Tra l'acqua e il cielo

Una giornata di inaugurazioni, quella di sabato scorso, al Vittoriale degli italiani. Prendendo spunto dal Commiato dell’Alcione, il presidente dell’ente, Giordano Bruno Guerri, ha voluto chiamare la manifestazione del 4 giugno “Tra l’acqua e il cielo”, un evento completamente all’aperto che ha celebrato la bellezza del Parco e il legame del Vittoriale con il lago di Garda.

La prima inaugurazione ha visto protagonista il grande bronzo dell’artista abruzzese Venanzo Crocetti, “La ragazza che si asciuga il capelli”, che sembra inchinarsi all’acqua delle cascate delle Vallette. Il secondo taglio del nasco ha riguardato la grande fontana-albero “vittori_ALE” dell’architetto svizzero Mario Botta, che sostituisce un’altra – scomparsa- riportando l’acqua dove d’Annunzio amava vederla zampillare. Una fontana, quella di Botta, che è un omaggio al Comandante, pensata tra artificio e natura.

Alle inaugurazioni delle opere di Crocetti e Botta, artisti di fama internazionale, nella seconda parte della giornata si sono succedute quelle di artisti giovani, già affermati come Antonella Cinelli, con la mostra “Il ritratto dell’amante”, allestita nella cornice di Villa Mirabella, che intende indagare il mondo femminile che circondò d’Annunzio, e l’istallazione di Dario Ballantini, conosciuto al grande pubblico per la sue apparizioni televisive a “Striscia la notizia”. Ballantini, artista eclettico e dinamico, ha realizzato dal vivo, nel parco del Vittoriale, un’opera d’arte intervenendo sull’architettura di Gian Carlo Maroni.

A chiusura della giornata, è stata inaugurata la mostra “Natura, Mito, Velocità”, della serie “Racconti d’Oggetti”, che presenta oggetti legati al tema “Paesaggi Dinamici”, selezionati dalle stanze della Prioria. Gli oggetti, messi in mostra al Museo d’Annunzio Segreto, creano un gioco di rimandi nell’ambito dell’estetica dannunziana del panismo, ai temi della Natura del Mito della Velocità cari al poeta abruzzese.