24 Luglio 2022, 06.54
Blog - Maestro John

Zaffiri

di Maestro John

In questo caldo boia ci sono begli eventi, due anniversari di nozze e vari compleanni. Ma prima il ricordo di una bella persona che ci ha lasciati, Gian Battista Conforti


La sua famiglia è originaria di Nuvolera, dov’è nato il 1° giugno 1955, il più giovane di 8 fratelli e 3 sorelle. “Gianni” lo vedevo spesso all’oratorio, sempre sorridente e gentile, con la sua fluente chioma.
Caio Andreassi mi ha raccontato che con Gianni, Gabriele Chiodi (il mitico Ciótt), Bruno Polvara ed altri  amici avevano formato il gruppo “I gatti”, che si ritrovavano per varie avventure (pare che abbiano scalato il campanile…).

Gianni, che ha fatto la naja come alpino, lavorava nella Ditta Lorandi, stimato e benvoluto da tutti. Ha sposato Bianca Franzini ed insieme hanno formato una bella famiglia, con i figli Cristiana, Caterina con Alberto e Luca con Rachele, ed i nipoti Aurora, Mattia, Martina ed Alessandro.
Ricordo quando in paese era giunta la terribile notizia: Gianni era stato vittima di un grave incidente alla curva del Budellone, mentre tornava a casa con la sua moto. Era stato salvato per miracolo, ma ha subìto la perdita di una gamba. Ma lui non si è mai perso d’animo: ha ripreso a lavorare, con una grinta ed una forza ammirevoli.

Con la moglie Bianca spesso accoglieva in casa il caro don Andrea Persavalli con un bel gruppo di amici.
Proprio poco tempo fa l’avevo incontrato: sapevo che non stava bene, ma lui mi ha salutato con un sorriso ed una dolcezza inconfondibili. Ciao Gianni, sei una di quelle persone che hanno reso migliore questo mondo.  

* Oggi, domenica 24, c’è una miriade di appuntamenti.

A Soprazocco Festa di San Giacomo, giochi, musica e spiedo all’oratorio ed i bambini (coordinati dalla storica dell’arte Marialisa Cargnoni) impegnati a spiegare le bellezze artistiche della Chiesa Parrocchiale della frazione gavardese, dove lunedì si celebrerà la Messa solenne.

*Alle ore 15 “Vita al fronte”, gioco a tappe alla scoperta del Museo dei reperti bellici di Capovalle.

*A Bagolino, festa dei Fanti per il 55° della fondazione dell’Associazione, con sfilata per le vie del paese e Santa Messa.

*Nella bella Chiesa di San Giacomo, sul lago d’Idro
, Arte e cultura con mostra collettiva d’arte, incontro sulla storia locale con i professori Vaglia e Bonomi e letture dell’artista e amica Antonella Pialorsi.

*A Muscoline
Saggio di canto e chitarra nel parco dell’Oratorio di Muscoline: si esibiscono gli allievi dei corsi tenuti dal maestro Diego Seminario, in arte Die. Il repertorio spazierà da Irama a Zucchero, da Lionel Richie ai Guns &Roses, da Cocciante ai Queen.

*A Vobarno “Vite Spericolate” Concerto Tributo a Vasco Rossi

*A Polpenazze Scuola di Scacchi Torre&Cavallo in collaborazione con Comune organizza un Torneo di Scacchi, il ricavato sarà devoluto alla scuola di mosaico di Ccayara in Perù dove Irene Liloni è volontaria dell’Operazione Mato Grosso.

*A Gavardo ogni sera fino al 6 agosto,
dalle 21 a mezzanotte, sulla facciata del Museo Archeologico compariranno immagini multimediali sui reperti esposti: uno spettacolo tra storia e archeologia.

*Lunedì 25 La Bibliomerenda del lunedì: “La fabbrica delle storie: invento una storia”, Biblioteca Area 63

*Martedì 26 luglio concerto all’Isolo con gli amici del Km0 (il 28 saranno a Idro)

*Sempre martedì a Sabbio Chiese
in località N’acque Franzoni Lucilla Giagnoni e Cristina Dell’Acqua in “Cantami, o musa, la divina terra”

*Mercoledì 27 ore 9.30 “Esplorando la Rocca” percorso tematico e laboratorio alla Rocca d’Anfo

*Sempre mercoledì a Brescia alla Riserva del Grande, il locale di via Paganora nel centro storico, Chiara Abastanotti presenta la sua ultima graphic novel, “Lucille degli Acholi”. Sarà presente Dominique Corti, figlia della donna medico protagonista dell’opera.

*Giovedì 28 alle ore 15 a Odolo Alla scoperta della fucina: ferro, acqua e fuoco, al Museo del Ferro “Fucina di Pamparane”

*Venerdì 29 a Gavardo Simone Rocchi intervistato da Lorenzo Locatelli presenta “Poteva andare peggio” e “Qualcosa Inventeremo” alla Biblioteca Area 63

*Sabato 30 a Sabbio Chiese
alle 15 “L’arte del riciclo nella vita contadina” al Museo della civiltà contadina e degli antichi mestieri

*Sabato 30 nel parco dell’oratorio di Muscoline “Per amur se deènta orbi” con i simpatici amici del Fil de Fer

*La stessa sera sarò a Nuvolera in Zona feste con Paola Rizzi in “Non sono una signora”

*Sempre sabato per le vie di Bagolino l’Orchestra Musica Spiccia in “Ti Coloro la Musica” e nella Chiesa di San Rocco Andrea Rebaudengo in “Viaggio nel Novecento”

*Domenica 31 tre appuntamenti:
*a Bagolino
alla Cascina “La pozza” Musica spiccia a colazione (concerto nel bosco con buffet)

*A Gavardo Festa Alpina in Tesio: alle 11.30 verrà ricollocato, dopo il deplorevole atto vandalico di alcuni mesi fa, il nuovo sacello con la “terra di Russia”. Seguirà la Messa e la preghiera dell’alpino ed il rancio presso la sede in Monticello. Non mancherò!

*La sera al Parco Baronchelli di Gavardo MUSICALS: “Artpoint talent show 3rd edition”, con Artpoint Academy.

Ieri, 23 luglio, l’amico Vittorio Zanetti e la moglie Ivana Grumi hanno festeggiato il 45° di matrimonio.
Le nozze di zaffiro furono celebrate nel ‘77 dal mitico parroco don Francesco Zilioli, i testimoni di Vittorio erano Bertera Eligio, amico d'infanzia, con l’allora fidanzata di Salò Avanzi Letizia, attuale moglie.
Per Ivana i testimoni erano i salodiani (compagni dello sposo alla ragioneria) Angelo Dal Bon e Franzosi Annalisa (contitolare della trattoria Campagnola e figlia del grande fotografo Tita).

Le nozze sono state festeggiate all’Albergo Braga. I due sposi hanno avuto la gioia di due figli, Enrico ed Alberto, che hanno poi regalato ai nonni rispettivamente i nipoti Cristian e Lisa. I
l papà di Vittorio, Luigi, lavorava alla Innse S. Eustacchio come attrezzista, la mamma Bislenghi Luigia è stata operaia al Lanificio fino al 1965, anno di nascita della sorella Elena.
Il padre ha gestito il dopolavoro Enal per circa 2 anni ed è stato lo storico segretario del PSI.
Anche Vittorio è stato a lungo impegnato nella politica locale, oltre ad aver fatto parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Giovanni Quarena.
Il fratello maggiore di Vittorio è il mio coscritto Carlo (classe di ferro 1952).

Vittorio l’ho conosciuto da bambino, quando ci recavamo nella fantastica colonia di Livemmo, con le indimenticabili Orsolina, Gina Tortelli, la cuoca Ghita e don Angelo Calegari. Nel refettorio, la sera, si facevano piccole scenette, e l’amico Vittorio cantava magistralmente “La ballata di Lazy Boy”.

“C’è una stella bianca che splende su nel ciel
guardando solitaria i pascoli del Far West
è la gran stella del vecchio Texas, la stella dei cowboys”.


Vittorio l’ho rivisto spesso in compagnia della storica band gavardese dei LEM.3:  Santino Maioli, Alberto Comaglio, Franco Marini, Mario Vezzoni e Mauro Abastanotti.
Gli amici burloni raccontano che il ragionier Zanetti fu nominato TNCU (Tesoriere Nonché Cassiere Unico) del gruppo:  ma il bilancio era in deficit, anche perché i LEM.3 con i concerti sostengono le iniziative umanitarie della onlus Rio de Oro Gavardo per i bambini del Saharawi. Bravi!

Molte volte incontro Vittorio e l’amico Sandro Cavagnini sulla Via Romana: insieme condividiamo gioie e dolori della nostra Juve, insieme si parla di attualità, insieme si ride. Sandro possiede una saggia ironia, Vittorio alterna episodi di vita vissuta con battute a raffica che mi fanno accasciare dalle risate.
Auguri, caro Vittorio, e poiché anch’io oggi il giorno dopo di te festeggio il 45° di “martirio”, cerchiamo di sorridere e di resistere alle nostre attuali mogli (scherzo eh, sono persone meravigliose e buonissime…non ci possiamo proprio lamentare…)

Della mia attuale moglie, appartenente alla grande famiglia Avanzi, potrei scrivere un libro dal titolo: “Le mie prigioni”.
Di lei ho scritto su Vallesabbianews in occasione del 40° (vedi l'articolo “Io non so parlar d’amore”).

Confermo tutte le sue qualità. Ma per sorridere elenco alcune sue caratteristiche (ma temo siano simili a molte donne).
È proprio vero che gli opposti si attraggono: quando c’è questo caldo umido io mi strapperei la pelle, ma lei “sente” freddo e indossa il golfino. Io vorrei fuggire in montagna, lei al massimo a Bagolino (ma solo per chiacchierare con la sua amica Anna Martini).
Io alla tele salterei da un film all’altro, mentre lei si concentra su uno e lo guarda tutto, sino alla fine.

Io vorrei dormire con la televisione spenta, lei la vorrebbe accesa tutta la notte.
Io vorrei dormire con tutte le ante chiuse, lei se potesse abbatterebbe anche i muri per “guardar fuori”.
Io indosso sempre comode tute mentre lei –armadi pieni, s’intende- non ha mai niente da mettersi e chissà come riesce a trovare sempre vestiti “in offerta” (e alla mia domanda “Quanto costa?” mi risponde “Pochissimo, è quasi regalato!”).

Io vorrei mangiare sempre pastasciutta e verdura, lei è carnivora e, pur essendo una brava cuoca, fa la pasta solo su richiesta di nostro figlio Andrea.
In casa ho un ruolo di primaria importanza: sono incaricato del cambio della carta igienica e come acchiappamosche. Prima di sposarla preparava gustose torte “secche”, che divoravamo in casa dell’amica Daniela Massolini (a proposito, oggi è il giorno in cui è nata la sua cara mamma). Ma dopo sposata, quelle torte non le ho più viste.

Freschi di nozze volevo farle una sorpresa, ho stirato tutto ben benino e poi ho messo via la roba stirata nei cassetti. Lei è tornata dal lavoro e mi ha detto: “Ma hai acceso il ferro?” Avevo stirato con il ferro da stiro spento (forse è meglio così, avrei stirato per sempre).
Una sera a letto, ero lì che le parlavo del senso della vita, dei problemi dell’umanità, delle mie inquietudini. Lei mi guarda e mi dice:  “Che fóm de mangià dumà?”

Giorni fa le ho chiesto, con il groppo alla gola: “Emi, se morissi, cosa faresti senza di me?” E lei: “Varda, sbate zó el mür lè, compre la machina nöa, mète i pannelli söi cóp e dopo…” “Grazie Emi, basta così…”
 
“Se io fossi il re, oh amore se io fossi il re, molte nazioni porterei ad inchinarsi dinanzi al tuo scettro e a giurare fedeltà alle tue labbra, agli occhi e ai capelli e ai tuoi piedi quali tesori metterei. Le stelle sarebbero il tuo filo di perle e il mondo un rubino per il tuo anello e potresti vestirti di sole e di luna…se io fossi il re…”

In questi giorni compiono gli anni il mio nipote Marco Avanzi (gli voglio un mondo di bene e quando ci incontriamo a tavola racconta mille episodi ed ha una simpatia coinvolgente) e l’amico d’infanzia Achille Recher, che compie 70 anni. Insieme andavamo all’asilo delle Suore Orsoline, frequentammo le scuole elementari prima con la maestra Scolari e poi col maestro Grumi.
Ci recavano a giocare in Boschetta, vicino alla casa dell’amico Claudio Lauro “Ciottolo”, e spesso nel cortile di ghiaia della casa di Achille.
Varie volte mi ha ospitato quando da medico lavorava a Roma. Con lui e la moglie Gisella abbiamo fatto un bellissimo viaggio a Valdaora in Alto Adige, insieme ad Emi ed ai miei cognati Margherita e Angelo Barovelli, che lunedì compie gli anni in Paradiso.

Angelo è sempre stato per me un vero amico. Sempre cordiale, gentile, disponibile. Con lui potevo parlare per ore, e anche se non la pensavamo allo stesso modo, sviluppavamo i nostri pensieri e nelle cose importanti ci capivamo al volo.
Insieme tifavamo per la Ferrari e per la Juve, insieme andavamo in Sardegna, l’estate, con la sua splendida figlia Barbara e mio figlio Andrea.

Angelo era bravissimo a nuotare, io stavo sempre dove si tocca.
Angelo ci ha lasciato troppo presto. Penso sempre a Margherita, a Barbara, alla bella Angelica. “Angelo, prenditi cura di lei”.
Non passa giorno in cui io non lo ricordi. Il suo sorriso illumina i miei giorni.

Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo. W il Chiese! W gli operatori di pace!
maestro John

Nelle foto:
1) Gianni Conforti col cappello alpino (grazie a Roberta Caldera per la foto)
2) L’amico Vittorio Zanetti e la moglie Ivana Grumi il giorno delle nozze
3) Il sottoscritto (com’ero magro!) e la moglie Emi freschi sposi alla Chiesetta di San Fermo di S. Felice (il nipote Marco è il primo a sinistra)
3) Il sottoscritto con mio cognato Angelo in posizione di riposo, con in braccio i nostri figli Andrea e Barbara
Grazie di cuore a Sandro Cavagnini ed alla sua dolce moglie




Commenti:
ID83004 - 24/07/2022 09:52:47 - (Geppo1950) - John

Ciao questa volta ti hò letto volentieri (come sempre), un caro salutobeppe

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