Sulla mozione «Sarnico» dice la sua il Comitato Gaia

Durante la “chiacchierata” fra sindaci, così definì il sindaco di Gavardo la riunione dell’Assemblea dei Sindaci di ATO che si è svolta pochi giorni fa, è emersa da parte del Consigliere Provinciale con delega al ciclo idrico, la proposta di una mozione in Consiglio Provinciale in cui si definisse con chiarezza che la depurazione dei reflui di depuratori consortili, ovvero sovracomunali, dovesse fare riferimento al territorio servito dal depuratore medesimo.

Fin dall'inizio della triste e convulsa storia del mega collettore del Garda noi, insieme a molte altre associazioni, abbiamo sostenuto due principi base, magari in modo anche colorito, ma che in sostanza si rifanno a queste due linee guida:

- la depurazione dei reflui deve fare riferimento al bacino imbrifero di provenienza dei reflui;
- assoluta condivisione con i territori del bacino interessato in merito alla scelta tecnica da adottare e alla localizzazione di impianti così impattanti (non lo fate a casa nostra senza chiederne prima il permesso).

Questi sono i punti base, se qualcuno li condivide da sempre o ci arriva ora non è certamente un problema, anzi, vuol dire che abbiamo predicato bene e, soprattutto, nel merito.

Più di un anno fa noi avevamo già individuato nel bacino imbrifero del Garda 6 localizzazioni dove poter installare i / il mega depuratore del Garda semplicemente perché abbiamo usato la testa e il buon senso partendo da alcune premesse per noi indispensabili, consumo di suolo zero e riuso di ex aree industriali o recupero di zone ambientali critiche o compromesse.

Sulla localizzazione dell’impianto in area gardesana, che sia Lonato del Garda, come unico sito scelto dall'Università di Brescia nel 2007 e sia quello con minor costo di costruzione secondo l’Università di Brescia nel 2018 oppure Peschiera del Garda, miglior soluzione in assoluto per Università di Brescia nel 2018 e nel 2019 o un’altra ben venga, ma solo su input della "comunità del Garda" (declinata nel suo senso più alto, associato alla parola "comunità").

Noi non abbiamo molta fiducia nella politica bresciana, lo diciamo a ragion veduta per quanto successo in questi anni, dove si è andati ben oltre il ridicolo, ma ora ci aspettiamo almeno coerenza da chi si è espresso in un certo modo nella votazione della prima mozione "Apostoli", quella finita 8 a 8 in Consiglio Provinciale e che nella seconda di pochi mesi fa, (quella che nemmeno si è voluto votare per cavilli burocratici), aveva chiesto una mozione diversa per poterla condividere.

Come al solito noi pesiamo solo i fatti e quindi aspetteremo il 30 di novembre, ma nel frattempo, non fidandoci in alcun modo, chiediamo con forza che i 60 sindaci procedano nelle vie legali con il ricorso al Tar contro la decisione di Ato di non discutere la loro mozione di revisione del piano d'ambito.

Fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio.


Per il Comitato GAIA
Il Presidente Ing. Grumi Filippo

Sottoscrivono:

Acqua Alma Onlus

Ambiente Futuro Lombardia

C.A.T. Comitato Ambiente e Territorio Desenzano

Comitato Visano Respira “acqua e aria pulite”

Comitato Referendario Acqua Pubblica

Le mamme del Chiese