Un festival per i canti di strada?

Dando cioè continuità nel tempo  e organizzazione alle esibizioni canore di chi ancora crede nel canto popolare spontaneo, interpretato secondo le modalità espressive e i repertori tradizionali dei vari paesi?

Il quesito si sta ponendo da quando a Bagolino, nell'ambito de La Transumanza, è stato organizzato un giro di intrattenimento canoro per le strade e le osterie del paese con alcuni gruppi di canto popolare, che si sono costituiti in provincia di Brescia.

La piccola, ma significativa manifestazione, risale all'ottobre scorso, quando quattro gruppi di canto hanno accolto con entusiasmo l'invito della Proloco di Bagolino ad esibirsi nelle strade, piazze, bar e osterie del paese per intrattenere turisti e residenti con i propri repertori. Quasi superfluo sottolineare che la mente istigatrice dell'idea sia da ricercare tra i coristi del Coro Beorum, che sul canto di osteria e di strada hanno costruito la propria identità canora.

Così sono intervenuti il Coro Ciclamino e il Coro Beorum di Bagolino, i Contradaioli di Manerba del Garda, e Gli Amici di Vallio Terme e Serle. Un piccolo esordio sul grande scenario della tradizione di canto di gruppo, diffusissimo in passato, oggi sempre meno praticato ma ancora vivo nella memoria delle genti e attivo in qualche zona.

Come a Bagolino, dove la connaturata attitudine alla musica, al canto, al ballo ha consentito il mantenimento anche di questa consuetudine. Basti pensare alla consolidata presenza del Coro Beorum a feste, festeggiamenti, ricorrenze, manifestazioni in strade, piazze, osterie del paese ed anche al di fuori. O al meno noto Coro Ciclamino, che rivolge la sua attenzione agli anziani, intrattenendo ogni mese con il canto gli ospiti della casa di riposo per la festa dei compleanni, o durante l'inverno andando a cantare davanti a casa di persone anziane, per ricordare insieme a loro i canti della loro gioventù: -Abbiamo una mappa su cui sono segnate le case degli anziani,
 e noi andiamo a trovarli cantando per loro. Spengono la TV ed escono di casa, ci ringraziano del pensiero,  qualcuno si commuove e piange. - E scommetteremmo che tanta commozione sia reciproca.

I Contradaioli di Manerba del Garda sono intervenuti portando i canti del lavoro nei campi, della vendemmia, delle feste sull'aia, dei matrimoni, nell'area gardesana della Valtenesi, raccolti attraverso la memoria degli anziani della loro zona, mentre Gli Amici di Vallio Terme e Serle hanno interpretato i canti antichi dei loro paesi tradizionalmente cantati nelle strade e nelle occasioni di festività e sagre locali.

Maschile il Coro Beorum, come era consuetudine in passato tra i frequentatori delle osterie; misto invece il Coro Ciclamino, che fa capo essenzialmente all'associazione di volontariato Il Rododendro; gruppo corale misto, di composizione quasi completamente famigliare quello de I Contradaioli; gruppo spontaneo maschile anche quello de Gli Amici, che si ritrovano a cantare in occasione di feste e cene.

Che il piccolo esordio si consolidi quindi, ampliando la partecipazione di un maggior numero di gruppi di canto. E se non sarà un festival, sia almeno una festa del canto di strada e di osteria, che ogni anno ritorna per far sentire la voce delle genti che parlano dal vero ai propri simili.


Nelle foto di Luciano Saia: momenti di canto in strada e in osteria con il Coro Beorum e il Coro Ciclamino di Bagolino, I Contradaioli di Manerba del Garda e Gli Amici di Vallio Terme e Serle

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