Giovedì 22 gennaio, il Consiglio comunale di Idro, su richiesta della minoranza, è stato convocato per disquisire delle vicende del lago. Vallesabbianews non c'era, questo è un resoconto di parte. Qualora pervenissero, pubblicheremo volentieri anche altri contributi
Ricorso di questa maggioranza in favore dell'ADP ?
Mi sembra che alcuni membri dell'amministrazione, non tutti per fortuna, si accaniscano con particolare piacere contro l'adp per poi elogiarlo ed utilizzarlo come punto di partenza nel primo ricorso che auspica il rispetto del medesimo adp. Attenzione pero': chi si accanisce così rischia e, purtroppo, merita lo stesso tipo di accanimento
Da quello che ho letto nei due articoli si capisce che ci sono 2 scuole di pensiero: la prima dare la colpa al passato per salvarsi dall'imminente catastrofe , l'altra cercare di trovare soluzioni diverse dai ricorsi.L'interrogazione chiedeva cosa avete intenzione di FARE? risposta : ASPETTARE E VEDERE.Non condivido, bisogna AGIRE e con forza.
A proposito di strategie e ricorsi, bisognerebbe iniziare a leggere ricorsi e sentenze dell'amministrazione e dei comitati. In questi anni, non a caso, si è letto solo l'Adp. Se leggiamo anche solo il primo ricorso presentato dal sindaco Nabaffa, c'è da rimanere basiti: è un inno all'adp.Si è venduto a tutti che fosse suff presentare ricorsi (anche in ritardo) per fare un'opposizione forte e seria alle opere ma non è così.Se si vuole analizzare la vicenda bisogna analizzarla per intero. Una ricostruzione di parte, che si ferma di fatto solo al 2008, è estremamente limitata e limitante.
Due i suggerimenti che acutamente, da par suo, mi ha dato l'ex sindaco di Idro, Giuliano Rizzardi, e di cui vi faccio dono a voi della maggioranza: primo legare l'azione giudiziaria al problema delle terminate licenze irrigue, secondo cercare nuovamente di unire la comunità in un progetto di ampio respiro, come fu l'ADP, e cioè percorrere la strada della centrale, con un'OPA che coinvolga i comuni della valle come possibili acquirenti. Certo Giuliano, sono cose che tu vedi come ordinaria amministrazione, essendo tarato su quelle dimensioni, ma i quattro pesci del lago saranno in grado di nuotare in queste acque? Ho i miei radicali e radicati dubbi in proposito... Diverso sarebbe se ci aiutassi tu con le tue competenze.
Che momento politico è un consiglio comunale che ha il solo fine di dare in pasto la firmataria dell'adp a pubblico e comitati? Peggio del peggio: aver già utilizzato lo stesso adp in tutti i punti del proprio ricorso per dire che è un documento di salvaguardia del lago e di tutela della sue acque. Ma non vi rendete conto, cari amministratori, che autorizzate proprio tutti quei gesti prepotenti dei vostri elettori? Io non ho bisogno di questo pasto, IO NON HO BISOGNO DI QUESTI RAPPRESENTANTI
Chi afferma di essere per la verità e per la legalità, si è ben guardato dal leggere pubblicamente il primo ricorso presentato dal sindaco Nabaffa. Basterebbe questa lettura per rendersi conto del vuoto di certe affermazioni. Un buon amministratore quando si accorge che i suoi ricorsi risultano perdenti, se veramente tiene al lago, cerca anche altre soluzioni, non nascondendosi dietro il comodo "è tutta colpa di un'altra". Un'azione politica che ripete per 6 anni gli stessi errori, non ottenendo nulla, dovrebbe porsi degli interrogativi. Altrimenti, da muro contro muro diventa testa contro il muro.
... ma, restando integro il concetto e sua forma, io quando parlo di abuso privato intendo parlare della questione "striscione pro entrata", non certo di giardini di casa tua e altro, di cui non conosco e non voglio sapere nulla...
E' giusto che fatti privati rimangano tali, anche se spesso non è stato così, ma se un consigliere dichiara pubblicamente e giustamente che lui è per la verità e per la legalità, è giusto che lui per primo, non ammetta alcuna eccezione al rispetto di questi principi.
Molto chiaro e completo l'articolo di Alessandro Vaglia,Mila Rovatti invece espone solo la posizione della maggioranza ,quindi per me non è comprensibile.Da quello che si capisce ,come ha fatto in questi 6 anni , la maggioranza temporeggia aspettando che gli eventi si compiano e noi poveri cittadini di Idro stiamo qua fermi e zitti!!!Bisogna cambiare muoversi .
Hai fatto bene Alessandro a rimarcare la diversità di atteggiamento adottata dal Presidente dell'Organo Istituzionale per eccellenza ovvero del Consiglio Comunale allorquando veniva imposto alla minoranza di procedere alla mera lettura dell'interrogazione e non già ad analizzarne o commentarne i contenuti. Sia ben chiaro che in questo caso il Presidente si è attenuto alla normativa vigente in materia di "interrogazioni consiliari". Ma è altrettanto vero che anche le risposte dovevano essere contenute nel limite temporale sancito dal Regolamento comunale per il funzionamento del Consiglio Comunale. Limiti abbondantemente superati da ben tre replicanti. La risposta l'avrebbe dovuta fornire o l'Assessore o il Sindaco. Per par condicio è stato poi consentito lo sforamento dei tempi anche per il proponente nel corso della dichiarazione di soddisfazione o meno.
Il lungo excursus storico da parte del Consigliere Zecchi, non ha dato risposta all'interrogazione che verteva sul conoscere le iniziative che l'Amministrazione intendesse intraprendere alla luce dell'imminente appalto delle nuove opere di messa in sicurezza del lago. Comunque la ricostruzione degli eventi, seppur di parte, seppur intervallata da continui sarcastici richiami rivolti alla proponente signora Salvaterra, seppur documentata da stralci estrapolati da atti deliberativi pregressi più complessi e che, se non letti nel'intero contesto, possono tranquillamente dare adito ad interpretazioni parziali o addirittura fuorvianti, la ricostruzione, dicevo, non la vedo così catastrofica come l'ha dipinta Alessandro nel suo post. Anzi nel suo complesso devo dire che non mi è dispiaciuta.
Il Consigliere Rovatti, che ha preso la parola subito dopo il collega Zecchi, ha dato le risposte all'interrogazione. Un muro contro muro contro la Regione al fine di osteggiare l'inizio delle opere, con l'appoggio degli Amici della Terra. Una scelta diversa da quella che si proponeva la minoranza tesa ad un dialogo stretto con la Regione al fine di ottemperare ai punti chiave inseriti nell'Accordo di programma.
la mia ricostruzione, di quanto legge Valter, non intende ammantare di catastrofismo le risposte all'interrogazione della minoranza da parte di Valter, anzi, so benissimo che in cuor suo Valter, come l'intera amministrazione, reputa una conquista l'ADP2008 da parte del comune, non è questo il punto. Volevo scrivere un articolo ad hoc, ma intanto ti rispondo. Nel primo ricorso, fatto dal comune e curato dall'avvocato Lucio Laurenti, il comune si oppose ad un verbale del collegio di Vigilanza relativo alla riunione tenutasi il 27 settembre 2010 (attento alle date). In questo Ricorso, il primo e quello per noi rivelatorio del pensiero della maggioranza, si presentavano come fatti: al punto uno la paleofrana in movimento e al punto due l'irrimediabile e ormai compromissoria funzionalità delle opere vecchie di regolazione.
Questi i fatti di quel ricorso Kiselak, in contraddizione con gli ultimi articoli della nostra Mila, sull'inutilità di siffatte opere, si mettano d'accordo prima loro insomma e a questo punto si consulti la Bini con Nabaffa quando chiede a Giuliano se le opere c'entrano con la messa in sicurezza della paleofrana, pensando di mettere in difficoltà Giuliano, che si rilegga quel ricorso allora dove si mostra a che punto servano queste opere proprio in correlazione alla paleofrana. Ma torniamo al mio scritto, che non parla di catastrofi, ma indica nel Valter una posizione incongruente al suo di pensiero, non certo al pensiero della minoranza, quando espressamente, in quelle risposte, vuole identificare il preliminare con l'ADP, azione che se riesce dona un capro espiatorio alle innumerevoli difficoltà in cui la nuova amministrazione ora si trova a navigare.
a pagg.5/6 del ricorso di Nabaffa, ricorso che ricordo venne presentato in ritardo, ricorso che fonda tutte le sue ragioni nell'ADP2008, così cita il punto 9: Successivamente, nel maggio 2010 è stato validato il progetto definitivo che, già da una prima analisi, si è palesato in distonia(cosa c'entri qui la distonia muscolare è un mistero tutto avvocatizio) con i principi fondamentali espressi nell'ADP2008 e nel progetto ad esso correlato. Seguentemente, gli elementi di maggior criticità rilevati più volte dal Comune d'Idro, come di seguito specificato, si riferivano ad importanti e pregiudizievoli modifiche rispetto a quanto stabilito nell'ADP2008 proprio a garanzia e salvaguardia della tutela ambientale e della sicurezza del lago stesso (ndr. capisce Bini?).Il progetto definitivo ha infatti (ndr. progetto validato nel 2010) sul rispetto del deflusso minimo vitale, sulla quota di regolazione del lago e sulla massima quota di escursione
del livello del lago. Insomma qui Valter nega palesemente le risposte che in consiglio ha dato, cercando in questa sede di identificare il preliminare con l'ADP2008, cosa che nel ricorso distingue, tenendo fermo che l'ADP fu una conquista incredibile, ma non nel senso di non credibile, ma in quello di eccezione. Certo che so benissimo Kiselak che Valter è un buon uomo, ma so anche che si difende con le parole e le parole facilmente vanno in contraddizione al pensiero. A proposito, nel ricorso si fa anche riferimento al fatto che nell'ADP non vi fosse che savanelle sopra il livello minimo di 367 metri, cosa che nel consiglio, sia Valter che Matteo hanno tentato di negare, si mettano d'accordo allora con i propri ricorsi giudiziari e storici insomma...
... Il progetto definitivo ha infatti "inciso" sul rispetto del deflusso minimo vitale, sulla quota di regolazione del lago, sulla massima quota di escursione del livello del lago... insomma cercare di cavarsela con i ricorsi dovrebbe insegnare alla gente cosa significhi in termini di risultati, non credi Kyselak che la precedente amministrazione fosse tutto un altro mondo?
Per tale ragione, già il 9 settembre, l'amministrazione comunale di Idro si è rivolta alla Regione Lombardia per evidenziare le distonie (?) sopra richiamate, con richiesta espressa di rivedere i contenuti e le scelte tecniche del progetto definitivo e rilevando puntualmente che la struttura delle opere di scarico non era riferita alla quota minima di regolazione del lago (367 s.l.m.), "così come stabilita in sede di DP2008".
... un intelligente modo di avvenire ad un clima distensivo, per meglio riflettere sulle future iniziative da intraprendere, ma fino a quando si cercherà una via di fuga nelle demagogiche e infamanti accuse di "vendita del lago" o connivenza di questa minoranza con la Regione, nessuna buona intenzione potrà servire. Con noi un colpo al cerchio ed uno alla botte non funziona.
Fatto che in Ruine sulla sponda sinistra del fiume Chiese insiste una paleofrana in movimento continuo composta di diversi milioni di metri cubi di materiale incoerente e che detta paleofrana ha irrimediabilmente compromesso la piena funzionalità delle opere di regolazione del lago di Idro realizzate negli anni '30 del secolo scorso, ovverosia: una traversa mobile di regolazione del deflusso superficiale delle acque nel fiume Chiese per le quote superiori a Mt.367,00 sul livello del mare ed una galleria di scarico di fondo utilizzata esclusivamente per finalità di protezione civile...
Un politico deve avere la capacità di leggere la situazione, proporre soluzioni e perseguire obiettivi ambiziosi, ma, raggiungibili. Se le soluzioni proposte sono identiche a quelle avanzate da semplici cittadini e identiche sono le sconfitte, questa non è resistenza, ma, incapacità. In una vicenda come questa, bisogna avere la capacità di cambiare strategia.Già sei più debole, se poi rimani anche fermo e continui a riproporre stancamente lo stesso schema, finisci inesorabilmente per essere impallinato. Possibile che in 6 anni nessuna proposta nuova sia stata avanzata? Solo ricorsi mal gestiti? Ma cosa state aspettando? Di leggere se le osservazioni vs e del ministero sono state accolte? Tutto qui. Forti di una comoda accusa voi non vi state battendo, vi state riposando.
Ho paura che ormai la maggioranza si sia convinta di non aver possibilità di vittoria contro la realizzazione delle opere e che stia solo cercando di salvare la faccia vedendo l'imminente sconfitta. Aspettare cosa farà la regione è sintomatico di questa rassegnazione
Io dico, di Valter, che in sede consigliare identifica l'ADP2008 con il preliminare, mentre nei ricorsi li distingue, dico quindi che dire e negare il dire è contraddizione,tutto qui. Ma questo tutto è la sostanza di ogni nostro problema per una soluzione condivisa sul lago. Quando la maggioranza deporrà questo modo di far politica, che divide, per impugnare il giusto modo di farla, allora ci saremo, altrimenti combatteremo con ogni mezzo per ristabilire la verità. Certo che come dici tu, Kyselak , l'interrogativo verteva sul progetto futuro, ma rispondere al futuro richiamando il passato, e richiamandolo contraddittoriamente, non mi sembra un buon modo di cercar soluzioni, anzi, mi sembra un buon modo per evitarle.
Abbiamo disquisito a lungo sulle varie contraddizioni anche clamorose in cui sono incorsi sia l'Amministrazione comunale di maggioranza di Idro che i vari comitati, amici, coordinamenti che dir si voglia. Se poi aggiungiamo l'atmosfera che si viveva in quegli anni (prima della firma dell' AdP), gli atti intimidatori sfociati con l'occupazione della sala consiliare, mi vien da sorridere sulla denuncia di commenti anonimi su questo blog avanzata, alla fine della sessione consiliare, da esponenti vicino alla maggioranza.Anche la giustificazione del sindaco in merito al ritardo del ricorso non mi convince affatto, come non credo al fatto che il primo cittadino non legga questa rubrica. Che le dia molto fastidio è più probabile.
Per mia natura sono contrario al bipolarismo perfetto, ai governi di larghe intese, ad inciuci, compromessi e opportunismi di ogni genere, a patti del Nazzareno e simili. Pertanto in questa appassionante questione del lago cerco di capire le ragioni dell'una e dell'altra fazione per cercare quel filo conduttore comune che porta ad ottenere quello che tutti auspichiamo ovvero il bene del lago. Non mi sono chiari alcuni passaggi della ricostruzione degli eventi. Se è vero come è vero che il Registro Italiano Dighe aveva dichiarato inagibile la galleria degli agricoltori e che la Regione aveva già approntato un preliminare per la costruzione di una nuova galleria, che senso aveva l'opposizione e il diniego alle opere formalizzati con deliberazione consiliare n. 37 del 18/09/2007 votata all'unanimità se, dopo soli dieci mesi o poco più venivano stravolti tutti questi intendimenti?
Posso capire che una chiara esposizione delle motivazioni che portarono alla sottoscrizione dell'Accordo di Programma avrebbero dato adito a strumentalizzazioni da parte dei contestatori. Ma tacere sul repentino cambio di strategia ed indirizzare alle famiglie un'informativa (peraltro parziale) ad accordo sottoscritto, ha accresciuto sospetti e diffidenza nella popolazione. Mi sto riferendo ai contributi messi sul piatto della bilancia dalla Regione per la valorizzazione del lago. Gli stessi esponenti della Regione coadiuvati dall'allora Sindaco di Bagolino, in pubblica adunanza, parlarono di contributi compensativi per i danni subiti dalle amministrazioni e popolazioni lacustri negli anni immediatamente precedenti.
Dobbiamo però analizzare il contesto storico nel momento della sottoscrizione dell'accordo. La difficoltà di reperire risorse per gli investimenti era una costante in quei tempi. Si parlava quasi esclusivamente di edilizia scolastica minore, ma con finanziamenti che coprivano solo una parte dei costi preventivati, si parlava di servizio idrico integrato ma con finanziamenti di poche migliaia di Euro e sempre con vincolo di destinazione. La possibilità di poter attingere ad oltre dieci milioni di Euro con il solo vincolo della valorizzazione del territorio del lago non sembrava vero per gli Amministratori di quel tempo. E preferirono giustamente e ripeto giustamente addivenire ad un accordo con la Regione. Il problema, peraltro non agevole, era quello di spiegarlo alla gente. Invece di agire alla luce del sole si preferì nascondere il tutto confidando nelle conquiste ottenute con l'accordo prefettizio.
Peccato però che non si trattava di conquiste ma di rispetto della normativa sul deflusso minimo vitale con sbarramento in alto per via della sicurezza. E' pur vero che l'AdP definiva le azioni da perseguire in tema di qualità delle acque, della definizione della regola, della nomina dell'ente gestore, della sicurezza della paleofrana e via dicendo. La conclamata contrarietà della Regione ad una gestione condivisa del lago ha portato poi a considerare inefficace tutto quanto sembrava perseguibile con la famosa postilla finale per cui l'efficacia dell'AdP verrà a decadere a conclusione delle opere. Il progetto definitivo peggiorativo di quello preliminare ne è la prova tangibile della considerazione regionale nei confronti dell'AdP.
Va però rimarcata l'onestà intellettuale degli esponenti dell'attuale minoranza consiliare quanto hanno ammesso l'errore di comunicazione, sia per iscritto, nelle memorie inviate con pieghevole alle famiglie sia con il coraggioso intervento dell'ex sindaco e poi assessore Giuliano Rizzardi. Onestà intellettuale che notoriamente fa difetto all'attuale maggioranza la quale non ammetterà mai di aver sbagliato a rinunciare al finanziamento per il nuovo ingresso e di aver preteso più soldi per la valorizzazione del territorio del lago. Peccato che uno dei primi atti deliberativi adottati dalla Giunta Nabaffa sia stato quello di revocare l'approvazione del protocollo d'intesa per la ripartizione dei fondi regionali e che ad Ospitaletto si festeggerà in questi giorni il 5° anniversario della realizzazione di una importante via di comunicazione con i soldi destinati al Comune di Idro.
Il problema , adesso, non è chi ha fatto cosa e cosa è stato fatto, ma cosa si vuole fare. Risposta : aspettare per fare l'ennesimo ricorso? Tutto tempo sprecato. Bisogna agire.
Al tuo quesito sulle ragioni per il primo diniego, sarebbe utile che rispondessero i protagonisti della vicenda.
è venuto il tempo che ci incontriamo, ma come non lo so...
Caro Dru. Io credo nella buona fede dell'allora amministrazione Salvaterra tenendo presente anche le difficoltà di comunicazione con i cittadini notoriamente molto sensibili alle vicende del lago, memori anche delle catastrofiche situazioni verificatesi negli anni precedenti. Sensibilità che non poteva esserci negli abitanti di Bagolino maggioritari rispetto a quelli della Frazione di Ponte Caffaro. Ora staremo a vedere se questa amministrazione agirà per il bene del lago come ha conclamato o baratterà l'esecuzione delle opere così come concepite attualmente dalla Regione (senza alcuna garanzia per la gente del lago) con il via libera alla cementificazione prevista dal Piano di Governo del Territorio.
cosa è questo, un modo per scartare il mio invito? :-), c'è solo una cosa che mi dà più fastidio dell'atteggiamento preso dalla maggioranza di Idro oggi, il sistema democristiano di rispondere non rispondendo.. sempre con simpatia.
Caro Dru. Abbiamo lo stesso difetto. A volte siamo anche troppo prolissi e a volte troppo sintetici. A cosa ti riferisci quando parli del primo diniego? Al no alla terza galleria con deliberazione di Giunta del 2007 o alla revoca del protocollo d'Intesa di due anni dopo?
No alla terza galleria con deliberazione di Giunta 2007. Può darsi che, spinti dalle correnti intransigenti dei vari comitati, anche la vecchia giunta si sia fatta prigioniera delle stesse. Ma qui, le mie, sono solo supposizioni, saranno più precisi loro ...
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ID54124 - 24/01/2015 09:57:12 - (Leonardo10) -
I ricorsi per essere vincenti devono essere preparati con competenza ,professionalità e serietà, altrimenti vengono irrimediabilmente persi. Così è stato finora. L'unico ricorso gestito con convinzione è stato quello riguardante il pgt.