Paura sotto la San Biagio

Un destino tutto sommato benevolo, quello che era stato predisposto per gli automobilisti e per i camionisti coinvolti in due spaventosi incidenti, che hanno avuto luogo entrambi ieri mattina sulla 45 bis in territorio di Gavardo, distanti uno dall’altro solo poche ore ed un chilometro esatto.
Sinistri che hanno causato l’interruzione del traffico per tutta la mattinata. Il primo è stato registrato alle 7 e 45 nei pressi dello svincolo per Gavardo, proprio di fronte al supermercato Bennet (ne parliamo nell’articolo a fianco), l’altro è avvenuto un paio d’ore dopo all’interno della galleria San Biagio, il primo della serie di tunnel che accompagnano il traffico in direzione del Garda e della Valle Sabbia, distribuendolo nel dedalo noto col nome di “fibbia” per quanto le gallerie si allacciano una all’altra sottoterra prendendo poi le diverse direzioni.

In entrambi i casi, oltre all’imprudenza e alla disattenzione da parte di chi a volte impugna il volante con troppa leggerezza, ci ha messo lo zampino anche il semaforo che regola il traffico poco più avanti, in direzione di Brescia, dove la strada si spiana e l’Anas sta intervenendo per la manutenzione del ponte sul fiume Chiese.
Sotto il tunnel, per il conducente 44enne di un’Audi 3.0 “quattro”, avvocato di Salò, l’improvviso rallentamento semaforico ha preso la forma di una Opel Zafira: per cause in corso di accertamento da parte della Stradale non è riuscito ad evitarla, centrandola in pieno.

Un urto sullo spigolo sinistro, in seguito al quale la potente auto tedesca è stata costretta ad invadere l’opposta corsia di marcia, finendo con l’andare a sbattere frontalmente contro una Grande Punto che in direzione del lago saliva dalla parte opposta.
Violenta la botta, ma non è finita lì: dietro alla Fiat, infatti, saliva un “bilico” Volvo che si è fermato in pochi metri, ma solo dopo aver rispedito all’indietro l’Audi e una volta rifinita l’accartocciatura della Punto contro la volta della galleria.

Drammatica la scena che si è parata dinnanzi ai soccorritori, i volontari dell’Anc di Vobarno che hanno la sede operatica a Roè Volciano, arrivati di volata, e quelli del Cosp di Mazzano a supporto.
Increduli nel ritrovare il conducente dell’irriconoscibile Fiat, un ventiduenne originario del Sud, residente a Bedizzole ed impiegato in un negozio di Villanuova, uscito chissà come dalle lamiere contorte e ancora cosciente. E' stato ricoverato a Gavardo, politraumatizzato, non sarebbe in pericolo di vita.
In evidente stato di agitazione, oltre che ferito al volto ma in modo meno grave, l’avvocato. Illesi, tanto da rifiutare il ricovero, la coppia di salodiani sulla Zafira che aveva da poco consegnato i figli alla scuola e l’autista della ditta Alfapi di Carisolo (TN) che trasportava carburante.

Ed ecco l’altra fortuna: la presenza quanto meno inquietante, in mezzo alla galleria lunga mezzo chilometro, di quell’autocisterna piena zeppa di liquido infiammabile.
Un incubo sarebbe stato là dentro, se lo scontro avesse causato qualche perdita dai serbatoi, peggio ancora nel caso di incendio di una delle tre auto coinvolte.
Sul posto, oltre ai soccorritori allertati dal 118 e due pattuglie della Stradale di Salò per i rilievi dell’incidente, a scanso di ulteriori problemi sono intervenuti i Vigili del Fuoco da Salò e da Brescia.

Le operazioni di soccorso, di pulizia e di rimozione dei mezzi coinvolti, hanno richiesto un paio di ore di lavoro. In entrambi i sensi di marcia si sono formate code chilometriche.
Fra i due svincoli di Gavardo e Villanuova, soprattutto i mezzi pesanti, hanno formato un'unica colonna che ha preso a sciogliersi solo dopo mezzogiorno.

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