Un Patto per il rilancio del Maniva

Il rilancio del comprensorio del Maniva, sia per il turismo invernale sia estivo, passa attraverso un Patto fra gli enti locali che ne condividono il territorio: le due Comunità montane di Valtrompia e Valle Sabbia e i due comuni di Collio e Bagolino.

Questi enti, con la Comunità montana della Valtrompia come capofila, hanno presentato il 26 maggio scorso a Regione Lombardia il «Patto territoriale per lo sviluppo economico, ambientale, sociale e della mobilità del territorio montano del Monte Maniva», che si pone come obiettivo la realizzazione di interventi per complessivi 22.750.000 euro (di cui 12.500.000 euro chiesti come contributo al Pirellone) per il potenziamento del turismo invernale ed estivo del comprensorio.

Fra i progetti prevista dal Patto, che vede anche una partnership con i privati (Maniva Ski, Dosso Alto e Ski-Mine), figurano la sostituzione degli impianti di risalita del Maniva «Zocchi» e «Barard» e la riqualificazione delle strade di accesso al comprensorio.

Il Comune di Bagolino, però, ha chiesto di modificare il suo progetto originario, quello di un albergo diffuso, con quello di un parcheggio interrato da realizzare nel centro storico, vista la carenza di posti auto, da realizzare sotto il campo sportivo dell’oratorio. Si tratterebbe di una struttura a due piani per complessivi 140 posti al servizio sia degli abitanti, sia dei turisti. I promotori del Patto hanno trovato un'intesa e il sindaco Gian Zeno Marca ha quindi visto raddoppiare da 400mila a 800mila euro il potenziale di contributo atteso dalla Regione.

«Il progetto del parcheggio – ha dichiarato il primo cittadino al Giornale di Brescia – è legato a quello relativo alla riqualificazione dell’oratorio, che attualmente è al vaglio della Curia e l’iniziativa dell’albergo diffuso sarà comunque portata avanti. Sul territorio c’è una carenza di posteggi: l’obiettivo, con il parcheggio interrato, è anche quello di intercettare i turisti facendo in modo che visitino il paese prima di salire in Maniva grazie ad un servizio di bus navetta di collegamento».

Per completare l'opera Bagolino dovrà comunque garantire un cofinanziamento di ulteriori 3 milioni di euro, parte dei quali potrebbe arrivare dai Fondi dei Comuni di confine.