Habemus Papam al Perlasca

Durante l’ora di religione, gli studenti della 4^AA hanno analizzato alcuni termini e frasi che, nonostante abbiano una derivazione di carattere religioso, hanno assunto, con il passare del tempo, un significato più ampio e di uso comune.
Alcuni di questi, per esempio, sono: “A ogni morte di Papa”, “Eminenza grigia”, “Fumata bianca” e, appunto, “Riunirsi in conclave”.
Incuriositi, hanno deciso di approfondire il significato di questo modo di dire, per comprenderne meglio l’utilizzo e la derivazione.

Ed ecco ciò che hanno scoperto:

“RIUNIRSI IN CONCLAVE” sta per “Trovarsi per compiere insieme una decisione”. Il modo di dire risale all’elezione di Papa Gregorio X, che avvenne nel 1271, quando, dopo un lunghissimo periodo di vacanza della Santa Sede, il popolo chiuse a chiave (dal latino cum clave) i cardinali riuniti nel palazzo papale di Viterbo e scoperchiò parte del tetto dell’edificio per esortarli a designare il nuovo pontefice.
La scelta cadde poi su Tedaldo Visconti.

Dopo essere venuti a conoscenza di questa vicenda hanno deciso di capire meglio come avviene l’elezione del nuovo Papa e di studiare le diverse fasi che si susseguono dalla morte o rinuncia del pontefice fino alla nomina del suo successore.
Una volta approfonditi questi passaggi, un gruppo di studenti ha proposto di realizzare una simulazione del conclave e di rappresentarlo in classe, ovviamente utilizzando degli abiti di scena per rendere il tutto più realistico e divertente.

Immedesimandosi nei ruoli, hanno messo in scena le diverse parti di queste riunioni, partendo dalla “rinuncia del santo padre fatta liberamente e debitamente manifestata” (can. 332 del Codice di Diritto Canonico), passando per l’assunzione temporanea del governo della Chiesa da parte del cardinale camerlengo (interpretato da Pezzottini Graziano), dalla processione iniziale, nei corridoi, accompagnata dal canto “Veni Creator” e dall’avviso “extra omnes”, con la chiusura della porta della Cappella Sistina da parte del cardinale ultimo diacono (Melzani Federico).

Sono poi passati all’estrazione dei nomi degli scrutatores, alla compilazione delle schede e alla loro deposizione nell’urna.
Hanno concluso con la scelta del nuovo pontefice, verificata dal cardinale decano (Rassega Nicola), e con l’annuncio fatto alla loggia centrale, simulata utilizzando la finestra dell’aula, da parte del cardinale protodiacono (Tabarelli Mattia), a cui hanno assistito anche alunni e insegnanti di altre classi.
Quindi, tralasciando la tradizione e il protocollo della Chiesa cattolica, habemus Papam… Bacchetti Silvia!!

L’iniziativa di questa classe ha dimostrato ancora una volta quanto, per la nostra scuola, sia importante accogliere anche le proposte di ragazzi desiderosi di imparare attraverso metodi più fantasiosi e originali.
Come ha detto il prof. Ghidinelli: ”Gli studenti ci hanno messo tanto entusiasmo, si sono messi in gioco in prima persona vestendo dei panni inusuali e hanno sperimentato come si possa apprendere a fondo anche divertendosi”.

Martina Cattane 2^A liceo scientifico

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