Obiettivo: 1200 dosi al giorno

E’ toccata ad Agnese, gavardese che compirà 99 anni il prossimo luglio, la prima dose di vaccino somministrata a Gavardo, all’interno del Palafiera di via Avanzi.
La donna è arrivata accompagnata dalla figlia Elisa intorno alle 8:40 di questa mattina.

Nella mezz’ora precedente, dopo l’alzabandiera e prima del taglio del nastro ad opera della dottoressa Andreina Citroni, responsabile dell’hub allestito a Gavardo, hanno preso la parola le autorità.
Fra i presenti il direttore del presidio ospedaliero di Gavardo, dottor Lucio Dalfini, in rappresentanza dell’Asst del Garda; i sindaci di Gavardo e Villanuova Davide Comaglio e Michele Zanardi, quest’ultimo anche nel ruolo di presidente dell’Ambito 12; due presidenti di Comunità montana, il valsabbino Giovanmaria Flocchini ed il gardesano Davide Pace.

Notevole l’organizzazione necessaria per allestire e per far funzionare l’hub, che rivolge le sue attenzioni ad un bacino di utenti che comprende l’intera Valle Sabbia e l’Alto Garda: in tutto circa 90mila anime.
Sei i box vaccinali, dislocati lungo un percorso obbligato dall’ingresso fino all’uscita laterale, con un impianto elettrico potenziato, impianti di climatizzazione, rete informatica e servizi igienici.
Poi ci sono da gestire la pulizia e la frequente sanificazione: «L’operazione ha implicato costi che si aggirano sui centomila euro e per il momento se li sta accollando per intero il nostro Comune – ha detto il sindaco di Gavardo -. Ci auguriamo che quanto prima arrivino i relativi finanziamenti».

Ogni box vaccinale richiede la presenza di un medico e di un infermiere. Poi c’è il personale dell’accettazione, affiancato dai volontari della Protezione civile (al momento quella di Gavardo) e dagli agenti della Locale che devono garantire la sicurezza. Per qualche giorno verranno vaccinate 160 persone al giorno, ma si conta presto di arrivare al regime massimo delle 1200 somministrazioni giornaliere.

Una data ancora non c’è, ma nei prossimi giorni, ha affermato Giovanmaria Flocchini, diventeranno operativi anche i centri vaccinali di Nozza (nel “day hospital”) e di Bagolino (Casa di riposo), per avvicinare il servizio a chi è più distante oppure ha problemi di spostamento.
Così anche per i locali messi a disposizione in una scuola a Gargnano.
Il personale sarà lo stesso presente a Gavardo.

Sempre in carico all’Asst del Garda anche l’“hub” di Lonato, nel Palazzetto dello sport, e quelli di Manerbio (ex bocciofila) e Castelletto di Leno (nuovo Centro sportivo).
I primi ad essere vaccinati saranno gli ultraottantenni, poi tutti gli altri.

Per tutti è necessaria una prenotazione che si può fare online.
Un consiglio per tutti: chiedere al proprio medico di famiglia.

.in foto: l'Agnese; il taglio del nastro; volontari ed operatori sanitari: la squadra in azione a Gavardo.