Continuità d'intenti dall'amministrazione comunale

Dopo il Piano delle politiche giovanili, il Consiglio comunale di Gavardo pochi giorni fa ha dato il via libera anche al Piano socio-assistenziale. Nel paragone con quello degli anni passati spicca senz'altro la continuità d'intenti messa in campo dall'amministrazione. «D'altra parte il documento rappresenta solo la concretizzazione dei nostri programmi elettorali -spiega l'assessore Battista Grumi-. La situazione era già positiva e sarebbe stato inutile introdurre novità solo per il gusto di farlo. Perciò abbiamo preferito mantenere l'impianto consolidato e puntare ad un ulteriore miglioramento, soprattutto cercando di costruire uno strumento che non fosse statico, ma capace di rispondere con flessibilità alle esigenze della popolazione». Questa la descrizione a parole. Quella fatta con i numeri racconta di una spesa complessiva di 662.700 euro, così ripartita: 94.700 per i contributi di carattere generico, 265.800 per l'area minori (dove non rientra l'asilo nido, la cui gestione era già stata affidata tempo addietro all'Unione dei Comuni del Medio Chiese), 105.000 per i portatori di handicap, 177.500 per gli anziani, 4.500 al volontariato e 3.200 per l'integrazione degli stranieri. Il capitolo entrate è invece costituito in totale da 232.200 euro, quindi al Comune resteranno da pagare 430.500 euro. «Sommando queste cifre a quelle erogate per la politiche giovanili e l'istruzione, raggiungiamo circa il 25% della spesa corrente 2008 -dice ancora l'assessore-: attraverso questa strada tentiamo di restituire ai più bisognosi buona parte di ciò che prendiamo con le tasse». Un piano all'insegna dell'equità dunque, come conferma un altro dato: «uno degli obiettivi era quello di regolare meglio l'erogazione dei contributi -prosegue Grumi-. Per farlo ci basiamo sulla situazione patrimoniale, quindi abbiamo intenzione di effettuare delle verifiche concrete sugli indicatori Isee, per evitare errori e squilibri». Equità che significa anche attenzione per i gavardesi, come dimostra il fatto che gli utenti non residenti dovranno pagare interamente le rette dei servizi di cui vorranno usufruire. Una particolarità da sottolineare infine: «Gavardo è già pronto per l'imminente decollo dei vaucer assistenziali -conclude Grumi-: stiamo solo aspettando che la Comunità montana emetta il bando». La speranza dell'amministrazione è che i gavardesi siano soddisfatti. Nel frattempo i si può accontentare del parere favorevole delle minoranze.

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