14 Marzo 2019, 07.30
Gavardo Muscoline
L'intervista

Comaglio: «Esperienza positiva e gratificante»

di Cesare Fumana

Abbiamo incontrato il sindaco di Muscoline che, al termine del primo mandato, ha deciso di concludere la sua esperienza amministrativa. Ma di lui si parla insistentemente come probabile candidato sindaco a Gavardo: glielo abbiamo chiesto


Anche Davide Comaglio, primo cittadino di Muscoline
, termina quest’anno il suo primo mandato alla guida dell’amministrazione comunale del Comune cerniera fra Valsabbia e Valtenesi. L’abbiamo incontrato per tracciare un bilancio di questa esperienza.

Che esperienza è stata a fare il sindaco di Muscoline in questi cinque anni?
«Dopo una lunga gavetta nell’amministrazione comunale, desideravo fare un’esperienza da sindaco, e devo dire che è stata molto positiva e gratificante, anche perché, in un paese medio piccolo come il nostro, c’è ancora un rapporto diretto con i cittadini e il sindaco è ancora un punto di riferimento».

Qual è il progetto che le ha dato più soddisfazione?
«È stata la sistemazione della lottizzazione Regali, una questione che si trascinava da 40 anni e ha coinvolto più di 60 famiglie: un quartiere sorto nel 1984, dove non erano state completate le opere di urbanizzazione, illuminazione e asfaltatura, a seguito del fallimento della ditta.
Attraverso un accordo tra i residenti e l’amministrazione comunale, raggiunto dopo una serie di riunioni e incontri, siamo riusciti a venirne a capo. Grazie soprattutto alla fiducia che i cittadini hanno riposto nell’amministrazione comunale. Questo mi hai fatto sentire utile e realizzato».

Quali sono le opere principali realizzate durante questo mandato?
«Sono state molte: il completamento della pista ciclopedonale a Cabianco, il parcheggio vicino alla Chiesa di Castrezzone, come detto la sistemazione definitiva della Lottizzazione Regali, il parco verde vicino al Santuario del Carmelo e il parco giochi a San Quirico,  l’allargamento della strada di Moniga del Bosco, l’acquisizione della centrale idroelettrica, la realizzazione e mappatura dei sentieri nei boschi, e infine il campo in sintetico dell’oratorio, i cui lavori inizieranno in questi giorni.
Come, ho scritto sul notiziare comunale distribuito in questi giorni, tutto questo si è potuto realizzare grazie all’impegno e al lavoro degli assessori, dei consiglieri e dei dipendenti comunali».

Dal punto di vista sociale, la crisi degli anni passati ha creato delle difficoltà nel suo Comune?
«Dal punto di vista occupazionale non abbiamo avuto ripercussioni a Muscoline, anche se non sono mancate situazioni sociali più delicate, per famiglie con fragilità, sia di italiani sia di stranieri. Ma sul fronte dei Servizi sociali la nostra amministrazione è stata attenta a garantire i servizi per le scuole, con risorse alle Scuole dell’infanzia paritarie e i servizi di doposcuola, mensa e scuolabus per la primaria, di cui beneficiano, ovviamente, anche le famiglie».

Come sono stati i rapporti con la minoranza?
«Abbiamo cercato di coinvolgere i consiglieri di minoranza su tematiche molto importanti e questo ha fatto sì che in questi cinque anni non abbiamo mai ricevuto un volto contrario in Consiglio comunale: credo sia un caso più unico che raro.
Il merito va anche ai consiglieri di minoranza per aver dimostrato attenzione non preconcetta alle proposte della maggioranza».

Quali sono, se ci sono state, le difficoltà di fare il sindaco in un Comune medio piccolo?
«Pur nella complessità dell'operare non ho trovato particolari difficoltà, perché avevo alle spalle una lunga esperienza come consigliere prima, poi di assessore e vicesindaco, che mi ha permesso di conoscere bene la macchina comunale e quindi di agire con la necessaria conoscenza. Importante è stato l'aiuto costante del vicesindaco Fiamozzi e dell’assessore Goffi, come di tutto il gruppo di maggioranza.
La tegola che si è abbattuta su di noi negli ultimi sei mesi, con il progetto del maxi depuratore del Garda, è stata invece più pesante, perché siamo stati presi alla sprovvista».
 
Lei si è dimostrato il primo e il più combattivo amministratore contro il progetto del depuratore del Garda, prima a Muscoline e poi a Gavardo.
«Sì, come ho detto, sono stato preso alla sprovvista, ma da subito mi sono impegnato nella difesa del territorio, dall'inizio a Muscoline fino all'attualità di Gavardo, perché è una problematica che riguarda l’intero fiume Chiese. Per questo mi sono attivato per coinvolgere gli altri sindaci e amministratori dell’asse del Chiese e le associazioni ambientaliste già impegnate sul territorio. È una situazione delicatissima, ma il nostro impegno e la nostra lotta civile proseguirà senza sosta».

Da luglio scorso è stato anche Consigliere provinciale. Che esperienza è stata?

«Anche questa è stata un’esperienza positiva e affrontata con entusiasmo, perché mi ha consentito di avere una visione più ampia rispetto a quella del Comune.
Avevo anche le deleghe alla Formazione, al Lavoro e al Turismo e questo mi ha consentito anche di avere rapporti di un certo livello. Ricordo che non sono previste indennità per questo incarico e ho rinunciato anche ai rimborsi spese».

Si ripresenterà per un secondo mandato come sindaco di Muscoline?
«No. Come avevo già anticipato al mio gruppo ancora all’inizio di questo mandato, con l’esperienza di sindaco avrei chiuso i 20 anni di amministrazione a Muscoline. Credo che dopo 20 anni sia giusto lasciare a forze nuove».
 
Il suo gruppo si ripresenterà?
«Sì, gli attuali giovani consiglieri unitamente a nuove candidature sapranno sicuramente creare una proposta per ben amministrare Muscoline nei prossimi anni, come fatto in questo quinquennio».
 
Il suo nome circola insistentemente come possibile candidato sindaco a Gavardo di una lista civica. Cosa ci dice al riguardo?
«Quando qualche mese fa si è diffusa anche a Gavardo la notizia della mia non ricandidatura a Muscoline, in molti, sapendo che sono gavardese, sono venuti a sondare la mia disponibilità.
Conosco bene la situazione in cui versa il Comune di Gavardo, commissariato a seguito del fallimento dell’amministrazione targata Lega-Forza Italia, e oggettivamente in difficoltà sotto molti punti di vista, che richiederebbero un impegno assoluto e totalizzante. Sto ancora riflettendo se e come la mia lunga esperienza di amministratore pubblico, non iscritto a nessun partito politico, possa essere utile per un Comune importante come Gavardo». 


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