Festa in Famiglia

Passione, anima, cuore ed esempio: sono le parole chiave scelte per i festeggiamenti e richiamate a rappresentare i cinquant’anni di storia della I.E.C.Manenti.

L’acronimo che le tiene insieme non è un caso che faccia “pace” e vuole essere un auspicio: «Credo che soprattutto in questo periodo ce ne sia bisogno» conferma Fulvio, che dei due fratelli è l’architetto, l’altro è ingegnere e si chiama Ettore, poi c’è Marcella.

I tre erano piccoli quando con mamma Alba e papà Stefano sono arrivati da Cologne ad Agnosine.
Era il 1972. Con alcuni operai. C’era da costruire un pezzo di capannone alla Arredamenti Italia e si sono stabiliti lì, in una stanza, dopo aver portato con un camion tutta la mobilia che possedevano.

«Avremmo dovuto rimanerci fino alla fine dell’estate, invece non ce ne siamo più andati via. Abbiamo cambiato più volte casa, ma siamo sempre rimasti ad Agnosine, anche se a lungo siamo stati costretti a vivere in spazi ristretti, tanto che dormivamo nei letti “a ribaltina” piazzati nel soggiorno» ricorda ancora Fulvio, che è il più grande dei fratelli e all’epoca aveva otto anni.

È nata così la I.E.C.Manenti di Agnosine, anni di sacrifici per arrivare all’impresa edile per la quale oggi lavorano stabilmente in diciotto, comprese le tre ragazze in ufficio.

I cinquant’anni li hanno festeggiati a metà del luglio scorso, ritrovandosi alla Torre di Gardone Riviera in 120.
C’erano i dipendenti e le loro famiglie, c’erano i collaboratori più stretti e di vecchia data.

Per l’occasione è stato ricordato papà Stefano, che non è più fra noi, e sono stati premiati i dipendenti di lunga data, a partire da Giovanni Pasetti che lavora coi Manenti da 40 anni, prima che in azienda entrassero Fulvio (’85) ed Ettore (‘90).

Tanti anni alle spalle sono un vantaggio oppure un peso, nell’affrontare le sfide odierne dell’aumento dei costi energetici e dei prezzi dei materiali che schizzano alle stelle? «Un vantaggio – non ha dubbi Fulvio -. Abbiamo passato momenti ben peggiori e ne siamo usciti sempre rinforzati e non siamo per nulla preoccupati della situazione attuale, anche perché non abbiamo voluto entrare direttamente nella partita del 110% che per i carichi di incertezza che si porta dietro sta togliendo il sonno a molti colleghi: se c’è da allestire un cantiere ci siamo, ma non abbiamo nessuna intenzione di accollarci noi il previsto credito di imposta.

Tornando alle parole chiave: «La Passione è il legante che ci fatti arrivare fino ai giorni nostri; l’Anima dell’azienda sono i dipendenti quando lavorano con passione; il Cuore ci dà la forza di fare sacrifici; l’Esempio è quello che cerchiamo di dare tutti i gironi nei cantieri, con pulizia, ordine, metodo...».

«Credo che se siamo qui da cinquant’anni – conclude Fulvio Manenti -, è perché abbiamo saputo crescere trasmettendo conoscenze e valorizzando le competenze, come si fa in famiglia, perché la I.E.C.Manenti è la nostra grande famiglia».