Oggi faccio i migliori auguri di buon compleanno a quattro donne. Poi parlerò delle iniziative per la Giornata internazionale contro la violenza sulla donna
Cominciamo con gli auguri a due “mie” attrici: Rosa Micheli e Paola Rizzi.
Le ho conosciute fin dagli spettacoli del Gruppo Teatrale Gavardese. Poi hanno recitato con il Teatro Poetico Gavardo: Rosa spesso impersonava le parti dell’innamorata svenevole, Paola quelle della servetta arlecchinesca.
Rosa, che viene da Gargnano, ha sempre avuto il dono dell’umorismo (mi chiama Jos Cornini…forse sa qualcosa che io non so?!), sapeva le parti di tutti e all’occorrenza, nel caso di un vuoto di memoria di qualche attore, riusciva a destreggiarsi “salvando” la scena.
Una volta, durante
“Non mandarmi fiori” a Bologna, Peppino sedendosi aveva sfondato la poltrona di scena e Rosa ha improvvisato all’istante: “Hai finito di demolirmi l’arredamento?!”
Rosa mi ha scritto: “
Grazie John, con il solito affetto, non immutato, ché invecchio, divento più emotiva e vi amo di più. Un bacio enorme a Emi, santaprimadisubito, e Andrea.”
Rosa, tu sei sempre quella ragazza simpatica e intelligente, dalla risata inconfondibile!
Di Paola Rizzi si può parlare fino a domattina, basta dire che ora gira con la Signora Maria, applaudita dappertutto.
Fantastici auguri, care attrici mie!
Ma devo fare gli auguri anche a una bella persona che certamente nel leggermi esclamerà: “Oh no!”.
Si chiama
Daniela Corsetti, è nata a Salò (come me!), ha le qualità che apprezzo di più in una donna: è dolce, riflessiva, ti ascolta con attenzione ed esprime il proprio pensiero, ride alle battute e (dulcis in fundo) è brava in cucina.
Peccato il papà interista…ma è un grande ballerino!
Daniela è moglie del mio simpaticissimo e juventinissimo nipote Marcello Franceschetti: quest’anno hanno festeggiato il 6° anniversario di matrimonio e spesso vanno in giro con il camper e la cagnolina Luna. Buona vita, Daniela!
Da qualche parte dal cielo, compie gli anni la mia cara cognata
Giovanna Maccarinelli, dolcissima moglie di mio cognato Luigi Avanzi.
Da lassù Giovanna veglierà sui suoi splendidi nipoti: Mary Jo, (fiore di primavera, figlia di Marcella e di Cristian Bonomini) e Leone Sky (bello come il sole, figlio di Namfon e di mio nipote Matteo).
E veniamo alle cose tristi. Uomini che odiano le donne.
Donne uccise da maschi pieni di orgoglio, di gelosia, di voglia di possesso, che dicono di amarle. È una vera e propria strage.
Ai femminicidi si aggiungono violenze quotidiane, donne molestate, perseguitate, aggredite, picchiate, sfregiate.
Ci sono donne che combattono una guerra, senza dover andare lontano.
Il campo di battaglia è il loro corpo, percosso, battuto, maltrattato senza pietà da un uomo che aveva promesso loro amore eterno. Botte di ogni tipo: pugni, calci…fatico a scrivere, non ne ho la forza.
Com’è possibile? Quando narrano queste orribili notizie, i giornali spesso pubblicano i visi dei due innamorati felici. Cosa accade poi, per passare dall’amore alla tragedia? Una storiaccia che pare non avere mai fine. Quando noi uomini cambieremo in meglio?
In occasione del 25 novembre il Comune di Gavardo ha organizzato varie iniziative, tra le quali “
Parole di donne e donne di parola”.
Sono andato all’affollatissimo incontro in Biblioteca, dove Chiara Abastanotti ha parlato del libro da lei illustrato dedicato a Lea Garofalo, una madre decisa ad allontanare la figlia dalle frequentazioni malavitose con cui lei stessa ha da sempre dovuto convivere.
È stata una serata interessante e commovente. Che mi ha fatto riflettere molto. Ringrazio Chiara e tutte le persone che hanno contribuito a rendere ancor più significativa la serata.
A tutti è stato consegnato un braccialetto di lana rossa, realizzato da Daniela Lucci, moglie di pastore, che ha scritto: “
Un modo visibile per esprimere che il dolore di quelle donne è anche il mio e voglio impegnarmi per dire basta alla violenza.”
C’era un’opera dell’amica Gabriella Goffi: una sedia vuota, dipinta con il colore del sangue, simbolo del posto occupato da una donna che non c’è più, portata via dalla violenza.
Ci sono altre importanti iniziative: “
Mi fidavo di te”, una mostra suggestiva presso l’Auditorium Cecilia Zane in cui sono esposti i manifesti elaborati dai ragazzi della sezione Grafica del quinto anno dell’Istituto Perlasca di Vobarno (in collaborazione con Soroptimist Salò Alto Garda Bresciano).
E poi la mostra fotografica, che verrà inaugurata venerdì 26 presso il Vecchio Mulino, con le fotografie di Elisa Rosina e Thea Pasini. Una mostra che vuole dare un sorriso e una speranza anche a chi non crede ci possano essere.
Ricordo i due bellissimi manifesti di Elisa e Thea dello scorso anno, con le scritte “
…per le sue ali che avete tarpato” e “
…per la libertà che le avete negato”.
Ho avuto la fortuna di vedere Thea Pasini recitare in uno spettacolo, e mi avevano colpito la freschezza della recitazione ed il feeling con il pubblico. Thea è una ragazza creativa, curiosa, con la passione per la fotografia e il teatro, il disegno, i tatuaggi.
Le piace scrivere e fotografare ritratti di persone, soprattutto volti di bambini, vedere oltre la superficie, cogliere la bellezza che emana dagli occhi.
Nel 2017 ha seguito la serie A della squadra la Leonessa di basket.
Ha mille progetti, ha sempre la testa in movimento. Il suo sogno è avere uno studio proprio, uno spazio adibito alle sue passioni, una fucina dove collaborare con menti creative, perché
“gli artisti sono custodi delle emozioni”.
Ho trovato alcune parole da lei dette o scritte:
“La passione per la fotografia è nata molti anni fa, da piccola, quando grazie al lavoro di mio padre, mi sono ritrovata con una vecchia reflex analogica in mano. Negli anni questa passione è andata via via approfondendosi. A 16 anni ho comprato la mia prima reflex, il mio primo libro di tecnica base e da lì è iniziato davvero tutto.
Col tempo, la fotografia ha iniziato a far parte della mia quotidianità, tanto da diventare un tratto distintivo della mia personalità. L’aspetto che più mi piace di questo mondo è il continuo rinnovarsi e il fornire sempre nuovi stimoli per imparare qualcosa di nuovo. La fotografia racchiude la possibilità perfetta di catturare e trasmettere emozioni, permette di dargli un contesto e di tenerle sempre con sé. Prediligo da sempre la fotografia ritrattistica proprio per questo motivo: le persone hanno la fantastica capacità di esprimere il loro cuore attraverso un movimento, un sorriso o un semplice sguardo.
Nei miei scatti ho cercato di rappresentare alcuni dei meravigliosi e significativi aspetti della vita di ogni donna, provando a catturarne anche emozioni talvolta celate.
Catturare e custodire attimi fugaci, parole sussurrate, emozioni nascoste è ciò che amo di più e ciò che non smetterò mai di provare a fare.
Ho una passione smodata per gli occhi e, a questo proposito, mi piacerebbe saper scrivere una citazione d’effetto sulla potenza dello sguardo, sulla sua Energia e sulla sua capacità di suscitare ogni sorta di Emozione.
La verità è che gli occhi sono l’unica parte di me della quale non ho mai dubitato, della quale mi sono sempre fidata, della quale sono tremendamente orgogliosa, grazie alla consapevolezza che mi pervade ogni volta che guardo attraverso un obiettivo.
Mi sono cimentata anche a teatro, come "attrice", per poi capire che il "dietro le quinte" è ancora la parte del palcoscenico che preferisco. Il teatro ha una magia intrinseca che pochissimi luoghi possiedono. Le luci, le scenografie, le maschere, i costumi, i toni, le movenze. Tutto ha una sua logica e un suo ordine, ma anche l’imprevedibilità dettata dalle persone che stanno dietro a tutto ciò.”
Thea è figlia della mia amica Paola Melgari, anche lei aveva partecipato al Gruppo Teatrale Gavardese.
La vedo spesso nel ruolo di assicuratrice, e anche se è sempre di corsa ogni volta che la incontro è davvero un piacere.
Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo. W il Chiese!
maestro John
Nelle foto:
1) Thea Pasini
2) Rosa Micheli (a sinistra) nello spettacolo “La Cassapanca della Adele” tratto dai racconti del mitico Antonio Abastanotti
3) Paola Rizzi con la chitarra, con gli amici Gianna Tobanelli, Bruno Zucchetti e Alex Savoldi
4) Paola Melgari quando recitava nel Gruppo Teatrale Gavardese