Palatenda per i vaccini, salta la Fiera di maggio

Come già anticipato, sarà il Palafiera di Gavardo uno dei quattro centri vaccinali dell’Asst del Garda. La struttura gavardese di viale Orsolina Avanzi ospiterà, nel suo spazio coperto di mille metri quadrati, il presidio incaricato di eseguire i vaccini sui cittadini residenti nell’intera Valle Sabbia (più Prevalle e Muscoline) e nei Comuni affacciati sul Benaco, da Limone a San Felice.

Per gli ultraottantenni, verranno però aperti anche tre punti periferici, a Nozza di Vestone, a Bagolino e a Gargnano.

In questi giorni sono in corso i lavori per adeguare la struttura alle necessità: si inizierà con una sola linea per i vaccini agli over 80, ma a pieno regime a Gavardo saranno attive sei linee contemporanee di vaccinazione.

L’obiettivo è far partire le vaccinazioni presso l’hub di Gavardo mercoledì 24 febbraio (o al massimo il 26). Oggi, 18 febbraio, l’Asst del Garda inizierà la campagna vaccinale a Manerbio, il 26 a Lonato e il 1° marzo a Castelletto di Leno.

Ai quattro centri vaccinali faranno riferimento i quattro bacini di utenti nei quali è stata suddivisa l’Asst del Garda: il maggiore sarà Lonato, cui farà riferimento una popolazione potenziale di 99.322 unità; di poco inferiore Gavardo, sul quale graviteranno 92.371 cittadini, mentre Leno potrà accoglierne 73.891 e Manerbio 48.135.

Per la logistica le due Comunità montane, quella di Valle Sabbia e del Parco Alto Garda Bresciano, e i Comuni stanno coinvolgendo il mondo del volontariato per gestire parcheggi, accesso alla struttura con misurazione della temperatura, assistenza post-vaccinazione e deflusso.

Come prima conseguenza, la tradizionale Fiera di Gavardo e Valle Sabbia del 1° maggio sarà rimandata a data da destinarsi. Si ipotizza settembre, come lo scorso anno, sempre che la campagna vaccinale nella tensostruttura sia terminata.

Intanto l’Asst del Garda ha reso noto alcune difficoltà in merito al personale da destinare alle vaccinazioni. «Non sappiamo ancora quanti medici di base saranno disponibili a effettuare le vaccinazioni presso l’hub di Gavardo – riferisce il direttore generale Carmelo Scarcella –. Ad oggi, dei 18 che ci erano stati promessi dal commissario Arcuri, ce ne sono stati concessi solo sei - Speriamo di non ritrovarci a dover fare affidamento solo sulle nostre forze. In ogni caso, non rimarremo ad aspettare: stiamo contattando alcuni professionisti, ma pure medici in pensione, disponibili a darci una mano su base volontaria».

La velocità con la quale sarà portata avanti la campagna vaccinale anti Covid dipenderà sia dal personale impiegato sia dalla quantità di vaccini a disposizione. Due variabili non indifferenti.