire la questione lago lo dirà il futuro.. Mai come stavolta vale la pena di citare il Manzoni: "Ai posteri l'ardua sentenza". Personalmente condivido buona parte delle obiezioni sollevate da Elena Bini.

ID43751 - 18/04/2014 18:36:15 - (Aldo Vaglia) -

L'acqua non si vende, ma nemmeno si regala o si butta. Sprecare l'acqua "bene comune" per l'interesse di pochi, non e' ne' democrazia, ne' difesa dell'ambiente. L'acqua e' vita e va risparmiata. Da quando l'uomo ha fatto la sua comparsa sulla terra, ha sempre raccolto l'acqua nei periodi di pioggia per usarla quando c'era siccita'. Oggi si vorrebbe cambiare la regola, ma questo e' un ritorno al passato. Il futuro avra' sempre piu' bisogno di acqua e il poterla raccogliere sara' un bene per tutti.

ID43752 - 18/04/2014 18:38:32 - (Dru) - Capitano così ti rispondo, con un proverbio che un saggio di Idro mi ha detto

Gli assenti hanno sempre torto. Con le obiezioni della Bindi, prima dovrei capire, per dirti che sono d'accordo.

ID43753 - 18/04/2014 19:01:01 - (Dru) - A Capitano

Ti sembra che confondere una giusta preoccupazione da parte degli organi competenti con un'esortazione alla formazione di una regola che già c'é, sia una giusta obiezione?

ID43757 - 18/04/2014 20:42:45 - (Elena Bini) - Sig. Vaglia, rammento bene quell incontro...

"Nella riunione in Comunita' Montana con gli esperti dell'universita' di Parma…". Altro documento, quello di UniParma, MOLTO interessante da leggere: si trova in rete sul sito di Regione Lombardia su Lago d Idro. Lo legga da se, cosi non mi accusera di selezionare frasi, ma potremo invece finalmente confrontarci sui contenuti. Attendo. E se non lo legge, beh allora mi scusi ma a criticarmi mena il can per l aia... Comunque concordo con lei che ai problemi vadano date soluzioni. SACROSANTO. Mi creda, concordo

ID43758 - 18/04/2014 20:43:01 - (Elena Bini) -

in pieno. Giri la sua richiesta a Regione Lombardia, la miopia ha sede li (Problema paleofrana? Problema sicurezza idraulica a monte, a lago e a valle?). Concordo anche sull oculata gestione dell acqua. Ma non concordo su grossolane speculazioni a riguardo, a grave danno del bene pubblico in termini di sicurezza, di denaro, di ambiente. L acqua va raccolta si, e va anche risparmiata, non sprecata, anche a valle (irrigazione a pioggia docet). Equilibrio (=regola condivisa) cercasi.

ID43759 - 18/04/2014 22:35:14 - (Dru) - Ma Bini, ma si rende conto del suo sfarfallio ?

C'ero anch' io a quell'incontro e l'esperto disse che l'escuraiome di 3 metri delle acque, altro dal dare problemi in seno alla loro qualità, era un escursione richiesta per la loro rigenerazione e ossigenazione, cerò non un danno. Questo scienziato andava contro i 2/3 delle parole scritte da lei qui su questo post e contro tutte quelle dette per il livello. E dice ad Aldo di andare a rileggere quel documento.? Alla domanda reiterata di un presente, che io ancora oggi riconosco in "nemico della terra" (altro che amico si), ricordo la scocciatura presente sul viso dello scienziato lì presente, che scalciava per l'inopportunità di far domande sciocche e prive di qualità scientifica e dover ripeter ciò che a tutti era stato detto come una cosa anche banale e di buon senso per i laghi non era per lui cosa certamente gradita.

ID43760 - 18/04/2014 22:39:48 - (valsabbinadoc) - Da ignorante

Mi sento chiamata in campo da Dru che vorrebbe appunto qualche altro intervento.Premesso che sono un po' a digiuno della storia precedente, ma che mi sono informata in parte soprattutto attraverso il sito www.salviamoillagodidro.it, dato che pur non vivendo sul lago, ma in un paese sublacuale, esso è frequente meta per tutta la mia famiglia durante la bella stagione.Ho letto con attenzione tutti i vostri interventi e, a parte le palesi divergenze politiche (verso le amministrazioni succedutesi) che traspaiono, gradirei che qualcuno rispondesse a questi interrogativi che mi sorgono spontanei, appunto in qualità di semplice "usufruttuaria" del lago.Perchè si è partiti con "Opere di messa in sicurezza del lago d'Idro" per finire con definirle "Diga di Lago d'Idro" passando per "Interventi di valorizzazione del Lago d'Idro"?A quanto ammonta il business annuale, visto che l'acqua del lago viene

ID43761 - 18/04/2014 22:40:52 - (valsabbinadoc) - Da ignorante 1

pagata sia dagli agricoltori, sia da chi utilizza l'energia elettrica delle varie turbine dislocate a valle?Perchè se il pericolo che incombe è la paleofrana, non si è preso in considerazione il progetto presentato a suo tempo dal coordinamento che interveniva su di essa con un dispendio notevolmente inferiore di denaro pubblico?Se è vero che la paleofrana è il pericolo, perchè sono previste nuove opere (tipo lo svincolo della superstrada www.vallesabbianews.it/notizie-it/(Valsabbia)-Il-cronoprogramma-della-Vestone-Idro-27819.html) proprio ai suoi piedi?E ancora, perchè si va a scavare ai suoi piedi col

ID43762 - 18/04/2014 22:41:43 - (valsabbinadoc) - Da ignorante 2

rischio proprio che cominci a muoversi, per costruire una savanella (canaletto) di cui non si sa ancora la profondità, con l'unico scopo probabilmente di garantire l'abbassamento del lago e il deflusso minimo vitale?Perchè oggi dobbiamo sostenere tutti noi i costi di tali nuove opere mentre i costi di quelle precedenti li avevano sostenuti i privati beneficiari?Perchè si va a costruire una nuova galleria di dimensioni molto maggiori e che attraversa molta più roccia del tipo "San Giovanni Bianco" e il cui crollo ha causato la chiusura fino ad oggi di quella esistente cosiddetta "degli agricoltori"?Cosa succederà ai paesi lungo il Chiese, a valle del lago, (ed io vivo proprio in uno di questi vicino al Chiese!) in caso di piena millenaria, quando si dovrà svuotare il Lago, attraverso la

ID43763 - 18/04/2014 22:42:29 - (valsabbinadoc) - Da ignorante 3

nuova galleria, con uno svaso di circa 300 mc/secondo?Costruendo le nuove paratoie, quelle attuali saranno smantellate solo parzialmente, lasciando lo scheletro in cemento, perchè ciò puntellerà la paleofrana. Qui proprio non saprei che domanda fare!Questo è semplicemente ridicolo!Infine, quando avrete queste bellissime nuove opere (con un impatto ambientale non indifferente) e sarete messi in sicurezza cosa ve ne farete delle belle piste ciclabili (costruite col prezzo del tradimento) a volte impraticabili (in caso di necessità o pericolo, secondo loro, potrebbero arrivare fino a m. 373!) e a volte con uno spettacolo maleodorante? Certamente non avrete più ne' ciclisti ne' pedoni.Grazie per avermi prestato attenzione fin qui e ringrazio fin d'ora chi volesse tentare di rispondermi

ID43764 - 18/04/2014 22:42:34 - (Dru) -

Cerò non un danno in terza riga è "certo non un danno"... e in fondo ... Cosa anche banale e di buon senso per i laghi che non era per lui cosa certamente gradita il ripeterla.

ID43765 - 18/04/2014 23:03:40 - (Dru) - Io le rispondo in qualità di semplice cittadino che osserva

Alla prima le rispondo che il cambiare il nome ad una cosa non significa cambiare la cosa, la cosa o Ente lo può chiamare roba o ciò o quello o cui, ecc... Ma rimane la cosa o Ente. E comunque le sembrerò un ingenuo, e magari lo sono per davvero, ma preferisco "valorizzazione" a "opera". Alla seconda non le so rispondere quantitativamente e sarebbe invece utile che ciò (la cosa appunto) uscisse allo scoperto, fosse un dato trasparente che servisse ad arricchire le comunità rivierasche nella percentuale giusta per quella porzione di utilizzo produttivo delle acque. Alla terza le rispondo che la domanda è lecita ( anche le altre), ma credo che "la grotta" :-) degli agricoltori fosse pericolante e la regione ha preso due piccioni con una fava, e altro...

ID43766 - 18/04/2014 23:10:17 - (Dru) -

Alla quarta le risponde la scienza che procede per procedure e molte volte non dialogano, queste, l'una con l'altra. Una rivista americana è stata fondata per tradurre le ricerche degli scienziati in modo che si capissero l'uno con l'altro, è la tecnica cara Valsabbinadoc é la tecnica. Alla quarta le rispondo che non sono un tecnico e che loro hanno il compito di rispondere, ma credo che lo abbiano fatto in più salse, sarebbe a noi di ascoltare o trovare le loro risposte. Alla quinta le rispondo invece che la sua non é una domanda ma una domanda retorica che mostra pregiudizio là dove le altre non lo mostravano. Come fa lei ad essere così sicura di scenari così apocalittici, non lo può essere nemmeno un tecnico o un mago, come può esserelo per lei ? certamente non avremo né ciclisti né pedoni se non operiamo e ci adoperiamo perché ci siano. Mi aspettò però risposte più

ID43767 - 18/04/2014 23:13:42 - (Dru) - Diabolico correttore, riscrivo le ultime tre righe.

Non lo può essere nemmeno un tecnico o un mago, come può esserlo lei? Certamente non avremo né ciclisti né pedoni se non operiamo e ci adoperiamo perché ci siano. Mi aspetto però risposte più ricche di particolari qui, grazie.

ID43768 - 18/04/2014 23:16:55 - (Dru) - A Capitano e Dolcestilnovo

vi ho fatto delle domande specifiche, mi piacerebbe una vostra risposta, grazie.

ID43769 - 18/04/2014 23:56:28 - (Capitano) - Vedo che finalmente si è arrivati ai punti focali della discussione...

Complimenti a valsabbinadoc per la preparazione sul tema e le domande ficcanti. Sembra quasi Elena Bini che scrive con un alias :) Avrei anche io qualche domanda (qualcuna in linea con le obiezioni che condividevo con Elena Bini): 1)Come ricordava tempo fa ElenaBini, veniamo indennizzati per la messa in sicurezza del Lago. Se fosse per la ns sicurezza perchè ci indennizzano? 2) Tenere il lago al colmo ( di ora) al periodo primaverile è una follia. Basta una settimana di piogge ed un evento straordinario e i comuni lacuali vanno sotto per buona parte.. per non parlare del sublacuale..(chi indennizza chi in quel caso?) 3) Se non si sà quale è il bilancio di sfruttamento come si fa a dire che la cifra portata a casa con l'accordo è congrua? E ce ne sarebbero ancora.. Avremo modo di giudicare i capaci. Il tempo è galantuomo..

ID43770 - 19/04/2014 00:23:54 - (Dru) - Beh caro Capitano, sempre da ingenuo cittadino...

Veniamo indennizzati perché giuste battaglie hanno portato i loro frutti, ma poi i frutti di una buona pianta, vanno anche raccolti. Due, sembra che parli un tecnico, Capitano sei un tecnico ? Comunque questa sfiducia su tutto e su tutti porta all'inesorabile isolamento. Tre, giusta rivendicazione, ma per rivendicare bisogna concertare, con i no senza ma non si concerta nulla.

ID43771 - 19/04/2014 01:29:31 - (Dru) - Sul lago

La regola attuale per Idro Regione Lombardia con Google ( per Capitano che si chiede se c'é o non c'é). Questo dovrebbe esser l'autorità che può rispondere più di quanto può fare Bini. Poi in www.salviamoillagodidro.it/degrado.html possiamo notare che il minimo livello prima dell'amministrazione Salvaterra e c. era di 363m con escursioni di livello pari a 7 metri e oggi è di 367/368 con escursioni pari ad 1m e 30cm. Come volevasi dimostrare si sono guadagnati 4/5 metri, poi si possono fare tutte le dietrologie e le previsioni catastrofiche di questo mondo sulle legittime aspettative di chi vuole le acque, ma i fatti ad oggi sono questi e anche la regola.

ID43772 - 19/04/2014 07:16:12 - (Dolcestilnovo) - Quale domanda Dru?

Non trovo una tua domanda diretta a me, scusa. se la rifai per piacere ti rispondero' volentieri, sempre che ne sia capace...

ID43776 - 19/04/2014 08:42:25 - (Dru) - A Dolcestilnovo

ID43749

ID43777 - 19/04/2014 09:20:22 - (Leretico) - Da ignorante 4

Non capisco come mai quando passo da Idro, verso le otto del mattino, trovo sempre coda di un kilometro, Poi vedo la presenza continua di un vigile all'incrocio per Lemprato, costosissimo se ci si pensa. Come mai nel 2014 siamo ancora costretti a vedere e a subire queste cose? Vi ricordate poi di quei turisti tedeschi in bicicletta che furono travolti da un camion lungo la strada alle curve prima dei Tre Capitelli? Non ho mai letto né ascoltato nessun ambientalista protestare per i danni subiti da questi turisti. E poi, non ultima, mi sembra chiaro che ai proprietari dei campeggi interessi il livello del lago, ma sembra che a loro non interessi altrettanto lo scarico di fosforo oltre i limiti e che favorisce la crescita di alghe che morendo tolgono ossigeno alle acque. Insomma, da ignorante credo questi siano risultati di chi non sa amministrare.

ID43779 - 19/04/2014 09:35:22 - (Aldo Vaglia) -

Alle domande di buon senso poste da valsabbinadoc sono gia' state date risposte, il fatto di non trovarle in "salviamo il lago" e' per dimenticanza o perche' non sono funzionali al racconto che si vuol fare. Ovvero smontano il pregiudizio su cui si basa tutta la costruzione dell'opposizione alle opere. L'opposizione alle opere ha lo scopo principale di non dare l'acqua agli agricoltori nel momento di secca, che va generalmente a coincidere con la parte finale della stagione turistica, gia' breve di per se stessa. Preoccupazione sicuramente fondata, ma che non puo' essere risolta unilateralmente chiudendo i rubinetti. Per quanto riguarda la parte tecnica e la sicurezza due sono le tesi in campo: una esclude la pericolosita' della paleofrana e ne limita i contorni alla parte superficiale, agredibile con drenaggi e contenimenti, l'altra considera l'area interessata ben piu' profonda ed ampia e per questo motivo cerca soluzioni che bypassino l'eventuale completa ostruzione.

ID43781 - 19/04/2014 09:50:04 - (Aldo Vaglia) -

Oggi dalle paratoie possono uscire 200mc/sec e dalla galleria degli agricoltori,se pienamente funzionante, altri 100mc/sec. La galleria di bypass per far fronte alla eventuale emergenza del blocco totale dell'uscita d'acqua dalle paratoie dovrebbe percio' avere la stessa capacita' di svaso di 300mc/sec. Altro discorso per le paratoie. Queste vanno spostate per un semplice motivo di funzionalita'. La parte superiore della paleofrana e' in costante movimento e blocca le attuali paratoie che nel tempo sono state ridotte per poter funzionare di circa 2 metri. Se questa spinta avvenisse tutta in una volta porterebbe all'impossibilita' di farle funzionare, l'acqua sarebbe costretta a defluire al di sopra con gravi danni per Idro e per i paesi a monte del lago. Il vecchio manufatto non ha la pretesa di fermare la paleofrana, ma solo quello di contenerne gli smottamenti superficiali. Quale delle due teorie abbia piu' fondamento non e' dato stabilirlo che con la prova dei fatti. Ricordo pero'

ID43782 - 19/04/2014 09:51:28 - (Aldo Vaglia) -

che al Vayont la prova dei fatti e' costata 2000 vittime innocenti.

ID43783 - 19/04/2014 10:17:27 - (Elena Bini) - Sig. Vaglia,

lei scrive..."L'opposizione alle opere ha lo scopo principale di non dare l'acqua agli agricoltori nel momento di secca, che va generalmente a coincidere con la parte finale della stagione turistica, gia' breve di per se stessa. Preoccupazione sicuramente fondata, ma che non puo' essere risolta unilateralmente chiudendo i rubinetti." Analisi davvero miope, mi delude. Inoltre la soluzione unilaterale di chiudere i rubinetti o e frutto della sua lettura un tantino faziosa... o forse lei e solo poco e/o male informato: essa non corrisponde affatto al vero.

ID43784 - 19/04/2014 11:02:18 - (Aldo Vaglia) -

Ognuno signora Bini porta i propri occhiali, non credo che i suoi siano per vedere molto lontano.

ID43789 - 19/04/2014 13:18:06 - (Dru) - Preoccupazione fondata quella dell'acqua ?

Non sempre tutto è in vista quando si continua a guardare la parte. E' peroprio vero l'assillo del fine stagione ? Ho saputo che negli ultimi anni le dighe in alto producno, rilasciando abbondanza di acqua, proprio in quel periodo, per soddisfare il consumo d'energia richiesta dai condizionatori.

ID43791 - 19/04/2014 13:27:08 - (Dru) - Sai perché Dolcestilnovo ti faccio questa domanda sul PGT ?

Perché non sono affatto sicuro che il PGT presentato sia poi stato accettato.E se così fosse, allora si ripresenterebbe la stessa questione riferita al Lago: quando si combatte contro i mulini a vento si rischia di essere schiacciati dai mulini stessi, che saranno anche dei mostri orridi e potenti, ma se trattati con le giuste maniere, sanno anche produrre la farina.

ID43794 - 19/04/2014 14:27:57 - (Dru) - Io, Capitano, non ce l'ho particolarmente con la Bini

Ma della Bini mi fa paura la visione, anzi questa visione non l'ho capita proprio, perchè se è quella che ho solo frainteso allora mi fa molta paura. Un limite mio, certamente, per esempio per me che amo profondamente la filosofia e la concettualizzazione, capire il Cartella mi risulta impossibile. Della Bini ho capito che c'è amore per il lago, ma anche Narciso amava la propria immagine riflessa nel lago.

ID43808 - 20/04/2014 00:42:42 - (blb) - cosa vogliamo .....

o.. accidenti io non sono molto documentato in materia lago da quel che posso capire e' che il rischio paventato dalle associazioni sarebbe quello che dall'escursione ideale di 1,30 mt del livello attuale si arrivi senza avere una regola a 3,25 mt di escursione del lago (perche' le opere di fatto consentiranno questa escursione).Quindi in questi anni abbiamo perso tre milioni e passa di finanziamenti, ci siamo imbattuti in costose battaglie legali senza esito positivo, stiamo dilaniando la nostra stessa carne perch nel nostro lago di una profondita' massima di 122 mt ci potrebbe essere la remota eventualita' che l'escursione sia 1,95 mt in pi di quella attuale (quando in passato siamo arrivati a 7 mt di escursione).... secondo me se fosse vero questo siamo tutti da ricoverare... gradirei risposte dalla sig. ra Bini in particolare

ID43810 - 20/04/2014 09:04:28 - (Dru) - A bib

Quello che scrive é sacrosanto, ma io non farei comunque battaglie a scapito dell'attuale regola, i Comitati hanno ragione a difendere ciò che hanno col sudore guadagnato negli anni, l'attuale regola. È che alcuni, come i Dodo dell'Era Glaciale, paventando la fine del mondo al grido " sciagura a voi" si gettano dal precipizio in una sorta di collettivo suicidio.

ID43815 - 20/04/2014 12:13:14 - (valsabbinadoc) - Grazie 1

Anzitutto ringrazio per le risposte e le delucidazioni sia dirette sia indirette attraverso le vostre diatribe (che però a volte mi ingarbugliano ancor di più.Volevo poi precisare che con la Sig.ra Elena bini, che peraltro non ho il piacere di conoscere personalmente, non ho nulla a che fare.Mi pare però sia una persona corretta e soprattutto molto interessata alle sorti del lago senza secondi fini personali, che io sappia.Credo che poi sia estremamente difficile cambiare stile di scrittura e di espressione dei propri

ID43816 - 20/04/2014 12:14:28 - (valsabbinadoc) - Grazie 2

pensieri.Per la cronaca, sono felicemente sposata, madre di due ragazzi che adoro (per i quali ho dovuto lasciare la mia professione di maestra d'asilo) e innamorata perdutamente, oltre che di mio marito (un operaio che da una vita lavora nella "multinazionale nostrana" di Carpeneda) anche della nostra meravigliosa Vallesabbia, con tutti i suoi pro e contro tuttora esistenti.Approfitto per augurare a tutti i lettori (e scrittori!) di questo prezioso strumento informativo valsabbino una felice giornata di Pasqua.

ID43819 - 20/04/2014 18:36:03 - (Elena Bini) - Sig. blb,

il Sig. Dru le ha gia in parte risposto (pur con qualche ingenua contraddizione). L escursione di 3,25 non e gradita a nessuno sul lago: a Caffaro significa un 370 con cui… camminare sulle acque, ovunque sul lago e in particolare a Idro significa decine di metri di spiagge melmose specie nel pieno della stagione estiva, a danno non solo di qualche campeggio come i miopi amano evidenziare, ma a danno del comparto commerciale/artigianale in toto (negozi, pizzerie, ristoranti, bedandbreakfast, affittuari

ID43820 - 20/04/2014 18:36:23 - (Elena Bini) - continua

e artigiani manutentori di seconde case, ecc). E per chiunque, di qualunque provenienza, un paesaggio orrendo, che per nessun lago regolato viene piu accettato da anni (Garda profondo 346m, regola 1,25m; Como, prof425m, reg 1,70m; Iseo 251m, 1,40m). Altrove amministrazioni piu consapevoli delle risorse locali, piu rappresentative del proprio territorio, hanno saputo ottenere risultati coerenti con le locali esigenze. Purtroppo qui sul lago d Idro la coerenza non e stata di casa, nel 2008.

ID43823 - 20/04/2014 19:02:08 - (Dru) - Perché Bini...

...nel 2008 la coerenza non è stata di casa ? Mi dispongo senza pregiudizi, mi chiarisca l'atto in cui l'amministrazione Salvaterra nel 2008 ha agito nel disinteresse della sua comunità, se sarà convincente argomentativamente sarò pronto ad accettare l'argomentazione che alla Salvaterra obietta mancanza di coerenza. E dove lei nota nelle mie considerazioni sopra delle contraddizioni ? La contraddizione, Bini, nasce per uno stesso oggetto e non nei riguardi di oggetti differenti: se io dico che lei è piccola e un pigmeo dice che lei è grande, in questo giudizio non v'é contraddizione, se i cittadini vogliono un'escursione di 1,30m e se uno scienziato dice che ad un'escursione di 3 metri non si danneggia alcun equilibrio o ecosistema, non v'é contraddizione.

ID43829 - 20/04/2014 20:09:46 - (Dru) - Aggiungo, per la miglior comprensione

Se io dico che lei Bini è piccola e è, "allo stesso tempo", grande, come quando lei ha detto che con queste opere si ha massimo un'escursione di 1,30 e sempre per queste opere si ha escursione di 10 metri, allora si ha contraddizione, perché dello stesso oggetto si dice che é e non é, ma io non ho detto nel medesimo tempo e per lo stesso rispetto che lei è grande e è piccola, io dico che lei é piccola, se non mi dimostra il contrario, se lei mi dimostrerà il contrario, allora il mio dire sarà contraddittorio..

ID43834 - 20/04/2014 21:46:24 - (Dolcestilnovo) - a Dru

Mi scuso per il ritardo, sono stato senza connessione... che vita beata! Non so se vi saranno alcuni felici per le modifiche al PGT, se cio' accade tuttavia, molti di quelli sono tra coloro che si schierano con gli "ambientalisti" simbolo ormai abusato di questa nostra Italia. Tra questi anche il Sindaco, in leggero conflitto di interessi.

ID43835 - 20/04/2014 21:49:06 - (Elena Bini) - Incoerenza 2008

Financo nella primavera del 2008 gli allora Sindaco di Idro Salvaterrra e vicesindaco di Bagolino Melzani ebbero a sostenere per iscritto, a fianco del movimento popolare e delle associazioni di Salviamo il Lago, il no alla terza galleria e la regola di 1,30 (quote 368,50-367,20). Nell arco di una manciata di mesi le stesse Amministrazioni sottoscrissero invece in fretta e in furia questo abnorme intervento storico sul territorio, senza il benche minimo confronto ne con le associazioni ne con la cittadinanza, anzi infastidite dalle loro esplicite proteste. Rinnegarono con questa firma in un sol colpo sia il no alla terza galleria sia la regola di 1,30 sostenuti per anni insieme alla cittadinanza. False le promesse, reale l incoerenza. Incombeva la minaccia paleofrana? Nell accordo firmato si leggeva chiaramente: qualche soldo in cambio di opere che NON avrebbero risolto la minaccia paleofrana (!), ma che avrebbero reso possibile sul lago una regola di 3,25m.

ID43837 - 20/04/2014 22:05:17 - (Elena Bini) - Sig. Dru

Provo a scioglierle il dubbio che la arrovella riguardo ai 10 m o 1,30m. In regime ordinario va rispettata la legge sul deflusso minimo vitale, e gli utilizzi idroelettrico ed irriguo sono ora vincolati dalle attuali opere a non piu di 1,30m, mentre con le opere in progetto si potranno ottenere 3,25m. In regime straordinario di dichiarate calamita naturali (es. gravosi eventi di piena, conclamata siccita) esiste la deroga alla legge sul deflusso minimo vitale, e le opere consentono fisicamente gia ora di scendere fino a quota 360m idrometrica. Provi ora a rileggere i miei ID da lei citati: dovrebbero esserle piu chiari.

ID43840 - 20/04/2014 22:40:39 - (Aldo Vaglia) -

In caso di calamita', signora Bini, sarebbe non solo auspicabile, ma estremamente necessario che il lago potesse scendere 10 metri ed oltre, ne va della vita delle persone. Ma a Lei interessano di piu' le spiaggette erbose. Sicuramente importanti, ma che non hanno alcun valore quando si parla di prevenzione.

ID43841 - 20/04/2014 22:49:39 - (Dru) - Il dubbio? Io non ho dubbi sui numeri

Certo 1,30 non è 10 e quindi dove metto 10 non posso mettere contemporaneamente 1,30 se non contraddicendomi. Io non posso essere 1,30 e 10. In specifico nell ID43706 al suo punto 2) è lei la Bini che scrive che con le attuali opere non si può superare l'1,30 e adesso qui all'ID43837 rettifica che le attuali opere consentono fisicamente già ora di scendere fino a quota 360m idrometrica ? È cioè di 10 metri dal limite massimo idrometrica di 370 ? Guardi che non c'é nulla di male ad essere contraddittori e ad adoperare talvolta l'un numero e talvolta l'altro, della stessa cosa, per aver ragione, non sarà mica il primo né l'ultimo retore che adopera i numeri per convenienza.All'occasione propizia, per interessi che non hanno nulla a che fare con i numeri veri. Il retore cambia natura anche ai numeri stessi.

ID43845 - 20/04/2014 22:59:12 - (Elena Bini) - Sig. Dru e Sig. Vaglia

per carita, rileggete una volta di piu quel che scrivo, e con un filino piu di serenita... Dimostrate coi vostri ultimi commenti di non averlo fatto, e evidente.

ID43846 - 20/04/2014 23:06:14 - (Dru) - Per ciò che concerne la "povera" Salvaterra e il "ricco" Melzani

Quanto mai una personcina così ha donato pazienza e competenza al popolo bue, quello bue di Idro, non certo quello fine di Bagolino. Intanto non c'é nessuna 3a galleria, sfatando il calunnioso intento, ancora oggi, di veder trivellate montagne per 3e e 4e e 5e gallerie. La galleria in progetto, come detto bene da Aldo oggi e tempo fa da me, é una giusta e sacrosanta sostituzione di opere ormai obsolete, la "galleria degli agricoltori", per una vera messa in sicurezza del lago e delle abitazioni appena limitrofe, queste si valsabbinadoc in pericolo senza la galleria di fatto. Quindi nessun tradimento per questo punto. Poi, poi nell'accordo del 2008 è specificata, all'articolo 6, la regola di un deflusso minimo di 1,30, mostrando anche in questo una coerenza di ferro da parte dei due amministratori. Ma sicuri che non si riesca a ragionare con altri termini e con altre intelligenze ? Gianluca Bordiga, dove sei ?

ID43847 - 20/04/2014 23:18:22 - (Elena Bini) - Sig. Dru,

lei ha letto solo l AdP2008. Ampli le sue conoscenze, la prego, altrimenti non capira mai nulla di quanto io scrivo e non avra mai senso quel che lei risponde ai miei post. Grazie. Le ricordo ancora una volta che puo trovare i documenti dei quali le manca la conoscenza digitando in un motore di ricerca "Regione Lombardia Lago d Idro". E semplice. Buona lettura.

ID43848 - 20/04/2014 23:21:15 - (Dru) - Infine scrivere...

..."Nell accordo firmato si leggeva chiaramente: qualche soldo in cambio di opere che NON avrebbero risolto la minaccia paleofrana (!), ma che avrebbero reso possibile sul lago una regola di 3,25m.", ha di quell'esoterico che scrivevo nell'articolo, scusi Bini a quale capoverso dell'accordo di Programma ha letto queste parole sopra, che non le leggo io? Simpaticamente, ma neanche troppo. Forse un poco di attinenza ai fatti e di minor demagogia non farebbe male.

ID43849 - 20/04/2014 23:24:51 - (Dru) - Ah, guardi Bini...,

non si lamenti chi è causa del proprio dolor. Io mi fermo al 2008 e alle magnifiche e propizie iniziative dei nostri illuminati amministratori Salvaterra e Melzani.

ID43850 - 20/04/2014 23:29:07 - (Aldo Vaglia) -

Forse, signora Bini, e' Lei che si spiega male, non io che non so leggere. Queste sono sue parole: "in regime straordinario di dichiarate calamita' naturali (es. gravosi eventi di piena o conclamata siccita') esiste la deroga al deflusso minimo vitale e le opere consentono fisicamente gia' d'ora di scendere fino a quota 360m idrometrica"...Mancava appena che facessero le opere senza prevedere le calamita' naturali. Sarebbero stati dei pazzi, ma pazzi non lo sono.

ID43854 - 20/04/2014 23:39:12 - (Elena Bini) - Sig. Vaglia,

ma le do ragione! Ma e ovvio, mi pare...

ID43856 - 20/04/2014 23:42:29 - (Elena Bini) - Sig. Dru,

non la conosco, posso solo sperare (per lei...) che lei voglia prendermi in giro per farmi desistere dallo scrivere sulla follia di questo progetto. Io invece continuo a scrivere, e continuo anche a ringraziarla perche mi offre la possibilita di spiegare a chi legge in cosa consiste questa faccenda cosi complessa.

ID43859 - 21/04/2014 00:39:23 - (Elena Bini) - Sig. Vaglia,

ho riletto... forse e ovvio solo a me... provo a spiegarmi di nuovo. Il Sig. Dru mi sollecitava a chiarire sulla questione dei 10m o 1,30m quella che lui leggeva come una contraddizione, ma che tale non e affatto. Quindi ho ripreso i due concetti, da cui lei ha estrapolato un passo, ma le e sfuggito il contesto. Il discorso, in breve, serviva a dimostrare che il sostenere che 3,25m servano in caso di calamita naturali e banalmente errato, come lei stesso ha con enfasi sottolineato. So che la questione e complessa, e questo viavai di post non aiutano la reciproca comprensione… e so anche che lei non mi conosce personalmente… ma mi sento di rassicurarla: io non sono una folle sciagurata che non ha a cuore l incolumità delle persone!! No davvero, anzi l opposto: e lo dimostro proprio denunciando da tempo anche in questa sede il vero scopo e le reali conseguenze di queste opere in progetto.

ID43865 - 21/04/2014 10:26:03 - (Aldo Vaglia) - Signora Bini

Avevo smesso di scrivere sul lago per non dare fiato alla vostra propaganda, che reputo viziata da pregiudizio. Quello che voi dite non e' attinente ne' con i documenti ne' con i fatti; e' solo interpretazione. I tre utilizzatori delle acque sono: i locali per una questione turistico ecologica, i produttori di energia, i produttori di cibo. Le acque debbono poter soddisfare le tre esigenze. Ce n'e' una quarta che le sovrasta tutte ed e' la prevenzione da catastrofi naturali. E' evidente che ognuna delle tre categorie giudica prioritario il soddisfacimento del proprio bisogno. Il macroscopico errore e' quello di credere che "l'ente terzo" ovvero la Regione abbia piu' interessi verso una sola delle parti. Da qui' lo scontro frontale, invece che la ricerca di mediazioni. Questo agire non puo' che portare all'isolamento e a perdere anche sul fronte delle buone ragioni che si potrebbero vantare: quali il ridurre l'escursione normale a 2-2,50 metri ed eliminare la savanella.

ID43876 - 21/04/2014 14:31:34 - (Parmenide) - lago e varia umanità

Orazi e curiazi -Guelfi eGhibellini _Capaci ed incapaci.io sono per DURI/PURI e REALISTI. Il proverbio di riferimento dei primi è :meglio soli che male accompagnati,quello dei secondi :l'unione fa la forza.Due concezioni del mondo,due concezioni della vita,due concezioni della storia.Quale secondo voi porta pû frutti e vince sulla distanza?

ID43878 - 21/04/2014 14:36:00 - (kyselak) - tutti hanno ragione

Rimango nella convinzione che nell'oggetto del contendere la verità non sia univoca. Certamente le argomentazioni esposte da Aldo Vaglia non fanno una grinza anzi le ritengo un sunto preciso e puntuale della situazione venutasi a creare in questo momento. Solitamente non mi piace rivangare gli avvenimenti passati ma è inconfutabile che i cittadini del lago (almeno quelli che tenacemente sostenevano a torto o a ragione l'inutilità delle opere di sicurezza) siano stati traditi dalle istituzioni. Non bisogna essere ipocriti e denunciare i fatti succedutisi nel corso dell'anno di grazia 2008. Si era partiti con un fronte compatto contro le ventilate ipotesi della Regione in merito alla realizzazione delle opere: i Comuni di Idro, Anfo, Bagolino, Lavenone, Bondone, i comitati per la salvaguardia del lago, i comitati ambientalisti, le Proloco e chi più ne ha più ne metta. Anzi a quel tempo veniva mossa una critica al Comune di Idro di non essere

ID43883 - 21/04/2014 16:30:06 - (kyselak) -

perchè mi avete censurato il commento? Siamo in campagna elettorale?

ID43884 - 21/04/2014 16:39:19 - (ubaldo) - Per kyselak

Ho inviato una mail che diceva, suppergiù: «Da anonimo quale lei si presenta, questo tipo di argomentazioni, che coinvolgono direttamente persone che hanno un nome ed un cognome con precise accuse, non sono consentite». La Campagna elettorale, che non è cominciata, ma si avvicina, certo suggerisce una cautela ancora maggiore.

ID43885 - 21/04/2014 16:47:12 - (kyselak) - per Vallini

ne prendo atto. Anzi a bocce ferme penso che lei abbia avuto ragione. Anche se il suo "precise accuse" mi fa pensare che sotto sotto fosse d'accordo anche lei altrimenti avrebbe usato un aggettivo più consono tipo "assurde", "insensate" "capziose" o via dicendo. In passato comunque ho letto di peggio soprattutto sull'ex presidente della Comunità Montana apostrofato da lei come "quest'individuo". Acqua passata comunque. La saluto cordialmente.

ID43886 - 21/04/2014 17:18:21 - (kyselak) - per Vallini

la ringrazio per aver aperto la prima parte del commento ed ora cerco di usare toni più consoni.... deciso, anzi di tenere un atteggiamento troppo accondiscendente con La Regione. Poi le vicende, come è noto, hanno avuto un'evoluzione tragi-comica nel senso che i quattro sindaci (escluso Bondone) hanno improvvisamente cambiato idea, entrando in sintonia con la Regione Lombardia e firmando il famoso e discusso accordo di programma. Un dietrofront clamoroso che mi induce ad essere solidale con la sig. Bini sebbene non capisco la sua reticenza nel dare una risposta all'articolista in merito all'inadeguatezza dell'entrata, al completamento della zona artigianale e, aggiungo io, alla chiusura della Rocca. Mi sembra molto limitativo accentrare tutto il discorso sui livelli del lago e sull'escursione a partire dal Minimo Deflusso Vitale se non erro di 367,20 e sostenere a spada tratta la rinuncia al contributo regionale o dell'UE da parte dell'attuale Amministrazione comunale

ID43888 - 21/04/2014 17:25:21 - (kyselak) - segue

La rinuncia al finanziamento per la valorizzazione del lago d'Idro, aggiunta alla rinuncia del finanziamento per il collegamento viario con Treviso Bresciano e con il polivalente (e conseguente nuovo svincolo)e aggiunta alla rinuncia del contributo per l'abbattimento delle barriere architettoniche, è, come afferma il saggio Aldo Vaglia (che ammiro sempre più per le sue puntuali e precise riflessioni), una sorta di masochistica autocastrazione. Se poi vengono contratti dei mutui per finanziare opere non si può essere d'accordo sull'operato dell'istituzione. Come diceva Manzoni rimandiamo ai posteri l'ardua sentenza.

ID43894 - 21/04/2014 20:20:35 - (Dru) - spieghi questo documento Bini

La Bini spero che sia documentata rispetto al documento che si trova nel sito di Regione Lombardia sul Lago, Il progetto, Il progetto definitivo, Conferenza di servizi, Conclusione del procedimento della conferenza di servizi :Il decreto del 7 marzo 2014 chiude il procedimento e sostituisce ogni autorizzazione, concessione, nulla osta o atto di assenso utile alla realizzazione del progetto: Con decreto n. 1949 del 7 marzo 2014 si è concluso il procedimento della Conferenza di Servizi Decisoria.Il decreto sostituisce a tutti gli effetti ogni autorizzazione, concessione, nulla osta o atto di assenso comunque denominato necessario per la realizzazione delle "Nuove opere di regolazione per la messa in sicurezza del lago d'Idro. Progetto definitivo".In allegato al decreto, sono pubblicati come parte integrante e sostanziale:il verbale della prima seduta del 9 gennaio 2014 della Conferenza di Servizi Decisoria

ID43895 - 21/04/2014 20:24:16 - (Dru) -

il verbale della seconda seduta del 23 gennaio 2014 della Conferenza di Servizi Decisoria cita all'articolo 2 questo: disporre che , ai sensi dell’art.14 ter, comma 6 bis della l. n. 241/1990, e tenendo conto delle posizioni prevalenti espresse nelle sedute di Conferenza dei Servizi del 9 e 23 gennaio 2014, il presente provvedimento sostituisce, a tutti gli effetti, ogni auto- rizzazione, concessione, nulla osta o atto di assenso comunque denominato necessario per la realizzazione delle «Nuove opere di regolazione per la messa in sicurezza del lago d’Idro (Progetto definitivo)»; Siamo coscienti che questo significa baipassare ogni resistenza velleitaria in atto contro i lavori a prescindere? Forse non sarebbe meglio concertare per portare a casa la regola o il controllo della Savanella ?

ID43896 - 21/04/2014 20:26:16 - (Dru) - IL giapponese e la sua Guerra.

a parte il fatto che nessuno mi risponde sulle cose fuori dal lago, segno che chi qui scrive o è un pesce o è un mammifero che ama vivere nel lago, a parte qesto, voglio porre questo parallelo, il parallelo del giapponese sull'isola. Le battaglie si iniziano quando si ha qualche possibilità di vittoria, ma ancor più, si cominciano prima che non siano ancora iniziate, certo, per una certezza che è della verità, non quando siano già finite, avete mai visto l'inizio di una battaglia dopo la sua fine? Nel film del giapponese il povero giapponese crede di doverne ingaggiare una quando invece è già conclusa la Guerra, attenti ai giapponesi di questa regione, quello che può capitare nel migliore dei casi è di essere presi per matti come loro.

ID43897 - 21/04/2014 20:28:27 - (Dru) - consiglio a chi è davvero interessato

di leggere il documento che si trova facilmente in Internet in Regione sul Lago.

ID43898 - 21/04/2014 20:32:46 - (Elena Bini) - Sig. Dru,

le sono immensamente grata... benvenuto tra i documenti... Lei conclude con "Forse non sarebbe meglio concertare per portare a casa la regola o il controllo della Savanella ?" Ora, la prego, si faccia questa semplice domanda: perche Regione Lombardia non ha mai - e ripeto MAI - voluto concertare ne la regola ne il controllo della savanella non dico con noi (per carita..., facciamo paura...?!), ma con le istituzioni preposte e coinvolte? Se lo chieda e provi a rispondere... E poi provi per un attimo ad ipotizzare che la chiusura al dialogo non sia stata da parte degli altri enti, ma di Regione... e si domandi: perche mai Regione Lombardia non dovrebbe concertare regola e savanella col territorio? Non e forse suo dovere?

ID43899 - 21/04/2014 20:50:53 - (Dru) - Ma scusi Bini

Ma lei se non l'abbatte l'Elefante, cosa fa quando quello carica? gli si mette sotto le zampe ? Nell'accordo di programma del 2008 vi era addirittura inserito un limite meccanico al minimo vitale di quota 367,.. davvero illuminante quell'accordo, un peccato mortale averlo abiurato. Per ciò che concerne il benvenuto nei documenti, sappia Bini, che io lavoro da una vita nei documenti, e lo faccio per trovare quanto si è pattuito e non quanto si cerca di travisare. Una cosa debbo dirle in verità, se gli accordi a monte sono stati fatti con chiarezza, beh, le dico con tutta sincerità che poi la verifica del documento è una formalità, mai mi è capitato davvero di trovare qualche cosa che non fosse stata prima dichiarata e concordata. Ha quindi capito Bini che oggi viviamo il paradosso di lavori avviati con nessuna possibilità di controllo diretto, ma solo un ben servito e un arrivederci alla prossima occasione ?

ID43900 - 21/04/2014 20:54:07 - (Elena Bini) - Sig. kyselak,

ho altre volte chiarito, e qui ripeto, che nel progetto delle nuove opere non c e traccia alcuna del nuovo ingresso al paese. Nulla di nulla di nulla a riguardo. Accenno brevemente come la vedo io, da comune cittadina: se un paio di amministrazioni fa non si fosse purtroppo agganciato il nuovo ingresso al passante per Treviso, avremmmo lo svincolo da molto tempo. A seguire, le nuove opere hanno sospeso il progetto, che poi e ripartito. Ho anche gia scritto, e ripeto, che scrivo su questo blog perche seguo da anni nel dettaglio il progetto delle nuove opere (denominato in sede di Ministero delle Infrastrutture "Nuova Diga di lago d Idro"), ne conosco la complessita e l abnorme impatto sul territorio, e mi sono resa conto che la popolazione della valle ne sa poco o nulla. Ritengo che, vista l importanza vitale della situazione, i valsabbini dovrebbero preoccuparsi di informarsi di piu sulle nuove opere in progetto all incile del lago. Io faccio la mia piccola parte.

ID43901 - 21/04/2014 21:03:31 - (Elena Bini) - Sig. Dru,

ha eluso la mia domanda. Alla sua rispondo che l AdP, oggetto della sua adorazione, ed il progetto definitivo che ne e seguito non sono parenti stretti come lei ipotizza. Si avvicini alla lettura del progetto definitivo, almeno la sintesi tecnica. Per inciso, il "limite meccanico" al 367,20m (detto "lo stramazzo") e stato eliminato non certo per abiura dell AdP da parte di qualcuno... ma che significa? Continui la sua ricerca nel sito regionale, la prego: le si sta aprendo un mondo!

ID43902 - 21/04/2014 21:08:51 - (Dru) - Parlo alla comunità di Idro

I comitati fanno bene il loro mestiere, per carità, loro vogliono preservare il Lago per come è da 1000 anni e più e sono attraversati dal giusto sentimento della difesa del Lago, sensa se e senza ma. Attenzione però che un'amministrazione non è un comitato e deve guardare agli interessi del proprio paese di Lago. Idro ha già perso lo svincolo della super strada in progetto a scapito di un'amministrazione, quella bagossa, più pronta ad approfittarne e oggi si trova, attraverso la Conferenza di Servizi del mese di Marzo i lavori per le nuove opere senza contare nulla e senza riceverne in cambio alcun beneficio e in termini di controllo della regola o della Savanella, a detta dei tecnici indispensabile. Io vi domando se questo è possibile, se è possibile che la sorte ci conduca per questa via e se mi sfugga qualcosa in questo gioco perverso.

ID43904 - 21/04/2014 21:19:38 - (Dru) - Sig.ra Bini per amore della verità

La mia "adorazione" per l'ADP2008 è conseguente ai ricchissimi e dettagliati interventi che il documento indica a tutela del territorio, proprio quello che voi vorreste, beh, lì semplicemente v'è scritto tutto quanto oggi si vorrebbe, ma non si può più ottenere. Forse che non sono più in grado di capire? Qualcuno qui in Vallesabbianews avrebbe il coraggio di indicarmi come uno che non capisce ?Ci provi.Lo legga anche lei l'ADP del 2008 e, passati 7 anni, oggi, se è persona onesta, mi dia notizia che non può non convenire con me che ogni nuovo documento e ogni battaglia persa ha solo peggiorato quelle "sacrosante" insperate e insperabili conquiste di quel documento. ma l'ha davvero letto quel documento ?

ID43907 - 21/04/2014 21:34:28 - (Dru) - Non eludo la sua domanda

Ma nel mio scritto alla comunità c'è la risposta. Lei crede di poter fermare con le buone un Elefante o un Leone imbizzarrito perché colpito da una sua fucilata. La cosa era stata fatta con Arte e Tecnica nell'ADP2008 appunto, oggi ricucire con la Regione per cercare il dialogo e riprendere il sopravvento sulle regole e contro le Savanelle non è cosa davvero facile, non lo è stato nemmeno per chi ha prodotto quell'egregio documento del 2008 per la verità, ma oggi è ancora più difficile. Chiediamoci, perché la Regione, che ha vinto tutte le cause e che ha trovato il modo di bypassare il comune di Idro dovrebbe più dialogare con Idro? Io credo che lo faccia comunque per opportunismo, ma basta esasperare la belva, a che pro?

ID43910 - 21/04/2014 21:56:35 - (Elena Bini) - Rispondo a ID43902

"se mi sfugga qualcosa"... si, le sfugge che la savanella e indispensabile - a detta dei tecnici - solo se si vuole ottenere una regola di 3,25m. Se la regola e 1,30 o 2 metri, la savanella non serve. Non e un dettaglio, dal momento che viene scavata al piede della paleofrana. Non trova?

ID43911 - 21/04/2014 22:07:16 - (Elena Bini) - Rispondo a ID43904

io l ho letto, l ho anche ora qui davanti. Ma mi dica... cosa trova di cosi esaltante che non e stato ottenuto? Faccia un esercizio: provi a leggerlo notando cha all atto pratico quel documento ha un unica finalita concreta: il fare le opere per avere 3,25m. Ci faccia caso: tra le belle promesse che cosi tanto la affascinano, i fatti sottoscritti sono solo uno: si accetta di progettare una diga. E ora legga lei qualcosa, legga il progetto: e il progetto di una diga.

ID43912 - 21/04/2014 22:14:17 - (Elena Bini) - Rispondo a ID43907

"Lei crede di poter fermare con le buone un Elefante o un Leone imbizzarrito perché colpito da una sua fucilata. La cosa era stata fatta con Arte e Tecnica nell'ADP2008" Guardi, la fucilata se l e presa il territorio valsabbino, non ci sono dubbi a proposito! Quanto ad Arte e Tecnica dell AdP2008, e proprio una sua illusione ottica (vedasi la mia risposta precedente).

ID43913 - 21/04/2014 22:14:42 - (Dru) -

Al netto delle conquiste di posizione del 2008 e posizioni poi cedute al nemico, come non essere d'accordo con quanto dice ora? Ma le dirò di più, è "sacrosanta la battaglia per respingere il parere tecnico sulla Savanella". Ma se la Savanella non è più aggirabile con armi convenzionali (dopo le prese di posizione sbagiate contro l'ADP2008, documento che non prevedeva savanelle e comunque inseriva bariere atte alla protezione del minimo vitale), cosa si può mai fare ? Posso essere d'accordo in linea di principio con i comitati, che non credono alle "scuse" apportate dai tecnici, ma se quelle sono impossibili da abbattere, come impossible è stato il tentativo velleitario di procedere per via giudiziaria contro la piena millenaria (non sono io a dirlo, ma i processi e le cause perse), non è forse meglio fare una battaglia per la regola e anche per l'amministrazione (o governo) di una Savanella che voi pensate fallimentare?

ID43915 - 21/04/2014 22:31:44 - (Elena Bini) - Rispondo a ID43913

Mi scusi, Sig. Dru, ma cosa intende per "posizioni poi cedute al nemico"?

ID43916 - 21/04/2014 22:38:41 - (Capitano) - Uno può essere d'accordo o no con l'azione del comitato

tuttavia va riconosciuto l'impegno e la dedizione che Elena Bini e le altre persone a lei vicine hanno dedicato, e dedicano, all'argomento. Il suo ID43904 glielo visto scrivere più di qualche volta (il concetto intendo). Ricordo diceva esserci anche la registrazione del tecnico che affermava la cosa, giusto? Ammiro la stoicità con la quale porta avanti la sua opera di informazione, anche se spesso si trova dinnanzi solo a un muro di gomma fatto di sordi o sterili speculazioni verbali (quando non è denigrazione gratuita). Volevo dirle che non predica nel deserto. Nel mio caso, la sua azione mi ha spinto a prendere coscienza del problema ed approfondirlo. E di questo la ringrazio. Magari non vincerà la battaglia, ma almeno potrà dire di averci provato, e con lei tutte le persone che hanno a cuore la stessa questione. Sarà il tempo a decretare se avevate la ragione dalla vostra parte. Per quello che vale, ha tutta la mia stima. Un cittadino

ID43917 - 21/04/2014 22:44:25 - (Leretico) - La guerra inutile

Ho notato una certa soddisfazione nell'uso della parola diga. Come se si sia smascherato un colpevole prima nascosto e ora disvelato. Questa storia è piena di diffidenze, e come si può costruire basandosi sulle diffidenze? Noi leggiamo e capiamo. Sappiamo chi opera gli strappi e chi invece di reagire nel modo giusto, moderato, intelligente, attento sia alla sicurezza che al bene di tutta la comunità, si avventura in battaglie votate alla sconfitta. Ora, nonostante sia riconosciuta e riconoscibile l'intenzione positiva della signora Bini, come perdonare tutti gli errori dei suoi cosiddetti contributi? Anch'io sono contro lo strapotere della Regione ma pensate forse che andare alla guerra senza armi sia stato giusto nei confronti della comunità? È stato come andare in guerra in Russia con le scarpe di cartone, grandi ideali molti morti assiderati. Facile farlo quando pagano gli altri. Occorrono documenti per capire questo?

ID43918 - 21/04/2014 22:46:58 - (Dru) - Intendo quello che significa nemico, Bini

Il nemico è colui che vuole cambiare, trasformare, mutare gli scopi altrui ai propri scopi. Nel caso del Lago ogni forza che voglia sottrarre acqua al Lago e il suo controllo diretto da parte della comunità è di quella comunità un nemico, nemico nel vero senso della parola Bini, non quello frivolo e per niente esaustivo del linguaggio comune. Il nemico del Lago e del suo minimo vitale può esserlo anche una Poiana o una meteora, non necessariamente la Regione o i Comitati che hanno ingaggiato battaglie ideologiche, scemando l'efficacia di un egregio Accordo di Programma. Ecco Bini, per il Lago questi sono tutti esempi di nemici consapevoli e inconsapevoli.

ID43919 - 21/04/2014 22:51:29 - (Elena Bini) - Sig. Capitano,

la ringrazio :) e le cito il testo cui si riferisce, tratto dal video (puo richiedere il CD presso il Comune di Idro; tra l altro mi risulta che vari Comuni valsabbini l abbiano ricevuto) del Contraddittorio tenutosi presso il Minsitero Ambiente a Roma in data 8/11/2012. Chi parla a nome dei progettisti e l Ing. Carretta: "Se io devo parlare di sicurezza, dico, concordo che la savanella non e un opera dimessa in sicurezza: e fatta per rispettare 3,25 m. Punto. Chiaro. Se i 3,25 m non sono 3,25m, sono 2e70, 2e45, 1e50, la savanella non serve. Ok?".

ID43920 - 21/04/2014 22:54:21 - (Leretico) - X capitano

Molti hanno scritto in queste pagine sul lago e non li vedo citati nel suo post di ringraziamento per la signora Bini. Si è dimenticato infatti di chi è in grado di valutare con la dovuta competenza certe affermazioni. Leggendo "tutti" i documenti ho maturato la netta convinzione che la signora Bini abbia coltivato la diffidenza su tutti i fronti e abbia volontariamente soffiato sul fuoco della discordia per portare appoggio alle proprie idee, senza considerare le conseguenze di tutto ciò. La sua supposta competenza può essere tecnica ma non è certamente consapevole fino in fondo delle conseguenze. Le sembra poco? A mio avviso questo aspetto fa decadere fortemente la supposta autorevolezza di cui lei cerca di convincerci. Mi dica: vede dei risultati positivi per la comunità l'avere studiato le carte e aver contribuito a bloccare e a isolare Idro dal resto del mondo in questo modo?

ID43921 - 21/04/2014 22:57:30 - (Elena Bini) - Sig. Dru,

messo alle strette s e dileguato... Guardi, le svelo un arcano: l AdP2008 prevedeva l attuazione di opere per avere 3,25 m di escursione. Dovrebbe saperlo, dato che la venera come un libro sacro...

ID43922 - 21/04/2014 22:59:40 - (Dru) - a Capitano

Che mi dà gioia insperata nel sentirla consapevole. Bini e i Comitati sono,anche oggi e più di ieri, la vera forza del Lago, non vi dialogherei altrimenti. D'altronde, chi può meglio dei comitati far "paura" alla Regione? Però questa forza va incanalata per e non contro il Lago.

ID43923 - 21/04/2014 23:01:20 - (Dru) - Bini, forse leggiamo due ADP diversi

dove legge lei che c'è un'escursione di 3,25 metri nell'ADP2008 ?

ID43924 - 21/04/2014 23:05:21 - (Dru) - Sig.ra Bini

a quale figura retorica si riferisce quando dice... messo alle strette s'è dileguato? mi illumini.

ID43925 - 21/04/2014 23:13:32 - (Leretico) - Per chi non ricorda

In queste pagine si è già letto e anch'io ho convenuto che la savanella è pericolosa perché sotto la paleofrana e tende a ottenere il deflusso minimo vitale con una soluzione beffarda. Ma detto questo si è anche aggiunto che il tentativo di bloccare i lavori, alimentando la diffidenza verso le istituzioni con l'accusa che dietro le opere si nascondesse l'intento di avere livelli di escursione di 3,25m in maniera fraudolenta, è stato un modo sbagliato di ottenere il rispetto della regola. Avere forzato su questo punto ha generato una reazione fortissima che doveva pur essere prevista. E siccome la reazione c'è stata e ha portato alla vittoria della Regione e comunque all'inizio delle opere a breve, non era meglio invece tenere l'accordo adp2008 e insistere sulla regola e non sulle opere? Quale sagacia e intelligenza è mai stata lo scatenare i più facinorosi contro tale risultato? E adesso con quale coraggio si vuole

ID43926 - 21/04/2014 23:15:13 - (Leretico) - Continua

addossare le responsabilità agli altri delle modifiche fatte a quell'accordo per effetto proprio di tale attacco! Io non riesco a cadere in questa falsa retorica.

ID43927 - 21/04/2014 23:18:27 - (Elena Bini) - AdP2008

lo stesso che ha lei davanti, art.3 prime due righe "garantire coerenza con ... progetto preliminare", poi vada a cercarlo nel sito di regione e legga la quota traversa (366.50) e savanella (365.80). Poi vada avanti nell AdP, dice "fatto salvo quanto indicato nei commi successivi" e allora vada a "L imposta della nuova traversa viene fissata mantenendo la quota dell attuale traversa." Ok. Peccato, vero? Ai firmatari e sfuggita la savanella... Indovini a che cosa serve? Provi a sbirciare i primi due richiami del suo AdP2008: toh, il regolamento 2002, che recita 3,25 m di escursione a partire dalla quota massima possibile. Bingo. Aveva mai notato l esistenza del progetto preliminare cui si fa riferimento nel suo amato AdP2008?

ID43928 - 21/04/2014 23:28:36 - (Elena Bini) - Sig. Leretico,

si documenti ancora, la prego... Come puo credere che Regione le faccia fare la regola condivisa DOPO che sta pagando 60 milioni di euro per ottenere opere che consentano 3,25m? Certo, davanti ad un Accordo il coltello dalla parte del manico lo avevano i Comuni, ma hanno avuto fretta (meno di 2 mesi) e hanno escluso dal dialogo popolazione e comitati, letteralmente sbattuti fuori dalla porta. Un muro di gomma. Quindi, mi perdoni, sa, ma alla luce di cio, sentirla affermare che non si e ottenuta la regola per causa nostra e una dichiarazione, oltre che fantasiosa, che e proprio frutto della mente di chi IGNORA completamente i fatti.

ID43929 - 21/04/2014 23:34:32 - (Dru) -

in quello stesso articolo, Art.3 si insiste a più riprese e definitivamente nelle ultime 2 righe, di fissare una quota minima di 367,20; infatti si scrive ... fatto salvo il mantenimento del deflusso minimo vitale a valle dell'incile naturale del Lago... e con massimo a 368,50. Ma non sazi di Saggezza chi ha stilato questo programma subito dopo ha voluto specificare, sentite bene signori, " Si dà atto che il Lago d'Idro è un lago naturale regolato" ... già in quell'accordo illuminato si insisteva sulla naturalezza del lago.

ID43930 - 21/04/2014 23:47:40 - (Elena Bini) - Sig. Dru,

legga con attenzione: i 367,20 da lei visti a proposito dello stramazzo sono una proposta delle Amministrazioni locali che, comma successivo, "viene affidata ad un parere trecnico pro veritate... che determineranno la migliore soluzione in termini di sicurezza idraulica, compatibilita ambientale e finanziaria". Questo parere boccia lo stramazzo perche pericoloso. Ma la savanella e li ancora, nascosta in modo - cito il Sig. Leretico - "beffardo" tra le righe di un accordo che, data la storica importanza - andava certamente deciso e condiviso con la popolazione. Ma prima ancora, NON richiesto (vedi lettera a Formigoni del 30/5/2008).

ID43931 - 21/04/2014 23:55:08 - (Dru) - Cara Bini

ma lei confonde i Volumi con i Livelli ?

ID43932 - 22/04/2014 00:03:53 - (Elena Bini) - Sig. Dru,

no, stia tranquillo... :)conosco bene il distinguo.

ID43933 - 22/04/2014 00:10:57 - (Dru) - e allora...

...se ha qualcosa da dirmi, con me non faccia la finta gnorri o la furba, mi sembra di averla avvertita che sono abituato per lavoro ad analizzare in profondità i documenti. Comunque e l'articolo 6 e l'articolo 7 dell'ADP2008 sembrano articoli che se fossi nei panni di una Regione appena un poco più scaltra e in malafede, come si vorrebbe far passare, mai avrei accettato. Voglio con questo dire che i due articoli che riguardano le acque sembrano stilati dai Comitati, non saprei come scriverne di migliori per la difesa delle acque del lago

ID43934 - 22/04/2014 00:25:52 - (Elena Bini) - Sig. Dru,

(gnorri? Furba? Che ho detto?) L art. 6 dell AdP2008 termina con "in pendenza della messa in sicurezza delle opere di regolazione", quindi quel che dice riguarda la fase transitoria, ovvero prima che inizino i lavori, cioe adesso. Qui i comitati avrebbero voluto leggere "prima di pensare al progetto facciamo la regola condivisa". Ma il progetto c era gia... e per la regola di 3,25..! Art 7 parla di uno studio. L hanno fatto, quello di Parma, che non ha proposto neppure un intervento per migliorare la qualita delle acque, quindi neppure serve che Regione "si impegna a valutare gli interventi che saranno proposti al fine della loro finanziabilita". Qui i comitati avrebbero voluto leggere in primis "collettore fognario da Pieve fino a Caffaro e fino a Vesta, abbattimento nutrienti da immissari (torrente Caffaro e fiume Chiese) e da piscicolture, finanziamento di un progetto per l abbattimento dei nutrienti nei 70 metri di lago sottostanti (lo sa, vero, che il lago d Idro

ID43935 - 22/04/2014 00:27:34 - (Elena Bini) -

e meromittico?)". Ha trovato qualcosa a riguardo nell AdP2008?

ID43936 - 22/04/2014 00:37:33 - (Dru) -

In pendenza non è l'ultimo capoverso, l'ultimo capoverso dell'art. 6 inizia con...fatto salvo il mantenimento,... in pendenza è il penultimo, quindi la principale è l'ultima, è il... fatto salvo il mantenimento... Quindi insisto di non fare i furbi... Poi se i comitati vogliono leggere certe cose che mi sembrano intelligenti basta che non si intestardiscano su posizioni ad oltranza e sono convinto che le cose possono essere ancora ottenute, ma prima della qualità dell'acqua io penso che sia più importante il fatto salvo il livello minimo di 367,20, non è d'accordo?

ID43937 - 22/04/2014 08:12:40 - (Leretico) - L'intransigenza

Cara signora Bini, non entro sulla questione dei sentimenti, ognuno dovrebbe imparare a contenere rabbie e presunzioni. Vorrei solo sottolineare che al posto di recriminare per quello che avrebbe "dovuto esserci" e rifiutare il tutto per andare verso una guerra inutile, era meglio tenersi i 367,20 e cercare di migliorare l'adp2008 nel tempo. Allora non si parlava ancora di savanella. Se si pensa che nel VIA l'adp non viene neanche citato se non di sfuggita, e si pensa che i 3,25 in quel documento sono dati come acquisiti, credo che il disastro sia sotto gli occhi di tutti. L'ingiusto sta nel voler addossare questo risultato a chi ha voluto l'adp2008, mentre è responsabilità di chi ha voluto lo scontro. Per migliorare bisogna prima ammettere gli errori. Sarebbe un gesto su cui poter iniziare a ricostruire.

ID43944 - 22/04/2014 20:50:49 - (Elena Bini) - Sig. Dru, nell ID43936

mi preoccupa il suo terrore di essere preso in giro, quando il suo nemico principale io lo vedo in lei stesso. Quanto alla sua domanda, qualita e 367,20 sono i nostri due obiettivi primari, purtroppo entrambi colpevolmente assenti nell AdP2008, nonostante lei ed altri si arrovellino per voler far credere il contrario. Lo legga meglio e si accorgera, sempre che trovera il coraggio di ammetterlo almeno a se stesso, che l AdP2008 e stato un grave errore storico ed un orrenda sciagura per il lago.

ID43946 - 22/04/2014 21:00:42 - (Elena Bini) - Sig. Leretico,

1) l AdP2008 NON parla di 367,20 m quale quota di minima regolazione del lago a fine lavori, legga meglio, oppure non bari; 2) nell AdP2008 si parla sdi savanella (legga non solo l accordo, ma anche il progetto a cui si riferisce, lo trova nel sito di regione; oppure non bari); 3) la VIA cita l AdP2008, dove serve; 4) il progetto definitivo e basato sull AdP2008 "alla lettera", se non lo sa non lo ha letto, oppure bara. La responsabilita del disastroso futuro del lago e solo dei 4 Sindaci che nel 2008 hanno firmato l AdP2008, noi non abbiamo firmato nulla. Non mi dica... sa che mi viene in mente...? Dietro il suo pseudonimo si nasconde forse uno dei 4 Sindaci firmatari...? Certamente un loro sodale... Comoda la vita... Grande servizio alla comunita...!

ID43947 - 22/04/2014 21:50:46 - (Dru) -

Art. 7 dell'Adp2008 : tutela e risanamento delle acque del Lago. Ma a quale scopo lei sovverte la realtà ?

ID43948 - 22/04/2014 21:55:21 - (Dru) -

Art. 6 dell'Adp2008 : regola di gestione e volumi di erogazione che cita il minimo a 367,20. Capisco che lei giochi sulla possibilità dell'ignoranza altrui e sulla possibilità quindi di cavarsela a buon mercato,ma ho deciso di non fagliene passare una di bugia.

ID43950 - 22/04/2014 22:20:30 - (Elena Bini) - Sig. Dru,

legge solo i titoli? Io non sovverto la realta, lei invece la omette, e se costretto la travisa. E in difficolta a sostenere la "sua" visione? Dov e finita la sua amata logica? Si perde in cosi poco? Comunque invito ogni lettore che abbia 10 minuti disponibili e che voglia farsi un idea propria della bonta o meno dell AdP2008, a digitare in un motore di ricerca "Regione Lombardia Lago d Idro", clic a sinistra su "Accordo di Programma 2008" e poi in fondo alla pagina si trova il documento in pdf. La discussione in corso verte in particolare sull interpretazione degli articoli 3, 6 e 7 e sulla risposta alle domande: "L AdP2008 porta a casa il rispetto di quota 367,20m? Porta a casa la regola a 1,30m anche dopo le opere? Porta a casa il risanamento delle acque?" Il progetto preliminare di riferimento è sempre a sinistra nella homepage. Aggiungo anche una seria domanda, ancora non emersa col Sig.Dru: "L AdP2008 porta a casa la messa in sicurezza della paleofrana?" Buona lettura a

ID43953 - 22/04/2014 22:34:19 - (Elena Bini) -

tutti

ID43954 - 22/04/2014 23:17:40 - (Dru) - Beh, insomma Bini

Se, chi invita a leggere, non inventa una semantica specifica che declinerei sotto il verbo "calunniare", è scevro da pregiudizi, non può che convenire con me in ogni punto e guardi Bini che qui non serve la logica, qui basta la lettura. La logica qui è già un pregiudizio.

ID43956 - 22/04/2014 23:43:36 - (Elena Bini) - Beh allora Sig. Dru

se lo rilegga anche lei una volta in piu, semplicemente, senza sforzar l inutile logica, cosi magari distinguera meglio le differenze tra "progettare" e "valutare gli interventi al fine della loro finanziabilita"; tra "regola di gestione" e "deflusso minimo vitale"; tra "quota dell attuale traversa" e "coerenza con il contenuto tecnico del progetto preliminare"; tra "proporre" ed "ottenere". E se arriva fino in fondo trovera: "Il presente accordo terminera al completamenteo delle opere ivi previste". Come ogni altro AdP: serve a fare "opere", quelle del progetto che sostiene. Non regole. Punto. Buona rilettura :)

ID44054 - 25/04/2014 15:02:43 - (Leretico) - I documenti parlano ma qualcuno non vuole ascoltare

Signora Bini, io so leggere molto bene, come so anche che il suo puntare sui documenti è solo un tentativo di far passare la sua interpretazione degli stessi. Ho sempre denunciato sin dall'inizio questo suo tentativo. Accusa me di travisare, di non saper leggere, e varie altre accuse come questa dell'essere uno dei quattro sindaci firmatari addirittura. Spero che un po' se ne rammarichi perché non serve a nulla attaccare la persona quando le sue posizioni, le sue intransigenti e strumentali interpretazioni hanno portato a questo risultato. Lei insiste nella sua logica illogica e pretende di ribattere punto su punto con in mano i documenti quando invece questi la smentiscono ovunque. Adesso per lei non è più questione di ragionevolezza ma di averla vinta a tutti i costi. E tra questi costi non importa cosa ci sia. A me non piace questo modo di fare. Alla fine porta un danno alla comunità nonostante nasca da intenzioni positive.

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