«Mi hanno sgamato»

«Dai, già che siamo qui proviamo a salire ancora un po’». Così Giancarlo, volontario della Protezione civile di Agnosine, facente parte della squadra “mista” che ieri pomeriggio stava perlustrando l’area attorno alla località “Damenur”, sopra l’abitato di Navezze, frazione di Bione.

E lì l’hanno trovato, tranquillo e sano come un pesce.
Poi ha acceso il telefonino (ce l’aveva ma lo teneva spento) e ha postato su Instagram un selfie insieme ai soccorritori, con tanto di hastag: #mihannosgamato.

E’ finita così la ricerca di Luca, 24enne di Leno che mercoledì mattina aveva fatto perdere le sue tracce dopo essersi allontanato da casa.
L’aveva detto ai familiari: «Non cercatemi per 15 giorni».
Poi se n’era andato con l’auto della madre, una tenda da campeggio ed un capiente zaino.

La Fiat Seicento rossa è stata individuata dopo poche ore parcheggiata in uno spiazzo lungo la Intercomunale Bione-Casto, col lunotto posteriore sfondato, ma regolarmente chiusa a chiave.
Di più: sempre mercoledì mattina una telecamera l’aveva inquadrato mentre faceva acquisti in un negozio di alimentari a Casto.

Le ricerche, giustificate dal fatto che il giovane era considerato debole dal punto di vista psichico e che se n’era andato proprio per non farsi sottoporre ad un Aso (accertamento sanitario obbligatorio), erano cominciate la sera stessa impegnando carabinieri, agenti della Locale, Protezione civile di Bione e vigili del fuoco.
Nella giornata di giovedì si sono aggiunti gli uomini del Soccorso alpino e i volontari della Protezione civile dei Comuni circostanti.

Fino a ieri quando, nel primo pomeriggio, il ragazzo è stato ritrovato.
Aveva piazzato la tenda nelle pertinenze di un fienile disabitato e ormai diroccato. Nessuno in due giorni era arrivato fin lì e coperto com’era, dall’alto con i droni dotati di termo-camere e con l’elicottero Drago non era stato possibile vederlo.
Né lui aveva intenzione di farsi trovare.

Tranquillo e “collaborativo”, una volta raggiunto, il giovane ha accettato di essere accompagnato al campo base delle ricerche, vicino al campo sportivo comunale di Bione, dove ha trovato ad attenderlo un’ambulanza dei volontari Anc salita dai Tormini di Roè, per un ricovero di supporto all’ospedale di Gavardo, dove ha potuto incontrare anche i familiari.