Anche il calcio scende in campo contro il depuratore

Ieri pomeriggio, prima della partita di calcio del campionato di Eccellenza fra Bedizzolese e Prevalle, il "derby del Chiese", giocatori e alcuni sindaci dei comuni bagnati dal fiume Chiese, hanno sfilato per manifestare in maniera unitaria il proprio dissenso verso la realizzazione del depuratore delle fogne dei comuni gardesani a Gavardo e Montichiari.

Tutto il territorio in maniera trasversale risulta compatto a difesa del proprio ambiente; un ringraziamento alle due società calcistiche che hanno organizzato questa gradita e partecipata iniziativa.

«La nostra è una forma di protesta civile estremamente positiva - ha spiegato il sindaco di Bedizzole Giovanni Cottini -. Attraverso il derby del Chiese contiamo di portare l'attenzione su quelle che sono le motivazioni della nostra contrarietà ad un progetto assurdo. Il Governo va avanti ostinatamente e il silenzio dei nostri rappresentanti politici a Roma è a dir poco imbarazzante».

L'idea dello striscione è stata lanciata dal vice presidente della Polisportiva Prevalle, Luca Lancellotti, «particolarmente sensibile e impegnato su questo tema - spiega il sindaco Damiano Giustacchini -. Anche lo sport ha preso coscienza di questo problema. Oggi le due squadre in campo si fanno interpreti delle esigenze del territorio del Chiese».
Un «bel segnale» l'ha definito il primo cittadino di Muscoline, Giovanni Benedetti. «Il territorio sta rispondendo in maniera massiccia, peccato che Roma sia sorda alle nostre richieste. Ma noi non ci arrendiamo. Abbiamo fatto ricorso al Tar: era l'unico modo per tentare di contrastare questo progetto. E non ci fermeremo qui».

«Una volta tanto siamo noi amministratori a fare da supporto alla protesta dei cittadini - ha aggiunto l'assessore di Gavardo Fabrizio Ghidinelli -: oggi sono gli sportivi a lanciare un messaggio importante, e speriamo che tutte le persone in tribuna recepiscano il senso di questa battaglia e se ne facciano portavoce a loro volta».

Presente in campo anche Roberta Ferandi, sindaco di Vallio Terme, uno dei Comuni che ha deciso nei giorni scorsi di presentare ricorso al Tar contro la nomina del commissario e la scelta di costruire i depuratori a Gavardo e Montichiari. «Siamo solidali con i nostri "vicini di casa" e vogliamo far sentire la nostra voce contro questo progetto assurdo, portato avanti con prepotenza e arroganza da parte di chi non sa ascoltare il territorio. Un progetto che avrà ripercussioni pesanti non solo sull'ambiente, ma anche sotto il profilo economico, dal momento che si stanno spendendo soldi pubblici e i costi di gestione finiranno nelle bollette di tutti i bresciani».

«All'inizio eravamo solo quattro sindaci ribelli - ha sottolineato il primo cittadino di Montichiari Marco Togni -: ora siamo in dieci, e non ci sentiamo più soli».