16 Luglio 2022, 06.41
Idro Bagolino Anfo
Eridio

Ancora oggi e poi basta

di val.

Ultimo giorno utile, questo sabato per prelevare acqua dal lago d'Idro da destinare all'irrigazione dei campi. Da domani il lago dovrebbe tornare a crescere


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Ieri alle 17:30 il livello del lago d’Idro era sceso a metri 366,82 sul livello del mare.
C’è tempo ancora oggi per prelevare ulteriori 12 centimetri, poi basta.

Così ha stabilito Aipo dopo aver sentito tutti gli attori interessati al problema della siccità prolungata che ci sta attanagliando in questo periodo. La previsione, vedremo quanto potrà essere veritiera, è poi quella di far tornare entro il lago ai 367,20 del livello minimo previsto entro il 20 luglio.

Quota che permetterà al Chiese di tornare ad essere un fiume integro e non troncato all’uscita del lago per alcune centinaia di metri, come avviene in questi giorni.
Allo stesso tempo il “sic” di Baitoni verrebbe nuovamente inondato dall’acqua.

Poche le reazioni sul lago in queste ore: i bagnanti hanno dovuto percorrere qualche decina di metri in più sui sassi per potersi bagnare i piedi, evitando accuratamente le zone più fangose, che non mancano.
Quanto al battello è riuscito comunque ad effettuare il suo servizio di trasporto pubblico.

Al momento non si sono registrati insomma i disagi tanto temuti, né la fuga di turisti, anche perché al netto di alcune zone dove è evidente la fioritura delle alghe l’acqua si presenta per lo più pulita e trasparente.

Qualche malumore c’è, ma in prospettiva: «Per adesso mezzo metro e speriamo si fermino qui. Ma in futuro? Sappiamo bene che la scarsità d’acqua non è un fenomeno passeggero e la situazione non può che peggiorare – ci ha detto Domenico, pensionato al bar, interpretando il pensiero di molti compaesani -. Dico che è ora di finanziare la realizzazione di laghetti in pianura, magari utilizzando le voragini lasciate dalle cave, per raccogliere l’acqua quando c’è ed utilizzarla quando serve. Non c’è un minuto da perdere».

«Mezzo metro in via eccezionale può andar bene
, sappiamo delle difficoltà dell’agricoltura e uno sforzo lo dobbiamo fare tutti quanti - dice Isabella Bacchetti, presidente del Consorzio Operatori Turistici -. Ci preoccupa, se ci fossero ulteriori prelievi, l’impossibilità per il battello che per noi è una grande risorsa di utilizzare gli attracchi».

«E poi non si tratta solo del turismo – aggiunge Isabella –, se il lago dovesse ulteriormente scendere di livello cominceremmo ad avere problemi in ordine alla sicurezza e alla salubrità delle acque».




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