Gianpaolo Capelli ha intervistato per noi i Capi-ballerini. Un tuffo nella storia del Carnevale di Bagolino accompagnato da un "remix" di immagini e video di proprietà della Proloco. VIDEO
El Carneal de Bagulì e i so capi balerì
Un detto popolare che riguarda i due carnevali del Comune di Bagolino, quello del capoluogo e quello della frazione Ponte Caffaro recita così “Le feste de Pasqua e Nadal e le Sante feste de Carneal” ed è uguale per tutti e due i paesi, anche se poi il campanilismo non manca sulle esecuzioni musicali, i balli, con discussioni a volte accese sul carnevale più bello.
Lascio agli intenditori le disquisizioni e sulle differenze dei due carnevali e sulla bravura degli interpreti, accertato che tutti e due provengono dalla stessa derivazione popolare e folcloristica.
Mi voglio invece soffermare su due figure importanti del carnevale di Bagolino a prescindere da quelle importantissime e insostituibili dei ballerini.
Parlo dei capi ballerini raccontando delle loro funzioni che sono importanti, e non solo come molti pensano solo coreografiche.
Conosco il capo ballerino Giovita Fusi di Bagolino dall'inizio della metà degli anni ottanta, quando spesso salivo nel paese rinomato per il “bagoss” ma credo in egual misura per il suo carnevale, che ha varcato i confini nazionali con rappresentazioni dello stesso anche all'estero. Andavo lassù per le mie riprese in video.
Va rimarcato l'amore viscerale che gli abitanti di Bagolino hanno per il loro carnevale.
Negli anni ottanta non era come ora, che tutti con i telefonini riprendono con facilità estrema quello che vedono e i più bravi con il loro pc fanno montaggi video quasi professionali.
Allora le telecamere buone costavano qualche milioncino di lire, ingombranti e non certo con la qualità di ripresa ai livelli attuali.
Proprio in un martedì grasso dei primi anni ottanta, uggioso e con qualche fiocco di neve che cadeva, dopo aver filmato i ballerini sulla Statale e nelle contrade interne del paese di Ponte Caffaro, sono salito nel pomeriggio a Bagolino per il gran finale del carnevale con il ballo serale “dell'Ariosa”.
Allora i ballerini erano circa un centinaio e i suonatori una decina.
Dopo aver girato tutto il pomeriggio al seguito dei ballerini, intervistando anche le giovani rappresentanti della pro loco locale, verso le 20 mi trovai in una piazza Mercato libera dalle auto che allora erano poche e gremita sui suoi lati di persone fino all'inverosimile.
I ballerini tutti intorno a forma di cerchio, i suonatori in centro con i due capi ballerini pronti a impartire gli ordini per il ballo finale di saluto con “l'Ariosa”.
Uno dei due capi ballerini era l'attuale Giovita Fusi che allora era da poco assunto a questo ruolo, ruolo che ricopre tutt'ora e l'altro capo ballerino era lo scomparso Gianfirmo Buccio, ora sostituito da Gianantonio Fusi.
Ricordo che ero sul un poggiolo con bella vista sulla piazza per riprendere meglio la ballata e mi trovo vicino il figlio di Giovita, Cristian vestito da “bagos”.
Allora aveva circa dieci anni, ora ne ha quarantaquattro - ne è passata di acqua sotto il Parantà - e lui in presa diretta mi commenta il ballo che stavo riprendendo.
Video storico trasmesso allora su TeleBondone e replica delle riprese in tante copie in casette Vhs che hanno fatto il giro non so di quanti paesi.
Ora il ballo della “Ariosa” si tiene in piazza Marconi, piazza Mercato serve come posteggio delle macchine.
Ma ritorno ora alle funzioni del capo dei ballerini.
In questo lunedì al mattino presto nella chiesa parrocchiale di San Giorgio di Bagolino, avrebbe dovuto esserci la santa messa di apertura dando vita alla due giorni del carnevale dopo le interruzioni degli anni scorsi causa pandemia, ma tutto dopo una speranza di riaprire la manifestazione, niente carnevale anche in questo 2022.
Non potendo scrivere sul carnevale attuale penso di telefonare e sentire il capo ballerino Fusi Giovita e scrivere qualcosa sulle sue funzioni di capo ballerino.
“Lasem perder”...lasciami perdere mi dice quando chiedo di intervistarlo, “el carneal sel fa mia”, il carnevale non si fa, “go mia voia de parlà”, non ho voglia di parlare.
Sembrava fosse cascato il mondo.
In queste poche frasi è racchiusa tutta la sua amarezza interpretando anche quella dei suoi amati ballerini.
Alla mia richiesta di intervistarlo sulla sua funzione di capo ballerino, ritrovo il solito Giovita simpatico e disponibile.
Giovita come lavoro nella vita ha fatto l'impiegato comunale.
Da quasi quarant’anni ha assunto il ruolo di capo ballerino che continua tuttora.
Anche la moglie non è da meno e confeziona di tutto per il carnevale bagosso.
In breve Giovita si scioglie e mi spiega le funzioni del capo ballerino, quali sono le sue prerogative e i suoi doveri.
Alla mattina presto verso le sei al suono del corno dà la sveglia ai ballerini che si devono vestire e recarsi alla santa messa nella chiesa parrocchiale, non ci sono deroghe tutti devono partecipare entrando in chiesa con il costume tradizionale a viso scoperto con il capello in mano e la maschera sul cuore.
I capelli coperti di oro fanno poi bella mostra sulle balaustre degli altari laterali.
Finita la santa messa, dopo il rinfresco caldo in canonica il capo ballerino controlla che tutti escano con la maschera sul viso e il primo ballo si tiene fuori dalla chiesa.
A questo punto ogni ballerino sceglie la suonata che vorrà che venga eseguita per lui e lungo la giornata tutta la compagnia si fermerà davanti alla porta della casa da lui scelta e i suonatori accompagneranno i ballerini con il motivo da dedicare ad amici, parenti, fidanzate o alle persone che per loro hanno cucito i capelli o hanno imprestato i preziosi ori che ornano il loro copricapo.
Dedica che viene pagata ai suonatori.
Il capo ballerino fa da tramite tra ballerini e suonatori e lui che fa rispettare quanto concordato tra le due parti, facendo eseguire il ballo e le suonate nel luogo che il ballerino ha deciso.
E' il capo ballerino che organizza i trasferimenti.
Il compito del capo ballerino e anche quello di assumere i suonatori per il carnevale.
Prima del ballo conta i ballerini li divide in capi e figure e impartisce gli ordini per il buon svolgimento delle coreografie.
Partecipa anche al ballo.
I capo ballerini a Bagolino sono due, e vestiti in modo diverso.
Giovita da sempre porta il copricapo cucito su disegno ricordando quello che gli diceva il nonno e di come era confezionato una volta, il copricapo del secondo capo ballerino è un capello nero a larghe tese con fascia colorata di decoro.
Non posso esimermi di chiedere a Giovita l'incremento dei ballerini e dei suonatori nei suoi anni di guida degli stessi.
Con soddisfazione afferma che la passione e l'attaccamento alla tradizione del carnevale è in aumento anche tra i giovani.
Dal vivaio dei mini ballerini guidati attualmente da Giovita Scalvini ci sono nuove entrate, nonostante il naturale rimpasto, tanto che i ballerini dai 100 degli anni ottanta, ora hanno raggiunto i centoventi e i suonatori da dieci di una volta sono passati a diciotto attuali e tutti si applicano nello studio delle partiture musicali originali del carnevale.
“Le sunade le va fate come na olta”, le suonate devono essere fatte come una volta.
Per inquadrare brevemente Bagolino con la sua storia, con il suo carnevale, fatto di “mascher e balarì”, a cura della pro loco e del comune di Bagolino alcuni anni fa erano state prodotte due videocasette Vhs.
I tempi sono cambiati i videoregistratori scomparsi, e allora ho pensato di riversarle e scegliere i passaggi video più importanti, montarli per una visione attuale anche in ricordo di tante persone scomparse che nel loro piccolo hanno fatto la gloria del carnevale di Bagolino.
Grazie alla concessione dell'attuale presidente della pro loco di Bagolino Daniele Scalvini attraverso vallesabbianewsTV si possono rivedere le immagini di allora.
Chiudendo voglio sperare che tutti gli amanti delle tradizioni popolari dei nostri paesi, il prossimo anno possano liberamente ritornare alle loro manifestazione pre-pandemia e non ci siano più ostacoli.
L' augurio è che per il prossimo carnevale possiamo gridare insieme: BENTORNATO CARNEVALE DI BAGOLINO.
Gianpaolo Capelli
in fotografia:
foto 1 il capo ballerino Giovita Fusi
foto 2 il capo ballerino Gianantonio Fusi
foto 3 e 4 mascher e balarì
Le foto sono di Attiio Zontini
Questo ed altri video, con maggior risoluzione, su VallesabbianewsTV
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