Venti progetti finanziati dalla vendita dell’usato

Abbigliamento, articoli per la casa, giocattoli, libri, borse, videogiochi, tendaggi, bicchieri, stoviglie, tutto rigorosamente usato ma in buono stato, è ciò che è in vendita a un prezzo che si può definire simbolico presso il Mandacarù, un negozio gestito da una cinquantina di volontari a Sopraponte di Gavardo.

È da cinque anni che l’associazione opera raccogliendo soprattutto vestiti usati, ma non solo, da mettere in vendita. La merce può essere consegnata sia a volontari sia direttamente al negozio che rimane aperto solo il sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15.30 alle 19. Il ricavato della vendita viene devoluto in beneficenza.

«Sono stati una ventina i progetti che abbiamo sostenuto l’anno scorso – ci racconta Monica Ligasacchi, una delle coordinatrici dell’associazione –. Alcuni sono stati devoluti a dei missionari di passaggio qui da noi, altri a persone che sono andate partite per dei progetti di volontariato, come nel caso di una ragazza che è stata in Kenia per la costruzione di un pozzo. In questo caso il denaro l’abbiamo consegnato a lei. In genere – precisa Monica – preferiamo consegnare l’offerta direttamente nelle mani delle persone che conosciamo, così siamo certi che raggiungono una finalità benefica».

Fra i beneficiari di Mandacarù vi sono anche altre associazioni che operano nella bassa Valsabbia, fra Gavardo,Villanuova e Prevalle, ma non solo: sono stati acquistati pacchi alimentari per la Caritas, piuttosto che materiale didattico per l’Anffas o per l’associazione gavardese che porta aiuti ai bambini di Chernobyl.

E le vendite come stanno andando in questo periodo? «Gli altri anni con il cambio di stagione avevamo molti più clienti – precisa Monica – : quest’anno, forse perché la primavera non è ancora arrivata del tutto, abbiamo registrato un calo».

E che tipo di clientela avete? «La maggior parte delle persone che frequentano il negozio sono extracomunitari, ma vorrei rivolgere l’invito anche agli italiani perché si possono trovare davvero delle occasioni. Tra l’altro spesso arriva della merce direttamente dai fondi di magazzino dei negozi, quindi nuova, e si possono trovare anche oggetti di modernariato proprio interessanti e soprattutto a buon prezzo».

L’invito, quindi, è quello di andare il sabato a dare un’occhiata e curiosare fra la merce esposta.

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