31 Agosto 2021, 09.25
Blog - 21 grammi di psicologia

Noia e alimentazione

di Sabina Moro

Spesso l’alimentazione può svolgere un ruolo regolatore nella gestione del tempo, il cibo verrebbe quindi utilizzato per gestire gli stati di noia e gli stati di frenesia. Vediamo insieme questo aspetto nel dettaglio


Come è ormai noto, l’alimentazione viene molte volte utilizzata per gestire le emozioni spiacevoli ma può avere un ruolo fondamentale anche nella gestione temporale.

Prendendo in considerazione la noia, il cibo servirebbe per colmare un vuoto e per far passare il tempo, dandoci l’impressione che lo stiamo sfruttando e non sprecando. Allo stesso modo, quando siamo sovraccarichi di impegni e il tempo sembra passare molto velocemente, il cibo avrebbe il ruolo di rallentare e dilatare il tempo. Può essere molto utile iniziare a chiedersi che significato ha per noi la noia e come la avvertiamo a livello fisico.

Spesso la noia viene visualizzata come:

- Bisogno di passatempo: noia connessa ad una mancanza di stimoli. Si presenta principalmente quando si è soli e lontani dalla socialità che permette di avere momenti di svago e gioia. Pur se rimane in sottofondo e viene placato dalla fame, è presente uno stimolo a ricercare qualcosa di nuovo;

- Letargismo: noia come passività e rassegnazione alla propria condizione di vita piatta. Non ci si ferma a riflettere su cosa potremmo fare per modificare la nostra condizione e rendere la vita più dinamica ma ci si limita ad essere invidiosi ed aggressivi nei confronti di chi ha uno scopo. Può condurre a sperimentare sentimenti di tristezza e depressione e l’impulso a mangiare può ridursi;

- Vuoto interiore: noia connessa alla sensazione di un vuoto interiore. Il cibo viene utilizzato come strategia di riempimento e di appagamento. Conoscere il proprio vuoto (quando e come si manifesta) potrebbe portare ad accettarlo e a individuare nuove strategie più funzionali per poterlo gestire.

- Attesa: noia come attesa di qualcosa che potrebbe arrivare e potrebbe cambiarci la giornata, noia come dipendenza dalle azioni di qualcun’altro. Spesso è connessa ad una bassa autostima, ad una considerazione di sé come incapaci di potersi gestire e prendere delle decisioni in modo autonomo. Fai ciò che ti piace, senza dover aspettare i tempi di qualcun altro, valuta se in questo modo la tua condizione psicologica cambia;

- Blocco psicologico: noia come stallo legato all’idea “prima il dovere poi il piacere”. Spesso ci focalizziamo sul dovere e, se non abbiamo svolto i nostri compiti, non possiamo permetterci di concederci un piacere. Nel momento in cui però non abbiamo voglia saremo bloccati in quanto, finché non compiremo il nostro dovere, non potremo concederci il piacere. Chiediti se è cosi necessario che tu rispetti questa regola in modo rigido e, quando ti troverai bloccato, prova ad invertire l’ordine concedendoti, prima del dovere, un piacere.

Dal testo - Donne che mangiano troppo - di R. Gockel

Dott.ssa Moro Sabina
3934107718
sabina.moro@outlook.it
Instagram: 21grammi_di_psicologia



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