«Lasciatemi chiarire»

Pubblichiamo volentieri, anche se la lettera, per come è scritta, pare indirizzata più che altro a Bresciaoggi e contiene precisazioni che riguardano affermazioni scritte su quel giornale, mai apparse su Vallesabbianews.

Pubblichiamo volentieri perchè siamo convinti che le precisazioni del dottor Pasini concorrono a meglio chiarire i contorni di questa vicenda, della quale ci siamo occupati anche noi.

Ubaldo Vallini

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Gentile Direttore,

ho letto con interesse l’articolo apparso su Bresciaoggi del 12.11.2015 intitolato “Farmacia, Pasini esce di scena”.
La vicenda della vendita della farmacia comunale ha interessato negli ultimi mesi l’opinione pubblica e ha coinvolto direttamente la mia persona, per cui mi si impone il dovere di fugare ogni dubbio sui comportamenti che ho tenuto al riguardo.
Non avendo potuto preventivamente chiarire il mio punto di vista, ritengo quindi doveroso fornire qualche breve precisazione rispetto all’articolo in questione.

Vengo subito al punto. Confermo di aver partecipato alla gara nonostante sia consigliere comunale, ma a questa circostanza ne vanno ricordate altre, utili ad avvalorare la mia terzietà rispetto alla vendita della farmacia.

Innanzi tutto, a differenza di quanto riportato nell’articolo, richiamando tra virgolette il testo del ricorso del secondo classificato alla gara, non corrisponde al vero che ho preso parte alla votazione della delibera del consiglio comunale (a pag. 2 della delibera n. 28 del 28 maggio 2015 è verbalizzato che ho lasciato il Consiglio comunale prima della discussione in oggetto).

Ritengo inoltre doveroso chiarire, per completezza e a scanso di equivoci, che la gara richiedeva la presentazione di un’offerta economica segreta al rialzo, rispetto a un prezzo di vendita a base d’asta fissato da un consulente esterno al Comune di Gavardo.
La mia offerta si era classificata al primo posto. Ero, cioè, quello che si impegnava a versare al Comune di Gavardo il prezzo più alto per l’acquisto della farmacia (e non quello più scontato).

Chiariti questi aspetti formali necessari, mi preme ora soffermarmi sulle motivazioni della rinuncia all’aggiudicazione.
E’ pur vero che il secondo classificato ha presentato ricorso al Tar, come riporta l’articolo, ma non è vero che ciò “ha convinto Pasini a rinunciare”.
Infatti, confortato dal mio legale, l’avv. prof. Stefania Vasta, circa i profili giuridici della vicenda, avrei potuto optare per la difesa in giudizio e attendere la pronuncia del Tar.

Ho però ritenuto, molto più semplicemente, che imboccare la strada del contenzioso avrebbe comportato un dispendio di energie per me, per il Comune e per tutte le parti in causa, con inevitabili conseguenze a scapito del regolare svolgimento del servizio pubblico erogato dalla farmacia a tutta la cittadinanza di Gavardo.

Ed è stato proprio per non ledere l’interesse generale all’esercizio continuativo ed efficiente della farmacia, con un lungo e incerto contenzioso, che ho deciso di rinunciare alla aggiudicazione, facendo un passo indietro.

Mi permetto quindi di emendare parzialmente l’articolo: non è stato l’arrivo del ricorso a convincermi a rinunciare all’acquisto della farmacia, ma ben altro, e cioè l’interesse a che fosse garantito il buon funzionamento del servizio erogato dalla farmacia nell’interesse di tutti.

Ringraziando per l’ospitalità in questa rubrica, tramite la quale ho potuto chiarire il mio punto di vista e fornire alcune doverose precisazioni, mi auguro che possa dirsi finalmente fugato ogni dubbio circa la limpidezza del mio comportamento.

Gavardo, 16 novembre 2015                   
dott. Natale Pasini

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