IV Novembre, ricordo di guerra, impegno di pace

Questa data storicamente indica il giorno della fine della Prima Guerra Mondiale (Armistizio di Villa Giusti a Padova) e la vittoria dell'Italia contro l'Austria, con la riunificazione dei territori di Trento e Trieste e il compimento dell'unificazione nazionale iniziata nel periodo risorgimentale.

Il 4 Novembre 2021 ha celebrato quest'anno anche il Centenario del Milite Ignoto (1921-2021), la deposizione della salma di un soldato caduto durante il conflitto, non identificato, e tumulato presso l'Altare della Patria a Roma a simbolo di tutti i caduti e dispersi in guerra.

La commemorazione dei soldati morti e dispersi nella terribile guerra è parte integrante del cerimoniale del 4 Novembre, e anche a Bagolino la cerimonia è iniziata con la deposizione di una corona di alloro al Sacrario dei Caduti presso la Chiesa di Adamino.

Una delegazione di Alpini, Fanti e Carabinieri in congedo ha infatti reso onore ai 72 caduti di Bagolino con l'alzabandiera, il saluto militare, l'Inno Italiano, la Canzone del Piave, il Silenzio, gli inni che sempre accompagnano tali cerimonie.

La commemorazione è proseguita poi presso il Monumento ai Caduti, dove è stata deposta anche lì una corona d'alloro ed eseguito il rito dell'alzabandiera, alla presenza del capogruppo degli Alpini Manuel Schivalocchi, il presidente dei Fanti Claudio Morandi, il referente dei Carabinieri in congedo Giovanni Pelizzari, il Sindaco Gianzeno Marca, e rappresentanti delle Associazioni d'Arma; era presente anche una delegazione scolastica, composta da alunni della classe 5ª accompagnati dalla Mª Sara Ferremi, e della classe 2ªA con le prof.sse Rossella Lazzara e Guendalina Pelizzari, presente anche il preside prof. Ugo Basciu.

Nel corso della messa celebrata per la ricorrenza del 4 Novembre, nella sua omelia il parroco don Paolo Morbio ha ricordato i soldati caduti, in gran parte giovani e giovanissimi che persero la vita per l'assurdità della guerra, e ha richiamato con forza i fedeli all'impegno personale e collettivo per la pace, il rispetto dei diritti umani, e la difesa dell'ambiente, come auspicato anche da papa Francesco per il futuro della terra e dei nostri giovani.

La funzione religiosa è stata animata da inni religiosi interpretati dalla tromba del M° Stefano Bordiga, Salga a te Signor, Guarda questa offerta, Simbolum 77, Credo in te Signor, e l'immancabile Silenzio con Signore delle Cime; un Alpino ha letto infine la Preghiera per i soldati morti la Patria.

Al termine della funzione religiosa, gli alunni delle scuole di Bagolino hanno letto riflessioni personali e poesie sul tema della guerra; tra le tante acute e commoventi osservazioni dei ragazzi, in particolare ha colpito una domanda da una poesia, che rompe la cortina di ipocrisia di cui si ammanta la retorica della guerra: "Volete davvero mandare un uomo a morire?".

Da una guerra all'altra, rispondono le madri russe, come risponderebbero le madri di tutto il mondo:

"I russi vogliono fare la guerra. Se volete sapere se i russi vogliono fare la guerra, chiedetelo alle madri, chiedetelo ai soldati sepolti sotto le betulle, chiedetelo alle madri." *

Chiedetelo alla madre del Milite Ignoto, e a tutte le madri che inginocchiate davanti alla sua tomba lo chiamano con il nome dei propri figli morti o dispersi, mai ritornati, mai ritrovati.



* in Giorgio Roggero, Lungo il Don, fiume di guerra, fiume di pace, Feltrinelli 1998

Nelle foto di Luciano Saia: Momenti della celebrazione del 4 Novembre a Bagolino, il 6/11/2021

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