Pioggia di carte clonate

Sono una quarantina le denunce raccolte dai carabinieri di Gavardo. Sono state presentate da persone truffate nei giorni scorsi, le quali si sono ritrovate il conto corrente decurtato in media di duecento, trecento euro.

Prelievi per acquisti effettuati per lo pi� in Francia, Spagna e in Svizzera. Localit� dove ovviamente costoro non avevano mai messo piede.

Come � potuto accadere tutto questo?
Secondo una prima ipotesi investigativa qualcuno si sarebbe inserito nelle memoria dei Pos di un supermercato della zona, �prelevando� numeri e codici delle carte di credito degli acquirenti.
Il Pos � quella �macchinetta� nella quale viene fatta strisciare la banda magnetica della carta di credito o del bancomat. Insomma una specie di scrigno che contiene le preziose chiavi che servono per attingere ai nostri conti.

In maniera al momento ancora non chiarita qualcuno si � introdotto in uno o pi� Pos di un supermercato della Bassa Vallesabbia (senza che vi sia alcuna responsabilit� da parte del personale dell’esercizio) e si � impossessato dei codici identificativi delle varie carte.

A quel punto � un gioco da ragazzi clonare le carte, ossia riprodurre il supporto magnetico. E cos� � stato.
I carabinieri che stanno raccogliendo le denunce consigliano di controllare dunque gli estratti conto dell’ultimo mese per verificare se vi siano prelievi �strani�, magari effettuati in localit� inconsuete.

In casi come questi in genere le assicurazioni intervengono per rimborsare il maltolto. E non � la prima volta che i Pos vengono presi di mira all’interno di un esercizio commerciale.

Tempo fa sul lago di Garda ai carabinieri era toccato indagare su un furto singolare. Ignoti si erano introdotti in un supermercato e non avevano prelevato altro che queste magiche �scatolette�.
Il motivo era stato presto scoperto: i Pos contengono un bene prezioso per i malitenzionati capaci di trasformare queste informazioni in... denaro contante.

Paola Pasini
dal Giornale di Brescia

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