Frane

L’allarme nella notte e questa mattina problemi viari a non finire.

Così lungo la Provinciale 669 fra Sant’Antonio e Bagolino, dove diversi metri cubi di roccia franati dalla montagna hanno isolato l’intero abitato di Bagolino, con l’unica valvola di sfogo, teoricamente non utilizzabile causa restrizioni Covid, rappresentata dalla stretta e tortuosa strada che passa dal centro trentino di Riccomassimo.

Così anche lungo la Sp 50 fra Nozza e Belprato, dove i versanti della montagna in più punti hanno scaricato sull’asfalto pietre, terriccio e tronchi d’albero.
Anche qui giro lungo attraverso la Pertica Bassa, per gli abitanti di quella Alta che debbono scendere in fondovalle.

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Aggiornamento ore 11

Riaperta a tempo di record la Provinciale 669 fra il lago d'Idro e Bagolino, bloccata nella notte a causa della frana di roccia precipitata su una curva poco dopo la santella del Parantà (per chi sale verso Bagolino).

Ci vorranno ancora un paio d'ore di lavoro della ruspa, invece, per riaprire la Sp50 invasa dal fango fra Nozza e Belprato.

.in foto: i lavori per liberare la strada verso Belprato; la frana sulla 669 inviata da un lettore