A Bagolino un balzo del 25,7%

Con un incremento del 25,7% nel 2019 rispetto all’anno precedente, che lo porta a quota 75,7% di raccolta differenziata, il Comune di Bagolino è quello che più di altri è riuscito a migliorare la sua performance.

C’è da dire che nel 2018, fra i Comuni valsabbini, era quello che presentava il rapporto peggiore: «solo» il 50% di differenziata quando la media lungo la valle solcata dal Chiese si attestava al 73,8%, mentre nel 2019 è salita al 78,6%.

Un dato, quello bagosso, che però non sorprende più di tanto. Bagolino, infatti, è l’ultimo dei Comuni valsabbini ad aver adottato la raccolta differenziata porta a porta e l’ha fatto a partire da febbraio 2019.

A differenza degli altri Comuni, infatti, la «Città della montagna bresciana» ha scelto di affidare la raccolta porta a porta ad un’associazione locale, quella dei pescatori, invece che alla società pubblica Sae Valsabbia, emanazione della Comunità montana. Di qui il ritardo nell’avvio del nuovo sistema di raccolta.

«Fa piacere riscontrare questi dati ed è evidente che se avessimo cominciato dal 1° gennaio saremmo in perfetta linea con la media riscontrata dagli altri Comuni della Valle Sabbia» ci ha detto Eliseo Stagnoli, vicesindaco bagosso con delega anche all’Ecologia.

«Non abbiamo comunque intenzione di rallentare la nostra corsa, perché aumentare quella percentuale significa far risparmiare soldi ai cittadini – ha aggiunto -. Accanto ai nuovi cestini con buchi più piccoli per evitare che possano essere riempiti con un solo sacchetto di indifferenziata, accanto ai cassonetti muniti di badge per permettere il corretto smaltimento dei rifiuti a chi a Bagolino ha una seconda casa, intendiamo procedere sulla strada che ci porterà alla tariffa puntuale, che preveda anche di premiare i comportamenti virtuosi».