31 Luglio 2022, 06.18
Idro Bagolino Anfo
Ambiente

L'Eridio torna ad uscire dal Chiese

di val.

Con qualche giorno di ritardo rispetto alla tabella di marcia imposta da Aipo, l'acqua del lago ha ricominciato ad uscire dal suo naturale emissario. Oggi a Idro manifestazione per la salvaguardia di tutta l'asta del Chiese


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Ecco fatto. Con un po’ di ritardo sulla tabella di marcia, il lago d’Idro è tornato a livelli “regolari”, cioè oltre i metri 367,20 sul livello del mare.
Si tratta della quota fissata per regolamento sotto alla quale l’Eridio non può scendere.

Meglio dire non potrebbe scendere.
In deroga alla norma, infatti, su richiesta del mondo agricolo della Bassa vittima della siccità e senza che gli enti preposti ravvisassero alcun pericolo per la salute, in ambito ecologico e nemmeno per il trasporto pubblico col battello, nella settimana fra l’11 ed il 17 luglio, l’Agenzia Interregionale per il fiume Po (Aipo) aveva autorizzato il prelievo al di sotto del minimo di mezzo metro di lago.
Così è successo.

Il recupero è avvenuto ieri invece che intorno al giorno 20, come era stato inizialmente previsto.
E con la quota minima il lago ha ricominciato ad uscire dal suo emissario naturale, che è il fiume Chiese.

Per ottenere questo risultato nemmeno una goccia d’acqua sarebbe uscita in questi giorni dal canale di approvvigionamento della centrale Enel di Vobarno e dalla “galleria degli agricoltori”, che tecnicamente si chiama scarico di fondo, quella che parte dalla località “Grotta” e scarica nell’alveo del Chiese fra Idro e Lavenone, il deflusso è stato limitato a 5 metri al secondo.
Così ancora per tutta al giornata di ieri, col lago finalmente a quota 367,27.

Pochi, sembra, i disagi patiti dall’Eridio, eccetto che per il Sito di interesse comunitario di Baitoni, dove i danni sarebbero ancora tutti da valutare.
Situazione, quella del Sic di Baitoni, che ha provocato nei giorni scorsi l’ennesima interrogazione da parte del Consigliere M5S Alex Marini alla giunta provinciale trentina, convinto che avrebbe potuto gestire meglio la questione.

Anche per le condizioni del lago d’Idro, ma non solo per quello, la manifestazione indetta per le 18 di oggi (alla Pieve di Idro in via Trento) dalla Federazione che unisce le associazioni che da tempo si battono per la tutela dell’intero corso del fiume Chiese.
Ci dovrebbero essere anche i sindaci dei quattro Comuni rivieraschi. Si parlerà della decisione di prendersi mezzo metro di lego e quindi lasciate a secco l’incile, ma anche del progetto del nuovo depuratore del Garda e di ciò che sta facendo soffrire il fiume che nasce dalla Val di Fumo e si getta nell’Oglio.





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