In metro da Brescia a Salò

La Strada statale 45 bis fa fatica a reggere il traffico che dal Garda e dalla Valle Sabbia va verso Brescia e viceversa, tanto da creare code dall’alba al tramonto, senza contare gli incidenti che si verificano molto di frequente, spesso molto gravi.

Dal sindaco di Gavardo, Davide Comaglio, giunge una proposta, che non è certo nuova, ma che potrebbe stavolta diventare concreta grazie ai fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), i fondi europei post pandemia.

«Perché non pensare a una metro/tram che da Brescia giunga fino a Salò? – è la proposta di Comaglio –. Dal nostro passato può venire una visione per il futuro».

E prosegue: «Nel 2022 ricorreranno i 135 anni dall’inaugurazione della tramvia Brescia-Salò che venne smantellata nel 1957 quando il trasporto su gomma si fece preferire alle rotaie.

C’erano stazioni in tutti i comuni e il percorso proseguiva fino a Gargnano mentre da Tormini si staccava la linea inaugurata 5 anni prima (1881) che raggiungeva Vestone e poi Idro. Dal 1910 la linea divenne elettrica».
 
«Oggi con i fondi del Pnrr sono a disposizione molte risorse che, secondo me, dovrebbero essere indirizzate verso grandi progetti infrastrutturali che favoriscano la mobilità green».

«La tangenziale 45bis è sempre intasatissima – afferma Comaglio – tanto che di frequente è più veloce percorrere la vecchia statale e gli incidenti purtroppo sono quotidiani. Perché non trasportare i pendolari e i tanti turisti del Garda (8 milioni) su un metro/tram superficiale che raggiunga in breve tempo la città? Sicuramente meglio che raddoppiare la tangenziale con grande consumo di suolo e aumento dell’inquinamento».

Quali sarebbero i costi? «A Brescia il nuovo tram Fiera-Pendolina costerà 359milioni per 11,6km…per arrivare a Gavardo sono solo 20km ed a Salò 30 km».

Sicuramente è un progetto da studiare e mettere in campo. Ma nel frattempo non si può stare con le mani in mano. Con meno risorse si potrebbe per lo meno ridisegnare lo snodo di Rezzato della 45bis, dove confluiscono tutte le strade che giungono da est (Garda e Valsabbia) e da sud (Montichiari e uscita autostrada A4), creando un collo di bottiglia quotidiano, che causa code a più finire.

Magari raddoppiando anche a due corsie per senso di marcia la 45 bis fino a Nuvolera, progetto già pensato anni fa dalla Provincia.

Sono progetti che a livello locale, provinciale e regionale vanno messi sul piatto, cogliendo l’occasione dei fondi europei.