Non ce l'ha fatta

Non aveva perso conoscenza e sembrava che potesse farcela a sopravvivere alle ferite e alle botte rimediate nel violentissimo incidente stradale che l’aveva coinvolto.
L'avevamo raccontato qui.

Invece no: nelle ore successive al ricovero al Pronto soccorso della Poliambulanza di Brescia, il cuore di Mauro Pellegrini, operaio 36enne di Casto, si è fermato.

L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di ieri lungo la 45Bis, in territorio di Gavardo.
La carambola, che ha coinvolto tre veicoli, è avvenuta poco prima delle 14:30 esattamente al chilometri 61, fra le uscite di Gavardo e di Prevalle.

In quel punto la tangenziale disegna una doppia curva: una “esse” che troppo spesso registra scontri fra veicoli che “improvvisamente” invadono l’opposta corsia di marcia.
L’esatta dinamica è al vaglio della Stradale, giunta sul posto con una pattuglia da Montichiari, ma anche questa volta sarebbe la stessa.

Secondo una prima ricostruzione, infatti, a spostarsi sulla sinistra sarebbe stata la Volvo condotta da un 67enne milanese che stava viaggiando in direzione di Salò.
Proprio in quel momento, dall’altra parte scendeva il furgone Renault guidato dal 36enne di Casto, operaio in una ditta di Vestone, la Erostab, che nulla ha potuto per evitare l’impatto frontale.

Mentre il furgone, pur avendo sul pianale uno stampo per pressofusioni dal peso di 12 quintali,  è stato sbalzato e si è fermato a cavallo del guard-rail, la Volvo si è girata su se stessa coinvolgendo la Fiat Tipo che le stava dietro, colpita fortunatamente solo nella fiancata.

Sul posto sono intervenuti con la loro ambulanza i volontari di Nuvolento, l’auto medicalizzata da Gavardo ed i Vigili del fuoco da Salò che hanno dovuto scardinare la portiera del furgone per dar modo di soccorrere il 38enne.

Rimasto sempre cosciente, Mauro Pellegrini è stato ricoverato con l’autolettiga in codice rosso, più per la dinamica dell’incidente che per come apparivano le sue condizioni.
Nulla in quel momento, lasciava presagire un repentino aggravarsi della situazione che l’ha poi portato alla morte.

Per rimuovere il furgone col suo carico dall’incomoda posizione è stato necessario far intervenire da Brescia il carro-gru dei pompieri.
Sul posto anche il personale Anas per ripulire la sede stradale dai detriti rimasti.
La viabilità è stata ripristinata solo dopo le 18. Nel frattempo in entrambi i sensi di marcia si sono formate code chilometriche.

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