Del ponte sul Caffaro

... Questo è il ponte sul Caffaro al confine fra il Bresciano ed il Trentino, fatta “la tara” ai video e ai comunicati allarmistici che sono susseguiti nei giorni scorsi.

Così in occasione del summit avvenuto a Trento al quale hanno partecipato fra gli altri il presidente della Pat Maurizio Fugatti, il vicepresidente della Provincia di Brescia Guido Galperti, il presidente della Comunità montana valsabbina Flocchini ed il sindaco bagosso Marca, oltre ad alcuni tecnici.

Il confronto ha portato ad una unità di intenti sulla sistemazione del ponte che tutti sperano possa essere messo velocemente in pratica.
Trento è pronta a realizzare un ponte provvisorio tipo Bailey per bypassare il vecchio e storico passaggio bisognosi di sistemazione, che dovrà essere in carico a Brescia.

Rimarrà al momento inutilizzato il ponte nuovo realizzato dal Comune di Bagolino poco più a valle: sarebbe inidoneo, per la sua geometria, a sopportare anche solo momentaneamente il traffico pesante nei due sensi di marcia.

La speranza è che nel sistemare il vecchio ponte del 1906, lo si possa allargare un poco, quel tanto che basta per poter utilizzare il ponte nuovo e permettere così di gestire il flusso del traffico sulla “rotonda quadrata” progettata ormai diversi anni fa.
Un progetto da troppo tempo fermo al palo. I

l vecchio ponte sul Caffaro è stato recentemente oggetto di verifiche statiche e di sopralluoghi in collaborazione con l'Università di Brescia, dalle quali, nel novembre 2020,

Dagli uffici della Provincia di Brescia, precisano che «Il Comune di Bagolino ha svolto negli scorsi anni una progettazione di ristrutturazione del ponte al quale gli Uffici provinciali e tutti i soggetti competenti bresciani e trentini avevano dato parere favorevole.
Un progetto revocato dallo stesso Comune lo scorso agosto.
Subito dopo la revoca del progetto esecutivo da parte del Comune, la Provincia ha dato il via allo studio con società specializzata in indagini strutturali e con l’Università di Brescia e alle prove di carico: a novembre dello scorso anno era emersa la capacità di supportare fino a 40 tonnellate. Ora la Provincia intende intervenire per sistemare il ponte».