«Una vittoria dei cittadini»

«Direi che è un primo passo fondamentale perché per la prima volta questo progetto si ferma, aveva segnato sempre dei passi in avanti, ma adesso si ferma».

È quanto dichiara Filippo Grumi, portavoce di Gaia Gavardo, l’associazione ambientalista gavardese in prima fila contro il progetto del maxi depuratore del Garda sul territorio gavardese con scarico nel fiume Chiese.

«Adesso è auspicabile che all'interno della Comunità del Garda si faccia sintesi e si proponga una localizzazione da approfondire, da studiare. Siamo convinti che le soluzioni sono lì, sono già contenute in tutti gli studi fatti, non c’è bisogno di inventarsi nulla per velocizzare i tempi, ma riteniamo che i territori del Garda, come valeva per il Chiese vale anche per loro, debbano essere coinvolti e fare loro una proposta. Se così fosse il cerchio si chiude velocemente e si può passare a portare avanti tutti i passaggi successivi.
Se invece la comunità del Garda, nel suo senso più ampio, non riesce a fare squadra e a proporre una soluzione è ovvio che poi il tutto si complica».

«Oggi comunque è il giorno della festa del ringraziamento per tutti i cittadini che non hanno mai smesso di credere che si potessero cambiare le cose. Se c'è qualcuno che ha vinto oggi sono i cittadini che non hanno mai smesso di credere che questo progetto potesse essere cambiato e fermato e che si potesse davvero fare qualcosa di meglio: la vittoria è la loro. Senza i cittadini che si sono mossi da due anni non ci sarebbe questo risultato».

Detto questo, da parte di Gaia Gavardo ci sarà ancora attenzione su come evolve la situazione.

Anche il sindaco di Gavardo, Davide Comaglio, esprime tutta la sua soddisfazione per questa votazione: «Nel tardo pomeriggio è stata approvata, a grandissima maggioranza in Consiglio Provinciale, la Mozione che delibera un principio fondamentale di territorialità degli impianti consortili di depurazione che devono essere localizzati all’interno dei territori afferenti. Sono previste eccezioni e deroghe molto limitate. Una Mozione lanciata dal Consigliere Sarnico e poi emendata da altre componenti politiche e sostanzialmente votata trasversalmente da 12 consiglieri con 1 solo contrario e 3 assenti al voto.
È un risultato clamoroso e impensabile solo alcuni mesi fa, frutto di molto lavoro, che spinge la localizzazione del depuratore del Garda... su un comune del Garda».