08 Ottobre 2021, 10.02
Gavardo Valsabbia Garda Provincia
Depuratore del Garda

Avanti con il progetto, ma la partita non è ancora chiusa

di Federica Ciampone

Ascoltati a Roma sia il Commissario per la depurazione Attilio Visconti che i comitati ambientalisti bresciani. Il primo tira dritto, i secondi ribadiscono che il progetto lascia irrisolti i problemi del lago


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Secondo Attilio Visconti, prefetto di Brescia e Commissario per la Depurazione del Garda, la scelta del doppio impianto di Gavardo e Montichiari rimane “la soluzione migliore dal punto di vista tecnico e ambientale”. L’ha ribadito anche ieri nel corso della sua audizione in videoconferenza alla Commissione Ambiente della Camera.

Dal canto loro i Comitati ambientalisti (Basta Veleni, Cat, Federazione del Chiese, Mamme del Chiese, Acqua Pubblica, e in collegamento Gaia, Mamme del Garda e Visano Respira) che da mesi lottano contro il progetto e per la salvaguardia del fiume Chiese, nel loro intervento hanno smontato punto per punto il progetto.

“Punto primo: «Non c’è nessuna urgenza» - riporta il Giornale di Brescia - la condotta sublacuale che porta i reflui da Toscolano a Torri è «in ottime condizioni», come dice l'ultima ispezione di Acque Bresciane. Potrà arrivare fino al 2035 e, con una buona manutenzione, anche oltre.

Punto secondo: le acque del lago hanno problemi seri, che derivano dalla «speculazione edilizia», dalla mancata divisione delle acque nere e bianche, da scolmatori inadeguati. Problemi che l’attuale progetto non risolve. Punto terzo: non può essere il fiume Chiese il recettore dei reflui depurati, «i depuratori vanno fatti in casa di chi li usa» (come espresso dalla mozione Sarnico, che aveva portato ad individuare l'ipotesi di Lonato, eventualmente sfruttando i canali irrigui ndr)”.

Sembrerebbe che ora debba essere il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani a prendere posizione sul da farsi, sia perchè ha stanziato cento milioni per il progetto (60 per la sponda bresciana, 40 per quella veronese); sia perché nel 2017 ha sottoscritto un accordo di programma con Veneto e Lombardia e coordina la Cabina di regia, che deve monitorare l’andamento del progetto.






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