Nel mese di marzo gli alunni delle classi seconde della Scuola Secondaria di I grado ”A.Migliavacca” di Vobarno, sono stati impegnati nel progetto “Adotta un nonno” presso la Fondazione Irene Rubini FalckGiunti in struttura, ragazzi e docenti hanno ricevuto una splendida accoglienza da parte di anziani ed educatori. Dopo un primo momento collettivo divertente fatto di giochi e indovinelli, ragazzi e anziani si sono raccolti in piccoli gruppi nel cui ambito hanno potuto dialogare e raccontarsi; è stata occasione di uno scambio prezioso tra generazioni. Si è creata un’atmosfera serena e colloquiale in cui sono fluiti racconti di vita, curiosità, ricordi di un passato lontano.Tutto ha contribuito ad arricchire le esperienze personali di grandi e piccoli. Alcuni pensieri, riflessioni ed emozioni dei ragazzi riportati dopo l’incontro.“Per me è stata un'attività molto bella, interessante, nuova e con un sacco di emozioni e sentimenti. Mi è piaciuta molto poiché potevamo porre molte domande basate sulla loro vita, sulle loro materie preferite quando andavano a scuola, sui loro piatti preferiti e su tante altre cose. Durante l'attività, innanzitutto, ci siamo divisi in dei gruppi da 4 o 5 persone. Poi abbiamo fatto una specie di gioco, nel quale con l'aiuto degli indizi, dovevamo scoprire di che nonno si trattava. Alla fine, dopo che ogni gruppo ha ricevuto due nonni, tutti noi dovevamo fare una chiacchierata con quelli che abbiamo ricevuto. Non credevo di poter partecipare a un evento così affascinante e meraviglioso.”“E’ stato bello e magnifico, quando li ho visti, erano molto felici e vivaci. Abbiamo fatto un gruppetto per far delle domande, era molto divertente, abbiamo chiesto loro qualcosa sui cibi,ma alcune domande erano molto tristi riguardanti la famiglia oppure i figli. Ai loro tempi c’era molta crisi perciò coltivavano molto non come ora . L’unica cosa è che ora nella RSA sono al sicuro e c’è chi si prende cura di loro.”“E’ stato molto istruttivo e divertente. Ci hanno diviso in gruppi e abbiamo potuto fare delle domande: dalle più semplici come il piatto preferito ed il lavoro, alle più toccanti riguardanti la guerra. E’ stato molto interessante poter scoprire qualcosa in più sulle guerre vissute dai bambini.”"E’ stata un’esperienza che mi ha fatto vedere il mondo con occhi diversi, perché attraverso il racconto dei nonni ho capito che molte comodità che ora diamo per scontate un tempo non c’erano.""È stata una bella esperienza poter parlare con persone che conducevano uno stile di vita molto diverso dal nostro. Mi ha sorpreso che avessero così tante cose da raccontare, ci hanno raccontato tutte le cose che hanno vissuto o almeno quello che si ricordavano, ci hanno detto anche che gli piaceva molto colorare. sono stati gentili a passare del tempo con noi. Mi è piaciuto e ci torneremo presto.""Quest’ esperienza è stata nuova per me ma mi sono divertita un sacco giocando con loro e comunicando,abbiamo parlato di un paio di cose ed alcune di esse mi hanno fatto commuovere,e realizzare che in realtà siamo più fortunati di quanto pensiamo.i nonni lì sono tutti molto dolci e ci hanno accolti a braccia aperte e quindi non vedo l’ora di ripetere questa avventura. All’inizio mi sentivo un po’ a disagio, ma poi abbiamo iniziato a parlare sempre di più e infine abbiamo perfino giocato a briscola tutti insieme! Ho scoperto tante cose cose, per esempio che la colazione preferita era la polenta nel latte caldo!""È stata un’esperienza bella e ci siamo divertiti molto. Sorridevo emozionata ed ho stretto più amicizia con due signore, una leggera farfalla e un’ape allegra e estroversa…. mentre lei raccontava che quando era ragazzina rubava le uova, mi veniva in mente mia nonna che cucinava per me delle uova speciali; quasi piangevo emozionata ricordandomi della mia infanzia e mi sentivo in debito per quelle sensazioni che mi aveva regalato.""Questa giornata per me è stata preziosa: questa esperienza significa aver conosciuto un mondo lontano dal nostro . Ho adorato questo progetto e spero con tutto il cuore di rifarlo in futuro: vorrei tanto incontrare nuovamente la signora con cui ho parlato, una gran donna, molto forte, dal carattere stupefacente. Abbiamo incontrato una persona simpatica e gentile che all’inizio era timida, ma poi si è aperta e ci ha raccontato cose bellissime, cose tristissime e cose divertentissime."L’esperienza è stata talmente bella ed emozionante che i ragazzi non vedono l’ora di incontrare nuovamente i nonni nel mese di maggio per trascorrere ancora qualche ora insieme. Nell’attesa che arrivi quel giorno i ragazzi prenderanno carta e penna e scriveranno una lettera ai loro nonni per mantenere il legame che si è creato.