17 Aprile 2011, 08.49
Anfo
Elezioni

Ad Anfo la partita si fa a tre

di val.

Tutti con un riferimento all'autonomia nel nome della lista, i tre candidati a sindaco per il Comune lacustre di Anfo. Ecco le liste.

Quattro liste, poi cinque. Il venerdì sera ad Anfo era un susseguirsi di voci e di smentite.
A mezzogiorno di domenica alla fine ne sono state presentate tre, anche se fino all’ultimo il loro numero è stato in forse.
Così del resto vuole la tradizione, per il piccolo centro lacustre della Valle Sabbia: meno di mezzo migliaio di elettori, ma parecchio interessati alla vita amministrativa del paese.
 
Di conseguenza tanta è la pressione sugli amministratori, che il sindaco uscente Gianluigi Bonardelli ha preferito non ricandidarsi, pur avendone facoltà, rimanendo ad ogni modo in gioco nel ruolo di consigliere.
Al posto suo, per la compagine che rappresenta la maggioranza denominata “Centro Democratico Federalista” e quindi nel tentativo di fare leva sulla continuità, si è candidato Sergio Corti che è un agente di commercio, mai in lista prima, anche se in qualche modo nell’amministrazione è sempre stato coinvolto visto che se ne occupava nel ruolo di consigliere la moglie Daniela.
 
Proveranno a rompere loro le uova nel paniere il “Movimento del lago Anfo - Lega Padana Lombarda” e il “Movimento Lombardia Stato Brescia”, due compagini che fanno leva sui desideri autonomisti che in zona non mancano di estimatori.
La prima compagine candida Gianpietro Mabellini che ritiene possibile il sorpasso sull’attuale maggioranza, considerata incapace ormai di incidere positivamente sulla crescita della comunità anfese.
La seconda fa leva sulla presenza di amministratori non anfesi, ma di provata esperienza come Daniele Roscia e Giancarlo Orini e candida il giovane Marco Podavini.
 
Lista “Movimento del Lago Anfo – Lega Padana Nord
Candidato sindaco:
Gianpietro Mabellini
Candidati consigliere:
Baccoli Daniele
Brunori Stefano
Danesi Davide
Ponchiardi Cristina
Maino Barbara
Repoli Mattia
Scalvini Giorgio
Stefani Claudio
Venni Donatella
 
Lista “Movimento Lombardia Stato Brescia”
Candidato sindaco:
Podavini Marco
Consiglieri:
Daniele Roscia
Orini Giancarlo
Ciollaro Adalberto
Gottardo Martina
Garamella Angela
Tegazzin Giorgio
Tindiani M.Luisa
Astronio Luciano
 
Lista “Centro Democratico Federalista”
Candidato sindaco:
Corti Sergio
Consiglieri:
Brugnoni Michele
Stefani Giovanni
Bondoni Umberto
Bonardelli Gianluigi
Gasparini Simona
Bondoni Enrica
Bonardelli Erik
Stefani Fabio
Mabellini Ferruccio
 


Commenti:
ID9034 - 27/04/2011 11:13:51 - (arabella) -

tre liste tutte di tema federalista o autonomista. Ma in questo paese non c' nessuno che poteva presentare una lista di sinistra ?

ID9117 - 29/04/2011 14:50:47 - (poda1976) - INFORMAZIONE NON CORRETTA

la lista lombardia stato non e' una lista autonomista ma una lista indipendentista cosa ben diversanoi vogliamo l'autodeterminzione della lombardia tramite referendumnoi vogliamo la lombardia stato indipendente.basta con l'autonomismo farsa delle varie lega nord e liste patacca o il federalismo in vigore tra 15 anniforza cittadini di anfo votate per lombardia stato il15 e 16maggio 2011

ID9196 - 02/05/2011 08:46:00 - (arabella) -

abbiamo appena festeggiato l'unità d'italia e si pensa già a fare delle regioni stato indipendenti. mah ...

ID9212 - 02/05/2011 13:05:00 - (poda1976) - cara arabella cosa festeggia???

cara arabella cosa festeggia??? festeggia uno stato come quello italiano per cui i comuni di confine tipo Anfo (al trentino) devono fare una richiesta di finanziamento alla regione Lombardia per avere ulteriori fondi disponibili oltre i trasferimenti standard dello stato (vedi articolo in vallesabbianews alla pagina di anfo). con la Lombardia Stato questi fondi sarebbero disponibili ogni anno (non se la regione approva la richiesta a sua discrezione visto che non ci sono fondi per tutti) e magari si riescono a fare le opere per tutta la comunita' e per il sociale abbiamo piu' fondi per aiutare gli svantaggiatianziani compresi con pensioni piu' dignitose non solo quella di napolitano e amato.festeggi pure insieme a napolitano perche' loro brindano alla faccia nostra a roma con i nostri soldi. si legga il libro il sacco del nord di luca ricolfi noto professore di sinistra e poi dopo ne riparliamo di festeggiamenti se non le e' passata la voglia....

ID9287 - 04/05/2011 12:13:04 - (davidebond) - Equivoco

Non voglio scatenare ulteriori polemiche, ma mi sembra che l'utente "Arabella" abbia semplicemente espresso una sua opinione o desiderio. Non è necessario per questo reagire così duramente e scivolare nella provocazione. Inoltre, vorrei aggiungere che Arabella si è limitata ad evidenziare un'opposizione: unità d'Italia - divisione in regioni. Che come lei ritiene il suo federalismo sia la carta vincente questo non lo so e non c'entra. Di fatto, il federalismo punta ad una divisione. In questo si distingue il federalismo italiano da quello americano. Là la federazione serviva per unire ("et pluribus unum"), quà per dividere. Che le ragioni siano giuste o sbagliate poco importa. Non era questo l'argomento. L'argomento voleva evidenziare che proprio nel momento in cui si festeggia un'unità, si pensa già alla divisione. Non è importante per il discorso sposare una causa di sinitra, di destra, di centro o altro. Si

ID9288 - 04/05/2011 12:14:21 - (davidebond) - fine

tratta di constatare una situazione. Insisto: che poi, la questione "federalista" sia estremamente variegata al suo interno è un altro problema.

ID9306 - 05/05/2011 13:16:58 - (poda1976) - per davidebond

caro davidebond forse lei non ha ancora ben chiaro che federalismo ed indipendentismo sono due concetti totalmente diversi.come credo che non abbia ben chiaro che federalismo significa patto ed unisce popoli diversi ma dal basso pero' come appunto e' successo in america dove lo ha deciso il popolo in piena liberta' nel rispetto delle differenze tanto e' vero che hanno leggi diverse in ogni stato.in italia vogliono imporre le stesse leggi in tutto lo stato non rispettando le diversita' di ogni zona della nazione(vedi esempio storico del tirolo che ancora oggi cercano di italianizzare senza risultato).le ricordo che con una costituzione centralista come quella italiana non si potra' mai ottenere il vero federalismo che nel caso italiano e' irrealizzabile con questo tipo di carta costituzionale.la mia non e' una provocazione ma pura' realta' tanto e' vero che senza tanti problemi e richiami "interessati" all'unita' stati come la slovenia sono diventati indipendenti pochi

ID9307 - 05/05/2011 13:24:05 - (poda1976) - continua...

anni fa e stati come la repubblica ceca e la slovacchia si sono separati alla fine di una lunga diatriba sulle finanze pubbliche senza guerre e senza tanta retorica di sorta creando ad oggi benefici ad entrambi visto che la parte piu' povera che era la slovacchia viaggia a ritmi di sviluppo impressionanti dopo la formazione dei nuovi 2 stati.mi sembra di trovare delle similitudini con il caso italiano e' non e che magari ci sono molti piu' vantaggi per tutti a non intestardirci a mantenere questa unita' solo di facciata ma con scarsi risultati per tutti in termini generali......lascio a lei le considerazioni del caso...

ID9312 - 05/05/2011 19:19:13 - (davidebond) - Rimaniamo in argomento

Gentile signor Podavini, io non mi sono espresso né a favore, né contro il federalismo. Mi sembrava che la questione fosse un'altra. Secondo me, logica e matematica sono utili nell'aiutare a capire cosa è essenziale in un ragionamento e cosa no. Io ho cercato di ricordare quello che mi sembrava l'essenziale; il gioco di parole tra unità e molteplicità. Riguardo alla mia posizione sull'unità d'Italia, può leggere il mio contributo sul profilo di Facebook (davide bondoni) o in risposta ad un'articolo del Vaglia e dal mio sito personale (www.davidebondoni.eu) può facilmente evincere il mio pensiero al proposito. Io lascerei fuori dalla questione il Sud-Tirolo che venne accorpato di forza nel 1922. Poi, io non sono un latinista, ma conosco il significato di "federalismo". Se non le piace l'opposizione tra unità e divisione, le posso proporre quella di unità e molteplicità. Giusto o sbagliato in Italia,

ID9315 - 05/05/2011 19:31:48 - (davidebond) - continua

abbiamo un governo centralista. L'Italia è una. Esistono regioni, ma non con governi autonomi come negli stati uniti. Un'unità formale, come lei suggerisce, ma un'unità. Mi sembra naturale, quindi, affermare che se lei vuole mettere l'accento sulla diversità, mette l'accento sul molteplice. Questa molteplicità è a tutti gli effetti una divisione, o se non le piace la parola, un'articolazione di un'unità. Le richiamai infatti il motto "et pluribus unum" che potremmo liberamente tradurre con "dal molteplice all'unità". Il fatto è che prima degli Stati Uniti, non esisteva alcuna forma di governo. Quindi, la federazione non poteva dividere niente. In Italia, bello o brutto che sia, un governo c'è. A questo punto qualsiasi forma di federalismo diventa automaticamente una divisione. Forse, tutto ciò, potrebbe sembrare un gioco di parole, ma non lo è. Le chiedo scusa, ma ritengo che lei abbia

ID9316 - 05/05/2011 19:36:13 - (davidebond) - fine

espresso la sua legittima opinione politica ma non abbia risposto alla mia argomentazione. Mi scuso se le sembro arrogante. Non è così. Mi piace solo chiarire di cosa si stia realmente parlando. Il federalismo non è indipendenza, ma è lo stesso una forma di divisione. Se le regioni diventassero indipendenti, allora avremmo in luogo di unica unità, tante unità sparse. Ma non è così. Lei stesso lo riconosce. Le regioni se vogliono rimanere italiane possono essere solo federazioni; ma allora sono e possono essere solo divisioni di una singola unità. Al crollo dell'URSS si è assistito all'emergere di nuove unità. L'URSS non si è divisa; perché quando c'era lei non c'erano queste ultime e viceversa.

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