Violata anche la Rocca

«Sono passato in municipio nel pomeriggio e Ats ancora non ci aveva informato. Lo so da voi».
Così il sindaco di Anfo, Umberto Bondoni, nel sapere che il record che parla di più di due mesi senza Covid si è infranto, contro un tampone positivo che riguarda uno dei suoi concittadini.

Anche se va detto: se è vero che una rondine non fa primavera bisogna allora credere che un positivo al Covid non debba necessariamente preludere ad un aumento fuori controllo delle infezioni ad Anfo.

«Del resto l’avevamo detto che una delle componenti che hanno reso “Covid-free” Anfo per più di 60 giorni era certamente la fortuna» aggiunge il sindaco, senza per altro saperci dire se il “positivo” è proprio fra i suoi concittadini oppure è solo uno dei residenti, magari domiciliato altrove.

«Ad ogni modo sappiamo bene che chi risulta positivo al tampone non è detto che sia anche ammalato e mi auguro che questa persona possa superare indenne quello che comunque penso sarà per lei un brutto momento.
E spero anche che i numeri non abbiano ad aumentare in modo esponenziale, come purtroppo è avvenuto altrove» conclude Bondoni.

Fra i paesi covid-free nel bresciano c’era (e c’è ancora) anche Magasa, che è però un Comune molto più piccolo ed isolato, rispetto ad Anfo dove vivono quasi 500 anime e dove l’abitato è attraversato dalla frequentatissima 237 del Caffaro.

Ad Anfo eravamo stati qualche giorno fa, per cercare di capire quale fosse il segreto che teneva il piccolo centro lacustre sul lago d’Idro fuori dal contagio.
Oltre che col sindaco ne avevamo parlato con i gestori dell’unico negozio, del ristorante-pizzeria che fa da “mensa aziendale”, col farmacista...

Il “segreto” che li teneva lontani dal Covid, sembrava essere soprattutto l’età media piuttosto alta dei cittadini, fattore questo che li portava ad essere in ogni occasione maggiormente rispettosi delle disposizioni di protezione personale e di distanziamento.
A qualcuno piaceva pensare però che a proteggere gli anfesi potessero essere anche la purezza dell’aria e l’ambiente salubre tipico del paesello.

E ci sta che questi due fattori possano continuare a preservare dal Covid i suoi abitanti.
Forza Anfo.