Domato l'incendio sul Manos

La colonna di fumo si è alzata alta nella tarda mattinata di ieri, visibile anche a grande distanza da numerosi punto della Valle Sabbia.
Ad andare a fuoco il Monte Manos sul territorio di Capovalle, dalla parte di Malga Corpaglione.

Due, forse tre ettari di bosco ceduo e di spazi erbosi in una zona particolarmente impervia che ha messo a dura prova le capacità delle squadre antincendio coordinate dalla Comunità montana, giunte sul posto prima da Capovalle, poi anche da Treviso Bresciano, Barghe, Roè Volciano, Vobarno e Agnosine.

Momenti di apprensione si sono vissuti quando, al momento di rientrare al campo, un gruppo di una quindicina di scout avrebbero dovuto percorrere un tratto di sterrato sul quale a causa dell’incendio stavano cadendo dei sassi.
Troppo pericoloso passare a piedi, così i volontari dell’antincendio, dopo averli tenuti al sicuro per un paio d’ore, hanno fatto la spola caricandoli sui fuoristrada: tempo di percorrenza minore, maggior protezione dalla sassaiola.

L’ipotesi più probabile sull’origine dell’incendio quella del fulmine. Ne sono caduti in abbondanza nella notte precedente e le braci devono aver covato sotto terra fino a quando la calura del giorno ha innescato la prima fiamma.

Verso sera, sull’incendio controllato e ormai quasi estinto, e sugli accaldati volontari, è caduta anche un po’ di pioggia.