«Sentimento di vuoto e desolazione»

“Gli inceneritori sono uno strumento nobile perché tolgono la monnezza, bruciandola!”. “Chi fa questa operazione (depuratore situato a Gavardo-Montichiari) sta facendo un’operazione nobile perché porta sul territorio strumenti di tutela ambientale mentre chi si oppone non può fregiarsi del titolo di ambientalista”.

Queste sono due delle affermazioni che il prefetto Attilio Visconti, Commissario per la depurazione del Garda,  ha condiviso col nostro Comitato referendario Acqua Pubblica, nell’incontro sul progetto di depurazione al quale erano presenti l’avv. Garbarino, Sergio Aurora e Mariano Mazzacani

«La nostra visione è, certamente e fortunatamente, diversa ma la delusione è forte – affermano dal comitato –. Non solo  per le sconcertanti affermazioni sopra riportate ma anche per il fatto che, nonostante gli strumenti straordinari a disposizione del Commissario nel mandato assegnatogli (vedasi DECRETO-LEGGE 23 giugno 2021, n. 92, Art. 4, Misure di accelerazione delle attività dei Commissari in materia ambientale “ Al fine di consentire la rapida attuazione del sistema di collettamento e depurazione del lago di Garda e la conseguente tempestiva dismissione della condotta sublacuale”) lo stesso non sia stato in grado di ottenere un’altra ipotesi progettuale che potesse garantire il rispetto del territori - obtorto collo- coinvolti».

«“Ho chiesto un’altra ipotesi progettuale ma non mi è stata portata” questa è stata la lapidaria affermazione del Commissario.
Poca cosa rispetto ai poteri commissariali che avrebbero permesso di rimettere in discussione le ipotesi progettuale attuali dando la possibilità di agire nel pieno rispetto del territorio, del principio di prossimità, del minor impatto ambientale, della maggior economicità e dei minori costi manutentivi. Ma soprattutto avrebbero permesso una tempistica adeguata per un’opera strategica come il Depuratore del Garda».

«Purtroppo  il prefetto-commissario ha ritenuto opportuno di limitarsi al confronto tra le due ipotesi in campo Gavardo-Montichiari o Lonato-Esenta, dando una parvenza di autorevolezza alla decisione affidando a 3 Università un raffronto, nonostante abbia dichiarato che la decisione è già stata (perciò perché spendere altri danari?).
Atteggiamento Pilatesco più che osservanza del mandato».

«Concludendo con l’affermazione “Gavardo e Montichiari è una scelta tecnica!” ha esplicitato la sua lontananza più completa dai cittadini e dai territori che dovrebbe tutelare».

Per esprimere la nostra contrarietà al commissariamento sarà organizzato un presidio a Salò, sabato 17 luglio 2021 dalle 16.30 alle 18.30 in collaborazione col Tavolo Basta Veleni.