Mi tuffo o non mi tuffo? Cadono... i petali.

Ma insomma, in questo lago ci si può fare il bagno oppure no? E’ la domanda che si fanno un po’ tutti sull’Eridio, ancora pieno di bella acqua come non lo era da tre lustri almeno all’avvicinarsi dell’agosto.
L’argomento è parecchio dibattuto: coinvolge compagnie intere nelle osterie e le “community” dei forum sul web, e in alcuni casi non manca di turbare le notti degli amministratori.
Questi ultimi sono alle prese con le ordinanze da far rispettare da una parte e con gli operatori turistici che “un lago così bello da vendere ai loro ospiti se lo sognavano da tempo” dall’altra.

E’ tutta qui la controversia: a quanto pare, nelle ultime settimane, le analisi più volte ripetute dall’Asl sulle 17 spiagge del territorio bresciano hanno registrato acqua buona per farci il bagno... però i lidi rimangono preclusi alla balneazione.
E’ un controsenso? Sono tutti d’accordo. Ma è il frutto dell’applicazione di una legge regionale che, dopo il lungo periodo “out” trascorso dal lago a causa dell’eutrofizzazione delle alghe, prevede per lo specchio d’acqua valsabbino una sorta di “purgatorio” che durerà un’intera stagione balneare.

L’Eridio, sotto costante controllo, deve comportarsi sempre bene (dal punto di vista igienico sanitario, mica altro): solo così e non prima del prossimo anno potrà essere dichiarato il cessato pericolo.
Ovvio che si registra un profondo disappunto sulle sue sponde, soprattutto da parte degli operatori turistici costretti ad osservare le ordinanze che i sindaci sono tenuti a firmare e a far apporre nelle bacheche. Gli uni e gli altri “ob torto collo”, com’è diventato di moda dire da queste parti.

Poi in realtà succede che nei giorni di caldo i bagnanti se ne curano poco di quel foglio plastificato inchiodato nel legno: ci passano accanto, osservano l’acqua, trovandola di aspetto vicino a quello naturale gradiscono il tuffo. In due chilometri e mezzo di quel lago, registrando l’apprezzamento da parte degli atleti, a Ponte Caffaro ci hanno fatto persino una gara di nuoto.

Insomma, è balneabile oppure no? Verrebbe da dire che formalmente non lo è, ma che è una pacchia entrarci dentro.
Che sia la legge sia da cambiare?
Nel mezzo di questo “battibecco” si “infila” anche Legambiente che vuol vederci chiaro. Le sorti del lago d’Idro, infatti, vengono prese in considerazione dall’associazione di ambientalisti che giusto in queste ore e con il supporto logistico del Circolo Vela Eridio sta effettuando dei prelievi.

Il risultato delle analisi verrà reso noto giovedì 12 luglio, alle 20:30 nella sala consiliare del municipio di Idro, quando sul tema “Lago d’Idro: a che punto siamo” interverranno Carlo Enrico Cassani dell’Unità Organizzativa della Regione Lombardia, Barbara Meggeto della direzione lombarda di Legambiente e Maurizio Zenuchi per il circolo degli ambientalisti locali.
Sarà l’occasione per fare il punto sulla collaborazione fra Trentino e Lombardia in materia di lago d’Idro.
La serata sarà una delle tappe previste nell’ambito dell’iniziativa “Goletta dei laghi – Cigno azzurro”.

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