Riportiamo il discorso del presidente della Fondazione I.R. Falck di Vobarno, Andrea Magri, pronunciato alla cerimonia per ricordare le vittime del Covid attraverso la messa a dimora di un mandorlo. "Oggi in questo gesto, in questo albero sono racchiuse tre parole: dolore, grazie, speranza.Dolore perché ogni amico che ci ha lasciati è stata una grande perdita, un vuoto difficile da riempire. Altre comunità sono state colpite ancora più duramente e in questo ci sentiamo fortunati, perché, nonostante la pandemia, ancora oggi possiamo vedere il sorriso di tanti dei nostri nonni. Ma insieme al dolore c'è tanta gratitudine per tutte le persone che ogni giorno hanno dedicato le loro energie, il loro tempo e anche qualche lacrima fra le mura della Fondazione. Come non ricordare chi è rimasto notte e giorno con i nostri cari pazienti sacrificando casa, riposo, affetti.Dopo il dolore insieme possiamo però ripartire con il cuore colmo di speranza. Vogliamo ripartire per chi è rimasto e anche per quelle persone che ci hanno lasciato e che oggi ricordiamo.Speranza e rinascita sono parole che il mandorlo simboleggia e che vediamo concretamente prendere forma grazie ai piccoli grandi passi verso la ripresa che si stanno realizzando in questi mesi. Penso al Centro Diurno, una porta aperta, che ci unisce ancora di più alla comunità e che da luglio è tornata ad accogliere i nostri anziani. Negli occhi di tutti vi sono anche le splendide immagini di questi giorni con i parenti che rivedono i loro cari, li portano a passeggio per il parco e scambiano quattro parole occhi negli occhi. Finalmente un po' della tanto desiderata normalità.Questo mandorlo con le sue radici ci ricorda chi abbiamo perso, che i nostri cari sono fortemente legati a noi, a questa terra, a questa comunità. Ma ci ricorda anche, coi suoi rami, il desiderio di crescere, fiorire, vedere nuovi giorni, nuovi sorrisi."Un grazie di cuore al Sindaco Paolo Pavoni e al Corpo Bandistico di Vobarno per l'organizzazione della cerimonia.