Festa del buon bracconiere sul Manos: «Torneremo, ma non prima del prossimo anno»

«A causa della mia passione per l'uccellagione, che va detto, mai è diventata un'attività a fini di lucro, ho avuto e sto ancora avendo guai a non finire» ci dice Antonio Rizzardini, che abita a Roè Volciano e che le sue pendenze giudiziarie le sta affrontando a testa bassa.

«Non si venga a dire però che la Festa del Buon Bracconiere, che per anni fino alla pandemia abbiamo organizzato sul Monte Manos, fosse “una sagra di spiedi illegali”, come ho letto qualche tempo fa su un giornale - tuona l'Antonio -. Quella festa, che è arrivata a coinvolgere fino a 800 persone, è stata più volte controllata da Carabinieri e Guardie, senza mai trovare nulla fuori posto».

«C'erano gli spiedi della tradizione culinaria nostrana, è vero, in gran numero perchè partecipavano ad una gara, ma erano spiedi del tutto legali» aggiunge.

Funzionava così.
Non c'era nessuna attività di ristorazione: quasi tutti su invito, diretto o da parte di amici, le persone si ritrovavano al vecchio roccolo sul Manos per assaporare gli spiedi frutto della competizione, senza pagare nulla, semplicemente aggiungendo sul desco cibarie e libagioni.

Non senza prima partecipare alla messa di fronte alla nicchia che conserva la tanto invisa -anche in ambienti curiali - “Madonna del Buon Bracconiere”. Statuetta che, va detto anche questo, gode di benedizione ufficiale impartita anni fa da da un parroco.

E allora?
«Allora per quest'anno ancora la festa non si farà, ho le mie rogne alle quali correr dietro – taglia corto l'Antonio -. Per l'anno prossimo però segnatevi l'ultima domenica di agosto, torneremo e sarà tutto in regola con la festa, come è sempre stato».