10 Maggio 2011, 11.45
Pensieri&Parole

Si annoiano

di Itu

L'energia vitale si sprigiona sempre dove dalla parte opposta del pendolo c'è staticità e silenzio.

Sono stracchi i nostri ragazzi, in primavera un rigurgito del neurone li sbatacchia in qualche ammasso di confusione ormonale e lì restano più incerti che mai.
E’ patologico?
Vuol dire che con qualche vitamina riprendono il motore o invece hanno bisogno di estraniarsi dal contesto?
 
Non mi sorprende più la loro abulia, non funziona più la sollecitazione a fare il corso di nuoto o di arrampicata o di patentino per guida del motorino, è tutto nell’unico calderone del già fatto, del già digerito e espulso.
Sento che stanno aspettando qualcosa anche perché il prolungamento del tempo scolastico sta trattenendo menti che si dedicherebbero più volentieri a mettere in ordine le viti nell’officina del papà piuttosto che confrontarsi con Manzoni.
 
Dov’è quel tempo in cui ci si rendeva utili andando a servire nel bar, ad aiutare nell’imbiancare le stanze, a mettere in ordine il garage, ad accompagnare gli anziani a fare la spesa ed anche di contemplare l’infinito dalla mitica collina del Leopardi che anche lui fu ispirato dalla noia.
Perché tutti ci siamo annoiati, non è una colpa e neppure una malattia, provoca un gran senso di frustrazione nei prof che devono concludere il programma ma nel progetto dei nostri figli può essere importante il loro smarrimento?
Ma la scuola dell’obbligo è fabbrica del sapere o tempo per educazione?
 


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