Depuratore alla sinistra del Chiese, i cittadini non ci stanno

L'iter per la realizzazione del nuovo depuratore del Garda a Gavardo e Montichiari continua, ma grande caos è stato generato tra i gavardesi dalle osservazioni presentate dalla Soprintendenza alla Conferenza dei servizi preliminare per il progetto di fattibilità tecnica ed economica del sistema di depurazione della sponda bresciana del Benaco.

“Sarebbe preferibile – si legge infatti nella relazione trasmessa da Ato al commissario-prefetto Visconti - localizzare il depuratore di Gavardo sulla sponda sinistra del fiume Chiese, accanto a quello intercomunale di A2A in via di completamento, al fine di salvaguardare la sponda destra sotto il profilo della tutela ambientale”.

Il commissario ha dunque invitato Acque Bresciane ad elaborare entro il 30 ottobre una verifica tecnica ed economica del progetto, che comprenda ovviamente i vincoli presenti.

E qui, sulla sponda sinistra del fiume, sorge il grave problema.
Gli impianti di depurazione devono essere realizzati ad una distanza minima di 100 metri, che è proprio la distanza che attualmente divide il depuratore intercomunale di Gavardo, Villanuova sul Clisi e Vallio Terme da due delle abitazioni presenti. Dal momento che dal lato opposto del campo ci sono altre due case, la distanza minima non sarebbe più presente, né da un lato né dall'altro, e per fare posto al depuratore dei reflui gardesani le quattro case dovrebbero essere demolite.

Naturalmente abitanti e proprietari, seriamente allarmati, non hanno nessuna intenzione di essere sfrattati dalle proprie abitazioni e hanno già annunciato che daranno battaglia con ogni mezzo possibile, con la solidarietà del sindaco di Gavardo Davide Comaglio e dei comitati ambientalisti, tra cui sempre in prima fila il comitato Gaia presieduto da Filippo Grumi. “Spostare la collocazione dell'impianto sul lato opposto del fiume – commenta il comitato – è un gioco da tavolo che non tiene conto della situazione delle famiglie coinvolte, che da un giorno all'altro hanno visto sconvolta la propria esistenza”.

In foto il prospetto della sponda sinistra del Chiese, fornito dal comitato Gaia. A sinistra il nuovo depuratore del Garda come da progetto, solo impianto; a destra, invece, la situazione reale