Firma storica per l'Eridio

L’accordo fra i comuni valsabbini con interessi sull’Eridio e la Giunta comunale è cosa fatta ed è di portata storica.
Lo è da martedì sera quando al Pirellone hanno firmato sullo stesso foglio il presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni con gli assessori Massimo Buscemi, Luca Daniel Ferrazzi all'Agricoltura, Stefano Maullu alla Protezione civile, Romano La Russa alle attività produttive.
Con loro anche i sindaci Gianluigi Bonardelli di Anfo, Marco Scalvini per Bagolino, Augusta Salvaterra di Idro e Claudio Zambelli per Lavenone.

L’accordo prevede che vengano messi a disposizione del lago 42 milioni di euro: 31,8 milioni assegnati dal Cipe per la messa in sicurezza, più 10,2 milioni che saranno erogati dalla Regione con il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) destinati alla “valorizzazione del lago, del patrimonio naturale e culturale e per rilanciare il turismo nella zona”.
Soprattutto, ed era questa le questione più controversa, con la firma la Regione avrebbe accettato di edificare uno scolmatore a quota 367,20 in luogo di una nuova galleria di fondo. In questo modo non solo si impedirebbe al manufatto di estrarre acqua al di sotto della quota minima vitale per il fiume Chiese, ma si eviterebbe il rischio che un “tappo in fondo alla vasca” possa trasformare l’Eridio, lago glaciale alpino, seppur “regolato”, in una diga.

Il condizionale è d’obbligo, almeno fino a quando anche alla stampa non sarà dato modo di esaminare i termini esatti dell’accordo. I sindaci però cantano vittoria e sono convinti che alla lunga daranno loro ragione anche molti dei cittadini che nei giorni scorsi si sono dichiarati assai perplessi.
Anche il livello minimo e massimo del lago corrisponderebbero a quanto i Comitati del lago hanno sempre richiesto: 367,20 e 368,50 con un’escursione massima di un metro e 30 centimetri.

Per il presidente Formigoni: “è stata premiata la tenacia nel metodo del confronto e del dialogo responsabile tra le istituzioni. Ora possiamo guardare con ottimismo non solo alla sicurezza del bacino ma anche al rilancio ambientale, turistico ed economico di questo territorio”.
Sicurezza, Ambiente e rilancio del territorio in chiave turistica, proprio queste erano le questioni in ballo.
Il lento movimento della paleofrana all’uscita del lago nel corso degli anni ha compromesso la piena funzionalità delle opere di regolazione realizzate negli anni Trenta e l’accordo prevede la realizzazione di una nuova galleria di by pass e di una nuova traversa di sbarramento che saranno progettate valutando le proposte presentate dai 4 Comuni, con l'ausilio dei massimi esperti in materia ed il coinvolgimento di un esperto proposto dalle associazioni ambientaliste.

“Lo studio – affermano da Milano -, vanterà la collaborazione di uno dei più grandi ingegneri idraulici italiani, il prof. Ugo Maione del Politecnico di Milano, in collaborazione con le migliori energie di Regione Lombardia. Le opere dovranno essere completate entro la fine del 2013”.
Per quanto riguarda la valorizzazione del lago d'Idro, l’accordo di programma prevede progetti per ciascuno dei quattro comuni, compresi anche gli interventi per il recupero ambientale del lago.

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