Ascanio Celestini in esclusiva

Celestini riesce a scardinare e mettere in discussione alcuni meccanismi a cui, senza quasi accorgerci, ci eravamo abituati. Lo raggiungiamo per una intervista.


In questi anni hai affrontato tantissime tematiche entrandoci fino al collo per poterle capire e spiegare al meglio adempiendo al "comandamento" di Gaber "liberà è partecipazione". Da un tuo spettacolo si esce sempre con un sacco di domande in più e vengono minati alcuni cardini che davamo per scontati o semplicemente non avevamo mai messo in discussione. Quale tra tutte le esperienze ti ha maggiormente segnato ed appassionato? Cosa invece, se c'è, avresti voluto fare e non sei ancora riuscito a realizzare?
I primi racconti che mi hanno fatto riflettere sul peso che possono avere le parole sono stati quelli del piccolo patrimonio orale di mia nonna materna. Raccontava storie di streghe che per noi ragazzini erano solo le sue fiabe. Capire che invece sono un patrimonio condiviso (o almeno condivisibile) e che si tratta di varianti di storie presenti attraverso il tempo in tante differenti culture mi fa pensare che ci sia davvero un terreno sul quale incontrarci. Che insomma le parole non siano solo chiacchiere. Tutto il resto non sono riuscito a realizzarlo, ma il lavoro di un artista è fatto anche di questo: se pensi di aver fatto tutto, incominci a non fare più niente.

 
A cosa e in che modo dobbiamo "resistere" oggi? Come può essere intesa e attuata la Resistenza nel 2016? Quali armi bisogna utilizzare?
Non dobbiamo credere alle voci che ci girano attorno. Tutti sanno tutto. Vai in trattoria e al tuo tavolo sono tutti esperti di vino. Leggi i commenti a un blog e tutti sono esperti di politica. Vedi la partita al bar e sono tutti allenatori della nazionale. Dovremmo tutti ricominciare a parlare solo di quel che conosciamo per davvero.

 
Una tra le cose più difficili oggi, almeno per me, è avere capacità critica, un po' per pigrizia e mancanza di volontà di approfondire le notizie, un po' per mancanza di leader, pensatori, personaggi politici credibili e capaci di trasmettere e spiegare le cose in maniera chiara. Quando voglio avere un punto di vista differente su un argomento e mettere in moto il pensiero critico vado a vedere Ascanio Celestini, tu che fai? Come si allena il pensiero e la capacità critica?
Io non mi voglio informare su tutto per sapere pochissimo di un’infinità di argomenti. Per conoscere le cose vado a cercarle dove stanno. Fortunatamente non sto più a scuola dove mi costringevano a fare le ricerche su qualsiasi argomento. Ora gli argomenti per me hanno la voce delle persone in carne e ossa.

 
Ci stiamo avvicinando alla data del referendum e ti confesso non ho ancora le idee chiare. come vedi questa riforma?
La maggior parte delle persone non voterà la riforma, ma per Renzi e il suo governo che mette insieme pezzi di destra, sinistra e centro o contro di lui. Ma anche contro di lui c’è un bel groviglio di gente. Per me il referendum deve far discutere le persone attorno a temi che tutti comprendono. Non deve essere un gioco a favore del plebiscito o del contro-plebiscito.


Se fai paura alla gente la tieni per le palle, se dici che nel bosco c'è il lupo nessuno ci va anche se il lupo nessuno l'ha mai visto. Quanto l'attuale situazione "terroristica" fa gioco ai governi occidentali? in che modo potrebbe essere utilizzata a loro uso e consumo?
Quando la gente ha paura corre a rifugiarsi dentro le mura della città fortificata, cioè tra le braccia dei potenti che hanno eretto quelle mura. I terrorizzati accettano tutto. E i padroni delle mura se li mangiano vivi.

 
Sei passato incolume e con disinvoltura dal teatro, alla televisione, alla canzone d'autore al cinema. Cosa si nasconde nella barba di Ascanio Celestini nel prossimo futuro? 
Vorrei scrivere un bellissimo libro di barzellette, l’unica letteratura orale che è ancora completamente viva nell’oralità.

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