14 Ottobre 2013, 07.46
Barghe
Animali

Assaliti dai calabroni

di Ubaldo Vallini

Scene da film dell'orrore, quelle di ieri pomeriggio a Barghe, dove soprattutto un cane e con lui un gruppo di ragazzini sono stati presi di mira da un intero sciame


Erano da poco passate le 13 e 30 e la contrada di Fossane stava festeggiando la "Madonna degli osei" quando sette, otto ragazzini che stavano giocando in un prato lì vicino, si sono trovati in mezzo ad un intero sciame di calabroni.
Per loro fortuna, il primo ad essere preso di mira dagli arrabbiatissimi insetti è stato Gez, il Labrador nero "del Carlo" che docile li accompagnava.
 
Forse già deboli per la fredda temperatura di questi giorni, del gruppo che rapidamente si è disperso, i calabroni sono poi riusciti ad attaccare solo Alessandro e Daniel, entrambi di otto anni: spaventatissimi i due sono corsi in direzione delle mamme che con una serie di scappellotti hanno allontanato una decina almeno di bestie che si erano infilate fra i capelli dei loro pargoli, che grazie al provvidenziale intervento hanno rimediato solo una puntura a testa.
Una paura, quindi, risolta con una visita alla guardia medica ed un paio d'ore sotto osservazione, per evitare guai da shock anafilattico.
 
Peggio è andata al Labrador, vittima di numerose punture: ad occuparsene il sindaco Gian Battista Guerra, appena arrivato sul posto per lo spiedo, che dopo un consulto telefonico con un veterinario gli ha somministrato 4 mg di un potente cortisonico, ed è stato messo a nanna.
 
Sul posto per la bonifica del melo mezzo marcio dentro al quale vivevano un centinaio di grossi calabroni, sono intervenuti veloci i Vigili del Fuoco da Vestone, che hanno lavorato di veleno e motosega per più di un'ora prima di essere certi di aver distrutto il grosso nido pieno anche di grasse larve.
 
Ma come è successo che i calabroni si siano improvvisamente trasformati da tranquilli abitanti del melo in temibili aggressori?
 
Pare, ma è appunto solo un ipotesi, dopo veloce ascolto del concitato racconto di un paio di ragazzini coinvolti nella vicenda, che poco prima uno di loro avesse notato quelle che riteneva essere vespe uscire e rientrare dal buco nel tronco e che per dispetto gli abbia gettato dentro un sasso, prima di andarsene in cerca di un pallone.
Insomma: Gez, placido labrador nero, si sarebbe trovato per sbaglio sulla traiettoria dello sciame in missione punitiva.
 
Per sbaglio si, ma non a caso, era ieri l'opinione diffusa in quel di Fossane, con i contradaioli convinti che in qualche modo la Beata Vergine che stavano festeggiando ci avesse messo del suo, per evitare che la festa in suo onore si tramutasse in tragedia, ed il fantastico spiedo in un boccone amaro.

 


Commenti:
ID36855 - 14/10/2013 13:09:12 - (Tc) -

Son stati fortunatissimi,che erano anche intorpiditi dalla bassa temperatura....se fosse successo col caldo estivo...il risvolto sarebbe stato piu' grave....meglio non pensarci va...tutto e' bene cio' che finisce bene...

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