Premio Nobel a Bob Dylan. Tra Hemingway e Montale... È proprio il caso di dirlo, stona un po'...

Bob Dylan sta alla musica come Maradona sta al calcio, è Re, Sovrano e molti  lo considerano un semi dio della canzone. Ma Dylan è molto di più, è un'icona e un personaggio ormai mitologico, scontroso e diffidente, scostante con il suo pubblico che si diverte a far innervosire e trattare male. E' un mito che lui stesso si diverte a demolire per poi ricostruirlo in altre sembianze.

La carriera e il percorso artistico del principe dei cantautori è sterminata e davvero unica al mondo con canzoni entrate nella storia della musica mondiale.

Detto ciò e avendo riconosciuto a Cesare ciò che è di Cesare (o a Dio ciò che è di Dio, fate voi) posso con più facilità esprimere alcune perplessità sulla scelta di assegnargli il Premio Nobel per la Letteratura.

Scorrendo la lista degli scrittori che negli anni passati ha ricevuto il prezioso premio troviamo Hemingwai, Montale, Pinter, Hesse, ecc ecc ecc... Scrittori che hanno segnato con il loro inchiostro pagine indimenticabili della narrativa mondiale, testi studiati nelle scuole di tutto il mondo, libri diventati classici. Cosa c'entri Dylan però con la Letteratura non l'ho ben capito. Per prima cosa dovremmo chiedere all'accademia cosa intendo loro per letteratura.

Tutto ciò che è parola scritta è letteratura? anche se così fosse Bob Dylan non scrive poesie ma canta canzoni, ossia testo e musica, che non sono divise e sarebbe un errore immenso considerarle due entità differenti.
La canzone nasce con testo e musica per essere cantata e anche la fruizione da parte del pubblico di quest'opera d'arte è differente da quella della Letteratura classica.

Questo passaggio è importante. La canzone viene cantata e proposta così, non per iscritto.
Il fatto che poi il pubblico vada a cercare i testi, li legga, cerchi gli accordi per poterla ricantare, è un'operazione fatta da persone terze che nulla ha a che vedere con l'autore che invece la propone come “solo voce e musica”.
Non mi risulta che all'ingesso del concerto vengano distribuiti testi da leggere.

Qualcuno mi dirà “però alla base della canzone c'è un lavoro di scrittura”. Vero. Ma allora anche alla base di un film c'è un lavoro di scrittura del copione, e quindi perchè non dare il premio ad un regista?

Se ci fosse un Nobel per l'arte in genere niente da dire..ma in questo caso mi sembra un po' forzato. Sembra che L'Academia, in mancanza di idee, punti a voler far scalpore e stupire più che valutare attentamente i candidati.

Non è certo l'annata peggiore, diciamo pure questo. Venne assegnato il Premio Nobel per la Pace ad Arafat, che sarebbe  come assegnare il premio per la Povertà a Flavio Briatore.

Credo che i confini tra le diverse arti vadano rispettati con rigore per evitare inutili miscugli.

Bob Dylan, nel primo concerto a Las Vegas dopo l'assegnazione del Premio, non ha fato il minimo accenno alla cosa come prevede il suo personaggio. E' bravo, molto bravo, bravissimo se vogliamo, ma è pur sempre uno scrive canzoni... e quindi a Cesare ciò che è di Cesare. Stop!

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