05 Giugno 2022, 06.15
Blog - Maestro John

Nove (+ 1) sacerdoti in festa

di Maestro John

Don Luca Galvani sarà ordinato sacerdote con altri 4 diocesani e un carmelitano, don Treccani e don Ghitti giungono al 50° di sacerdozio e compie 70 anni l’amico don Paolo Goffi


Paesi in ebollizione, grande attesa per festeggiare i sacerdoti. Forse solo con la Regina Elisabetta ci saranno così grandi festeggiamenti! Ma andiamo per anzianità (del resto “presbitero” non significa “più anziano”?)

* Il 10 giugno si festeggia il 50° di Ordinazione Sacerdotale di don Angelo Treccani.
Sacerdote nel 1972, ha svolto la sua prima missione pastorale come vicario parrocchiale a Cellatica fino al 1979 (unica cosa che portò con sé il letto in cui dormiva in seminario).

Divenuto parroco a Paitone, diede nuovo slancio al Santuario della Madonna, coinvolgendo anche Vincenzo Loda per animare con i canti la Santa Messa (da lì prese forma la Corale Santa Giulia).
Da evidenziare la sua vicinanza alla missione di don Enzo Cipriani in Messico e il loro legame per le due Madonne: di Paitone e di Guadalupe (la sua effige è all’inizio della scalinata al santuario).

Poi a Roè Volciano, quindi a Muscoline, infine ha inaugurato a Prandaglio, frazione di Villanuova sul Clisi, la casa di spiritualità sponsale “Tabor”, luogo di incontri per la pastorale delle famiglie e delle giovani coppie. Dal 2006 è consulente spirituale della fondazione “Family Hope” di Brescia.

Da ricordare le due vicende che l’hanno coinvolto nel suo ministero a Paitone (il furto al santuario del dipinto del Moretto ed il suo ritrovamento) e a Roè (il terremoto del 2004 con tutte le chiese lesionate).
In ambedue le vicende don Angiolino ha sempre ricordato la mano della Provvidenza scesa per la loro soluzione.

Riporto un bellissimo scritto di don Angiolino riguardo al giudizio della gente esigente:

“Quasi nessuno sa chi è il prete…
Per gli assidui alla Messa è l’uomo di Dio
per i lontani è un funzionario della religione.
Per alcuni è soltanto un egoista solitario
per altri è l’uomo di tutti.

Alcuni lo benedicono, altri lo maledicono,
tutti pretendono di giudicarlo.
Se parla con i ricchi è un capitalista,
se sta con i poveri è un comunista.
Se ha un volto gioviale è un ingenuo
se è pensoso è un eterno insoddisfatto.

Se è bello: “Perché non si è sposato?”
se è brutto: “Non ha trovato nessun partito”.
Se va all’osteria è un beone,
se sta in casa è un asceta sdegnoso.
Se va in clergyman è un uomo di mondo,
se veste la tonaca è un conservatore.

Se è grasso non si lascia mancare niente,
se è magro è un avaro.
Se cita il Concilio è un prete moderno,
se parla di catechismo è un sorpassato…

Ma tu prete, uomo fasciato di mistero, cosa dici di te stesso?
Sono un uomo riempito di Cristo e gravato di molte miserie, tralcio innestato a Lui e foglia sbattuta dal vento, guida riconosciuta dagli uomini e pecora smarrita come loro.”


* Don Angiolino è amico del vulcanico don Luigi Ghitti a Castrezzone: nato il 5 marzo 1948, anch’egli è stato ordinato sacerdote il 10 giugno 1972. 
È stato vicario a Bedizzole (dal 1972 al 1977), poi vicario parrocchiale e mansionario in Cattedrale (dal 1977 al 1981).
È stato poi nominato parroco a S. Gottardo (dal 1981 al 1993) e quindi collaboratore a Roè Volciano.
L’ho conosciuto a Castrezzone, dove nella chiesa abbiamo recitato spettacoli su Don Milani e della Signora Maria (lui era nel primo banco, e rideva a crepapelle). Di don Luigi apprezzo il talento di comunicatore, mescola un linguaggio popolare a citazioni bibliche, segno di un approfondito studio.

Ha creato nella sua piccola parrocchia una grande aggregazione di persone che vengono da vari paesi e partecipano alle Messe in cui le omelie di don Luigi sono davvero coinvolgenti, scuotono le coscienze, creano stimoli a ricercare l’essenza del cristianesimo.
Ricorda con affetto e gratitudine il suo grande parroco di Brescia, Giulio Bevilacqua (fatto cardinale da Paolo VI ma restando pur sempre semplice parroco).

Dopo aver pregato in chiesa, ama suonare l’antico organo (realizzato da Hertelmann nel 1573), che don Luigi ha fatto restaurare con l’aiuto dei parrocchiani e degli amici del Presepe meccanico. «Le canne fanno cantare l’aria, elemento vitale – spiega don Luigi – Il respiro è il segno di vita di tutto ciò che vive.
Ecco perché l’organo è così importante nelle chiese. Il canto non è un orpello, ma un elemento importante di ogni celebrazione».

* Dell’amico e coscritto don Paolo Goffi, che mercoledì compie 70 anni, potrei scrivere un libro.
Siamo stati insieme dalle scuole elementari, insieme abbiamo partecipato a campi scuola, insieme abbiamo avuto grandi amicizie (Deni Giustacchini, Daniela Massolini, Cesare Mora, la mia attuale moglie…), insieme con l’amico Deni abbiamo creato il Teatro Sperimentale 5268 ed insieme pensavamo ad uno spettacolo su Socrate.
Ha studiato a Salò diventando geometra, ha lavorato per mesi nello studio di mio cognato Luigi, ha fatto il militare e poi…

Recentemente ha scritto:
«Mi presento... Sono don Gian Paolo Goffi, nato a Gavardo l’8-6-1952, ordinato nel 1986.
Facendo i conti vi sarete accorti che diversi anni sono passati dalla mia nascita all’essere ordinato sacerdote: il cammino per la scelta di vita dedicata a Dio è stato lungo.
È iniziata con un desiderio profondo di amare le persone che avevo identificato con gli anziani di una casa di riposo, andandoli a trovare frequentemente.

Un'esperienza positiva che mi ha portato a pensare: “Come sarebbe bello poter vivere così per sempre”.
Per sempre, ma come? Non sapevo darmi una risposta ed è a questo punto che pian piano è entrato il Signore nella mia vita: a Lui chiedevo che scelta fare. E Lui mi ha fatto capire che non era tanto la vicinanza con gli anziani che mi rendeva felice: la gioia che sperimentavo stando con gli anziani potevo viverla anche con tutte le altre le persone.

Potremmo dire esagerando: “Una vita al servizio di Dio e delle persone" (naturalmente con tutti i limiti personali). E così il seminario è entrato nella mia vita confermandomi che in quella scelta trovavo le risposte alle mie esigenze.
Ordinato nel 1986: prima esperienza a Nave come curato in Oratorio, segue il periodo a Verolanuova come curato secondo, arriva poi il momento importante dei 13 anni come Parroco a San Vito di Bedizzole.

Penso di poter dire che ho provato varie esperienze, mi mancava solo quella dell’Unità Pastorale.
Così, dicendo di sì con gioia al nostro Vescovo, mi sono trovato nell’unità pastorale di Rezzato S. Giovanni Battista, Rezzato San Carlo, Virle.
È una nuova esperienza che inizio con un solo desiderio: “Alla scuola di Gesù amando Dio e le persone, senza nessuna diplomazia e burocrazia. Solo amore (con l'aiuto del Signore naturalmente)”.

Questo è tutto: il mio passato...il mio presente che si sta costruendo.
E il mio futuro? Lo affido a Dio e a voi tutti a cui chiedo l’aiuto che sento necessario profondamente».


Auguri, caro don Paolo, ricordo sempre con affetto il tuo caro papà Arturo, appassionato di ciclismo, e tua mamma, sempre in gran forma! Continua a scrivere le tue riflessioni sul Vangelo del giorno, siamo in tanti ad aspettarle!

*Sabato 11 nella Cattedrale di Brescia ci sono le ordinazioni presbiterali di don Michele Ciapetti (Berlinghetto), don Michele Dosselli (Verolanuova), don Luca Galvani (Gavardo), don Matteo Piras (Vobarno), don Denny Sorsoli (Serle) e del Carmelitano scalzo padre Francesco dell’Eucaristia (Francesco Donato Conte).
Ho avuto la fortuna di conoscere alcuni di loro quando abbiamo realizzato lo spettacolo “All’occhio, Pinocchio!” guidati dal mitico don Alessandro Tuccinardi, allora vicerettore del Seminario diocesano (adesso è parroco di Manerbio).

Di don Luca Galvani ho letto molte cose sul bollettino Parrocchiale.
I genitori raccontano che era un bambino vivace, solare, testardo (e pare dispettoso…ma ti sarai confessato, vero?).
Gli è sempre piaciuto essere al centro dell’attenzione, riservando grandi sorprese. E la sorpresa più grande (per i familiari ed i numerosi amici…ed amiche!) è stata l’annuncio della sua vocazione.
Ho scoperto che è appassionato di cinema: bene! E che prova gusto a far felici gli altri: benissimo!

In una splendida intervista fattagli da don Battista Poli, della parrocchia di Muscoline, don Luca ha detto tra l’altro:
Ho 29 anni, ha studiato al liceo linguistico Fermi di Salò. Durante il terzo anno di liceo è arrivato il curato a Gavardo, una bomba di vita, creativo e pieno di idee, con lui la mia attività di animatore è diventata una passione più grande.
Ho partecipato a Madrid nel 2011 alla Giornata Mondiale della Gioventù, dove ho incontrato un ragazzo della mia età che era in seminario, pensavo gli mancasse qualche rotella per fare una scelta così radicale. Ma questa sua scelta mi ha fatto fare tante domande.

L’ultimo giorno, alla Messa con 2 milioni e mezzo di giovani, durante la Comunione il mondo mi è caduto addosso.
Lì ho capito che da grande volevo fare il prete. Ne ho parlato a casa, ma poi ho accantonato l’idea di entrare in seminario. Ho iniziato un corso di ballo, mi sono fidanzato, dopo la maturità volevo fare il pediatra, ho fatto il test di medicina che non ho passato, mi sono iscritto in Cattolica per lingue straniere, vivevo le attività della parrocchia un po’ più ai margini.

Alla fine del primo anno di università ho conosciuto una ragazza che mi ha aiutato negli esami, ed ho scoperto che aveva un fratello che sarebbe venuto a Gavardo a fare il servizio di seminarista il sabato e la domenica.
Era il giugno del 2013, tornando da uno spettacolo della scuola di Ballo in una discoteca è rinata la domanda: cosa voglio fare della mia vita? Da lì ho riscoperto la mia relazione con Dio, che ha agito nella mia vita tramite le persone che ho incontrato, gli eventi che mi sono accaduti.

Al termine dell’università ho fatto domanda per entrare in Seminario e mi sono laureato alla triennale.
Il cammino in seminario è stato un cammino di presa di consapevolezza per capire chi sono e del mio rapporto con Dio. Entrare in seminario vuol dire mettersi in contatto con la parte più profonda di te, conoscerti come Luca, uomo, credente e cristiano, con la chiamata alla felicità che Dio ci dona.
Il Signore c’è sempre dove vai, prima che tu arrivi Lui c’è già.”


Caro Luca, si vede da lontano che sei un ragazzo d’oro. Abbiamo bisogno di persone che portino speranza, che siano testimoni di pace. È facile volerti bene, lo sai? Hai un sorriso luminoso, e Madre Teresa di Calcutta ha detto: “Non sapremo mai quanto bene può fare un semplice sorriso.”
Preparati a grande feste, a fantastici spettacoli dei tuoi amici e ad una casa che –come dicevo al papà- sta diventando grandiosa come la Basilica di San Pietro! Accompagnandoti con la preghiera, ti ripeto quel che ti dico quando ci incontriamo: “Certamente sei avviato a diventare Papa!” Un Papa Luca non c’è ancora stato… Sarebbe bello che tu, il giorno dell’elezione al soglio pontificio, proclamassi: “Un caro saluto al maestro John!”. Io a quel tempo sarò in Paradiso, dove vanno tutti gli uomini sposati, eh eh eh!

*Anche il mitico don Dario Guerra festeggia il 50° di sacerdozio, ma poiché aveva gli esami alla Pontificia Università Gregoriana, chiese di spostare  l’ordinazione l’8 settembre, il giorno della Madonna e del suo compleanno.
Quindi di don Dario parlerò a settembre (se ghé só amó!)

*Per finire, ricordo due eventi: lo spettacolo di venerdì all’aperto in Piazza Marconi “Non sono una signora” con Paola Rizzi ed il concerto di domenica 12 della Band Km0 all’esterno del Palazzetto dello sport di Gavardo, organizzato dall’associazione Tempo Perso.

Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo. W il Chiese! W gli operatori di pace!
maestro John

Nelle foto:
1) Don Luca Galvani
2) Don Angelo Treccani
3) Io e l’amico Paolo Goffi in un Campo Scuola
4) L’ingresso di don Paolo Goffi a San Vito di Bedizzole
Grazie di cuore a Cesarina Ceci Cattaneo, all’amico e maestro Fabrizio Landi ed al fotografo Riccardo Podavini




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